Intervista
Reja: “L’Olimpico vuoto non aiuta. La Lazio ha un patrimonio straordinario”
Questa mattina, nella pancia dello stadio Olimpico di Roma, vi è stato l’incontro annuale della FIGC con dirigenti, allenatori e giocatori appartenenti alle società di Serie A. Al termine di questa riunione, che ha trattato di problematiche di carattere organizzativo e di natura tecnico-disciplinare, l’ex allenatore della Lazio Edoardo Reja ha detto la sua sul periodo tutt’altro che positivo che stanno vivendo allenatore e giocatori biancocelesti.
“Da quando è arrivato Pioli qualcosa di positivo mi sembra ci sia stato, poi ci sono dei momenti in cui le cose non girano bene. La Lazio, poi, ha avuto parecchi infortuni, soprattutto nella parte centrale della difesa.Quando sei impegnato in Europa ce ne sono sempre parecchi, anche io ne ho avuti tanti”.
L’attuale allenatore atalantino ha ritagliato gran parte della propria intervista ai tifosi biancocelesti -facendo riferimento al proprio passato sulla panchina laziale- ai quali si è rivolto direttamente lanciando un appello: “Ho avuto difficoltà anche io, in alcuni momenti non ho condiviso le loro scelte. Quando sono arrivato dopo Petkovic, eravamo quasi a metà classifica, anche peggio, poi ci siamo rialzati e su 20/21 partite siamo riusciti a fare 36 punti. C’è mancato un pelo per arrivare in Uefa e c’erano 3mila, 4mila persone allo stadio. E’ deprimente l’Olimpico vuoto, anche per i ragazzi che mi chiedevano dove stessimo giocando. Questo non aiuta. Vorrei fare e dire una cosa: anche se non credo sarò ascoltato, ma quando uno ama la Lazio deve partecipare sempre, i valori della squadra sono al di sopra di ogni contestazione. La Lazio ha un patrimonio straordinario e ci sono state delle partite in cui era pieno lo stadio, vedevo questi colori bianchi e azzurri ed era un’emozione. Mi piacerebbe che tornassero quei tempi”.
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