CATALDI

Danilo, vogliamo rivederti con la maglia della Lazio!“. Le idee dei tifosi biancocelesti sono sempre state chiare: caro Cataldi, cresci in Serie B al Crotone, ma poi torna di corsa a Roma. Che poi è sempre stato il piano del club capitolino. Ed eccolo, Danilo Cataldi, correre sudare faticare sotto le Tre Cime di Lavaredo. Obiettivo, mettere in crisi Pioli nelle future scelte di formazione. Sogna in grande, il talento romano: la Serie A con la Lazio è la sfida da vincere. Nella seconda amichevole stagionale, maglia da titolare per lui. A fine partita, pronto per intervenire in conferenza stampa. Questo il suo intervento, come riportato da Lalaziosiamonoi.it

Danilo, quanto sei diverso rispetto a un anno fa?
Sono cambiato in tutto, sono più maturo, non solo in campo. Lontano da casa ho avuto una vita diversa rispetto a quella abituale.

Lo sai che su di te ci sono tante aspettative?
Sì ed è anche bello averle. Spero che sia così anche in futuro e di riuscire a rispettarle.

Stiamo conoscendo un Pioli molto attento a ogni singolo dettaglio…
Ha portato nuove idee, vuole che siamo molto aggressivi in campo. Ogni tanto bacchetta noi giovani, è giusto così. E’ sempre sul pezzo.

Da te personalmente, cosa ti aspetti?
Dopo una buona stagione a Crotone, spero di maturare ancora per diventare un giocatore migliore.

Sappiamo che stai ricevendo tantissimi consigli da parte di Ledesma?
Cristian è una persona d’oro, ci siamo tenuti in contatto quando ero a Crotone. C’è stima reciproca, mi fanno piacere i suoi elogi. A livello tecnico mi dà qualche consiglio, se faccio qualche errore mi dice di stare attento. Questo mi fa molto piacere.

In che ruolo pensi di poterti esprimere al meglio?
Riesco a ricoprire abbastanza bene tutti i ruoli del centrocampo, vedrà il mister dove impiegarmi per rendere al meglio. Con il tempo penso sia possibile imparare a ricoprire tutti i ruoli.

Nell’amichevole di oggi, avete risentito dei carichi di lavoro?
Era la seconda partita stagionale, c’è poca freschezza atletica. Il mister ci chiede di essere aggressivi, di accorciare sugli avversari e rubare palla il più velocemente possibile.

Consiglieresti ai tuoi coetanei un’esperienza in prestito come la tua?
Sì, la consiglio assolutamente. Una volta uscito dal settore giovanile, c’è un po’ di distacco con la prima squadra. La mia è stata un’esperienza che mi ha formato a livello sia tecnico che umano.

Perché secondo te in Italia non si valorizzano al meglio i giovani?
Magari c’è paura nel buttarli subito in campo, ma sono tanti i fattori da valutare. Speriamo che cambi qualcosa.

Un fondamentale in cui pensi di dover migliorare?
Si può migliorare in tutto, sono giovane. Magari cercherò di migliorare a livello fisico e di prendere di più la porta quando calcio.

Ti sei prefissato un obiettivo di presenze e gol per questa stagione?
Sì, è normale. Magari vorrei riuscire a collezionare una quindicina di presenza, fare gol e assist.

Prima del ritiro, hai avuto la “tentazione” di accettare qualche offerta arrivata?
Fa piacere essere accostati ad alcune squadre, ma io ho sempre pensato alla Lazio. Vorrei giocare qui tanti anni, sono cresciuto qui e ci voglio rimanere tanto tempo.

Un paragone tra i metodi di preparazione di Petkovic e quelli di Pioli?
Con Petkovic correvamo di più attorno al lago! (ride, ndr). Quest’anno facciamo più esercizi con il pallone, lo scorso anno si correva parecchio.

LALAZIOSIAMONOI



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