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Palazzi nega gli atti alle difese
La novità è che ci sarà ancora da attendere, per le sentenze sportive di primo grado sul filone di Bari del calcio scommesse (il caso Gillet insomma) – attese per ieri – arriveranno solo oggi. E così sliterà anche il processo davanti alla Disciplinare della Figc a Stefano Mauri, alla Lazio, a Milanetto, al Genoa e al Lecce, inizialmente programmato (non ufficialmente) per mercoledì della prossima settimana ma destinato a slittare tra il 31 luglio e il primo agosto, come riporta l’edizione odierna de La Repubblica a firma di Matteo Pinci.
Il giallo dell’informativa, Palazzi avrebbe negato alle difese l’accesso agli atti. Fa discutere, il Procuratore avrebbe inviato alla Commissione una circolare in cui chiedeva di non mettere a disposizione delle difese parte degli atti provenienti dalla procura di Cremona, (la rogatoria sul gruppo degli ungheresi o l’informativa su Mauri?), «tabulati riferiti a soggetti coinvolti», che non rappresentano elementi di prova ma «dimostrano che tipo di rapporti intercorrevano tra alcuni dei soggetti». Fa discutere perchè viola il diritto alla difesa e fa gridare allo scandalo più di un legale. «Non appare opportuno rilasciare copie dei suddetti allegati ai soggetti deferiti — si legge nella circolare di Palazzi — salvo questi non ne facciano espressa, specifica e motivata richiesta». Una specificazione che smonta solo in parte il caso, perchè la Disciplinare potrebbe anche accettare le richieste ‘motivate’ e consegnare gli atti ma non nel consueto cd inviato ai deferiti al momento della formalizzazione del processo. Dunque i legali potrebbero entrare in possesso del materiale solo a dibattimento iniziato, quando le memorie difensive già saranno state consegnate, togliendo dunque ai legali la possibilità di difesa in merito agli stessi atti.
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