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La sfortuna ci condanna, Juve campione… ma che Lazio!

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11147875_10152898841535949_6617984383858501535_nLa sconfitta di ieri sera è una sconfitta che brucia forse più di tante altre visto il modo in cui è arrivata, la Lazio è stata quasi sempre padrona del campo, ma la fortuna questa volta non ha girato proprio dalla nostra parte. Eppure sembrava che tutto stesse andando per il verso giusto dopo il goal di Radu, capitano per una sera. Dopo 4 minuti, infatti, la Lazio è già in vantaggio, su una punizione battuta dalla destra da Cataldi, Stefan ci porta in vantaggio con un colpo di testa sotto il sette. La Lazio controlla è sembra poter mettere in difficoltà la Juve, poi, però, arriva la beffa. Pirlo batte una punizione delle sue in aria, Evra spizza di testa e Chiellini in mezza rovesciata, da due passi, segna il goal del pareggio. 1-1 all’11’ minuto. La nostra Lazio non ci sta e attacca a testa bassa, la Juve è in difficoltà. Sfioriamo il goal in due occasioni, prima con Cataldi, servito da Felipe, che però conclude debolmente in porta e, poi, con Parolo che con un destro al volo sfiora il palo alla sinistra di Storari. La Lazio è viva e vuole la vittoria, la Juve sembra spaventata. Il primo tempo si conclude in parità. Il secondo tempo si apre con la Lazio ancora sugli scudi, i biancocelesti premono e cercano di portare a casa la partita, la Juve aspetta e cerca di ripartire in contropiede. Sono proprio i bianconeri ad andare vicini al goal con Llorente, che però viene anticipato bene da Berisha. A tenere in mano il pallino del gioco e, però, sempre la Lazio, ma il goal vittoria non arriva. Il guerriero Radu è costretto, poi, ad uscire al 26′ tra gli applausi del pubblico, causa infortunio, al suo posto Mauricio. Al 37′ esce anche Miro Klose, oggi un po’ in ombra, ed entra Djordjevic. Il serbo ha subito una ghiotta occasione per segnare ma davanti a Storari si impappina e calcia debolmente. Che occasione sciupata per Djordjevic, poteva essere il goal della vittoria! Dall’altra parte esce Llorente per far posto a Matri, l’attacante juventino sarà poi decisivo. Si vede subito Matri, che segna, anche, per la Juve, ma il goal è viziato da un netto fuorigioco. L’arbitro annulla. Ancora Juve, che nel finale di tempo approfitta della stanchezza della Lazio. Ci prova Tevez dalla distanza ma la palla vola alta sulla traversa. Finiscono così i tempi regolamentari e si va quindi ai supplementari. La Lazio ci crede e vuole la vittoria, la Juve sta ancora a guardare. Occasionisima ancora per Djordjevic in avvio del primo supplementare. Il serbo spara un tiro incredibile dal limite dell’aria, Storari è battuto, Djordjevic sta già per esultare, ma la palla colpisce prima il palo interno destro e poi quello sinistro, rotolando fuori dalla porta. Storari poi raccoglie senza problemi. Clamorosa occasione per il 2-1, ma la sfortuna questa volta ci condanna. Eravamo già tutti pronti ad esultare, ma la Juve anche questa volta si salva. Neanche il tempo di recriminare e la Juve ci punisce. Matri va a segno, dopo una goffa respinta della nostra difesa, e segna il gol vittoria. Berisha prova a toccare ma la palla finisce lo stesso in rete. Questa volta il goal è regolare, altra beffa clamorosa per la Lazio. I nostri ci provano fino alla fine, con Pioli che mette dentro anche Keita al posto di De Vrij, giocandosi il tutto per tutto. Ma non bastano il cuore, la grinta, il sudore e il sangue sputato dai nostri. Finisce prima il primo supplementare e poi anche il secondo. La coppa è della Juve e a noi restano solo le lacrime e i rimpianti. Una partita giocata alla grande dalla nostra Lazio, con due attributi enormi, ma questa volta la dea bendata non ci ha aiutato, anzi abbiamo avuto una sfortuna incredibile. La Juve festeggia la sua decima coppa, ma in cuor suo sa che non la meritava, la Lazio ha giocato meglio ed ha messo in seria difficoltà la corazzata di Allegri. Questa Lazio tutta cuore e grinta meritava questa coppa, la meritavano tutti i nostri ragazzi, il giovane Cataldi in primis, che ha fine partita è scoppiato in lacrime, consolato da un monumento come Ledesma. L’abbraccio finale sotto la Curva Nord, rimasta fino alla fine ad incitare i nostri beniamini, e gli applausi di tutto lo stadio a fine partita testimoniano che la nostra Lazio questa partita l’ha giocata al massimo. La Lazio esce sconfitta ma a testa altissima, solo la sfortuna questa volta ha fermato la banda di Pioli. In cuor mio, però, io so, e spero lo sappiate anche voi, che, se questa squadra manterrà sempre questo atteggiamento e questa grinta, in futuro potremmo toglierci grandi soddisfazioni. Abbiamo costruito solide basi sulle quali far leva per i prossimi anni e contro tutto e tutti, forse anche contro noi stessi, vinceremo! Il futuro è tuo Lazio mia, prenditelo perché ti spetta! Avanti a testa alta, fieri sempre e spavaldi di essere!

 



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