Intervista
Bacci: “Giocare alla Lazio non è come giocare in altre squadre”
Segue la Lazio con grande spirito d’appartenenza, trascorse 5 anni con la maglia biancoceleste, precisamente dal 1990 al 1995, collezionando 124 presenze. Conosce bene anche l’Hellas Verona che la Lazio affronterà giovedì all’Olimpico ed è consapevole del fatto che non sia un buon momento per giocare contro la squadra veneta. L’ex difensore e centrocampista Roberto Bacci, in esclusiva per lalaziosiamonoi.it, ha analizzato il periodo che la Lazio sta vivendo in un’intervista di Davide Capogrossi:
Un pareggio a reti inviolate. Mister Pioli continua a parlare di bicchiere mezzo pieno, non si sta abusando di questa considerazione? “Per la squadra che abbiamo si poteva fare qualcosa in più. Dispiace perché le prestazioni a volte non sono neanche male, manca un pizzico di fortuna. La squadra crea e riesce a fare delle buone gare, ma se poi non si vince i punti di distanza diventano tanti. Più si va avanti e più è difficile arrivare nelle posizioni che contano”.
La gara con il Genoa ha registrato un passo in avanti della coppia centrale. In marcatura si comportano bene, il problema è la difesa della profondità con una linea alta. “Ultimamente la difesa si sta comportando abbastanza bene. Sembrava fosse il reparto più in difficoltà con l’assenza di de Vrij, il fuoriclasse della difesa. In avanti ci sono dei veri bomber, giocatori che possono garantire 50-60 gol a stagione in complessivo. Quest’anno non riescono a sbloccarsi per le qualità che hanno, sono punti preziosi che vanno persi”.
Aspettavamo rinforzi in difesa, è arrivato il solo Milan Bisevac. È convinto di questa mossa? “Non lo conosco bene, non potrei giudicare. La coppia centrale sta avendo un buon affiatamento, magari soffre qualche palla dietro la schiena perché non è velocissima (ride, ndr). Bisogna essere bravi a leggere in anticipo queste situazioni. Se la rosa fosse un po’ più ampia sarebbe meglio, manca qualcuno che possa dirigere la difesa dopo l’infortunio di de Vrij. In questo momento non stanno subendo tanto, stanno facendo pochi gol”.
Giovedì all’Olimpico arriva l’Hellas Verona, reduce dalla prima vittoria in campionato e da un convincente pareggio contro l’Inter. “È il momento peggiore per incontrarla, anche loro sanno che possono sparare le ultime cartucce se vogliono salvarsi. Devono fare diversi punti, sono in fondo alla classifica. Non troveremo una squadra che viene all’Olimpico per difendersi, ma il Verona deve fare diverse vittorie se vuole salvarsi e non si accontenterà del punticino. Affronterà la partita a viso aperto, questo può essere favorevole alla Lazio”.
Un eventuale passo falso contro il fanalino di coda certificherebbe il fallimento totale della stagione? “Ci sono ancora diverse partite. È chiaro che ci aspettiamo una vittoria anche per l’ambiente e per raggiungere le posizioni di vertice. La vittoria deve essere quasi d’obbligo. La Lazio ha fatto ottime prove anche in trasferta, ha vinto a Milano e a Firenze, perdere punti durante il percorso è un grande dispiacere. È ancora tutto aperto, diverse squadre stanno facendo filotti, abbiamo tutte le carte in regola per farlo anche noi e rimontare la classifica”.
Si gioca di giovedì, sarà una partita per pochi intimi. “Non credo che ci sarà un Olimpico strapieno. I giocatori sanno l’importanza della partita, diversi di loro si devono confermare se vogliono restare alla Lazio. Devono dimostrare di essere giocatori importanti che sposano l’obiettivo. Giocare qui non è come nelle altre squadre.”.
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