Dopo l’incontro tenutosi il 7 gennaio al Circolo Trionfale Lazio (via Acquedotto del Peschiera), organizzato da Diabolik insieme al direttivo degli Irriducibili e aperto a tutti i tifosi della Lazio, la Curva Nord ha diramato un comunicato per spiegare la decisione di attivare una petizione in favore per eliminare le barriere nelle curve dello Stadio Olimpico.
“A seguito della bellissima riunione tenutasi il 7 gennaio per discutere della grave e ingiusta repressione che stanno vivendo le curve romane, il direttivo tutto, nonché tutti i tifosi presenti, hanno deciso di iniziare una raccolta firme per dimostrare il dissenso, civile, contro queste assurde norme. Norme che vanno dall’innalzamento di una vetrata che divide la nostra curva, fino alle successive norme repressive che tutti noi conosciamo.
Si tratta di apporre una firma, che tutti i veri tifosi di calcio dovrebbero sottoscrivere perché, in maniera del tutto discriminatoria e anticostituzionale, si è andati a distruggere quello che rappresenta il cuore del tifo, dividendolo in due. E accompagnando questa scellerata decisione anche con norme assurde in un paese cosiddetto “civile e democratico” (?). Per questo e solo per questo motivo, abbiamo deciso di non essere più presenti allo stadio nelle partite casalinghe, mentre invece seguiamo e seguiremo la nostra Lazio in trasferta. Sia chiaro, questa non è soltanto la nostra battaglia, bensì deve diventare la battaglia di tutti i tifosi, perché è innegabile che senza tifo lo spettacolo certamente non può ritenersi MAI lo stesso.
Ultras, tifosi, sportivi, ma soprattutto cittadini italiani, siete invitati quindi a lasciare la vostra firma se, come noi, pensate che un luogo “sacro” come quello che rappresenta la curva, debba tornare a vivere normalmente come ha sempre fatto. Si tratta di una battaglia per la libertà e di conseguenza invitiamo tutti a non andare allo stadio finché perdurerà tale situazione di disagio assoluto. E di non tifare.
Non entrare, anche se una scelta dolorosa, rappresenta l’unica risposta civile a chi pensa di poter distruggere quello in cui noi crediamo.
Non ci sarà partita o risultato importante che possa valere più del risultato di questa battaglia. Questa è la vera partita da giocare fino all’ultimo respiro.
Chi invece pensa che un risultato positivo o una partita di cartello siano motivo per tornare allo stadio e tapparsi gli occhi davanti all’ingiustizia, facciano come credono. Ma a questi “stolti” chiediamo almeno di rispettare noi e la battaglia del popolo laziale. Battaglia che noi intendiamo portare avanti per gli interessi di tutti i veri tifosi. Per far vedere al mondo intero cosa vuol dire giocare a calcio senza tifo. Pertanto per coloro che volessero ugualmente entrare, chiediamo almeno di riempire altri settori e di lasciar vuota la CURVA NORD.
Alla società, ai giocatori che ogni tanto chiamano a raccolta i tifosi, visto che se ne fregano della problematica, chiediamo solo di fare il proprio lavoro e di non ostacolare il nostro con iniziative subdole che offendono l’intelligenza dei tifosi.
Voi giocate la vostra partita che noi giochiamo la nostra… ma per vincerla. Costi quel che costi!”
CURVA NORD LAZIO
Per partecipare all’iniziativa basta accedere al sito “Change.org” e cercare la petizione “Eliminare le barriere in curva nord e in curva sud” oppure recarsi presso i punti di raccolta per firmare personalmente. Di seguito l’elenco di quest’ultimi: Via degli Scipioni 84, via Gesù e Maria 23, via Sestio Calvino 14, via Veturia 77, via Portuense 544, via Nomentana 66 (Monterotondo Scalo), via Prenestina 196, via Acquedotto del Peschiera 126 (dalle 19,00 in poi), piazza Vescovio (Pub Excalibur), via del Colosseo 1 (Pub Shamrock), piazza Sergio Corazzini 5/6 (Pub Polo Nord). Roma, ma non solo: si può firmare anche a Tivoli presso il Pub Anselmo in vicolo Todini e a Nepi, in via Roma 69/b.
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