E’ vero, siamo a fine marzo, Pasqua alle porte, ma paradossalmente la stagione laziale sembra essere finita, anche in caso di vittoria contro il Milan (che porterebbe la squadra romana a -4 proprio da loro) dubitiamo molto che gli 11 di Pioli possano lottare per quel sesto posto che vuol dire accedere al turno preliminare di Europa League.
E di cosa si può parlare? Beh, di una cosa siamo sicuri, se non considerassimo la questione allenatore c’è mezza rosa da sistemare in uscita, se non qualcuno in più, ma andiamo in ordine di ruolo. In porta, abbiamo parlato a lungo della questione Marchetti e l’ex Cagliari ha rinnovato tra autunno e inverno, mentre per Berisha sono note sirene inglesi che non hanno avuto un fondamento ben sicuro, le percentuali di permanenza a Roma per l’albanese tendono verso il basso. Chi scrive suggerisce di monitorare bene Matosevic della Primavera o puntare a qualcuno da comprare.
In difesa, Hoedt verrebbe salvato data l’età e la situazione che ha trovato quest’anno, mentre per gli altri ci vuole assolutamente una soluzione valida da affiancare a De Vrij. Mauricio è stato valido da gennaio a giugno 2015, per il resto a dir poco orribile; Gentiletti è stato poco utilizzato causa infortunio e non si è mai ripreso al meglio, le sue prestazioni sono un esempio di come quella brutta offesa abbia ancora degli strascichi lunghi; Bisevac è arrivato con tutti i dubbi della stampa, stava diventando paradossalmente il migliore del gruppo ma le 33 primavere iniziano a farsi sentire, forse anche troppo, Yanga-Mbiwa lo ha praticamente tenuto in panchina per mesi nel Lione e anche lui viene da un bruttissimo infortunio che lo ha tenuto fuori a lungo; Braafheid a gennaio sembrava dovesse andare alla Salernitana e invece eccolo qualche giorno fa in campo, ma probabilmente anche l’ex Hoffenheim saluterà la ciurma a fine anno. In questo quadro complessivo, ecco che la pista Tonelli può avere senso, il valore di mercato al momento è di 10 milioni di euro. Di Radu, Lulic, Konko e Basta non si hanno notizie, col francese che ha avuto un piccolo bisbiglio transalpino che tale è rimasto.
Il centrocampo è un enigma. Prima di tutto va capito se Biglia sarà laziale anche la prossima stagione, ma dubitiamo molto considerando le ripetitive voci di un accasamento all’Inter. Se così non fosse bisogna capire chi avrà intorno l’attuale capitano argentino: Parolo è fuori dal mercato, Cataldi potrebbe essere inserito nel discorso fatto per Hoedt, e Onazi viene dato per partente (Premier League o Bundesliga); quindi bisogna assolutamente trovare una soluzione, si potrebbe promuovere qualcuno dalla Primavera tipo Oikonomidis e Murgia, cercare di dare un’ultimissima chance a Morrison che sembra avuto un briciolo di garanzia per la prossima stagione, poi la più facile ossia tuffarsi alla ricerca di qualcuno, considerando che anche Mauri potrebbe non rinnovare e non cambiare nuovamente idea come fu la scorsa estate. Ma nomi sostitutivi al momento non se fanno. Milinkovic-Savic di sicuro è intoccabile e può dormire sonni tranquilli.
La parte più calda della rosa riguarda il reparto avanzato. Candreva e Felipe Anderson devono solo capire la destinazione del loro biglietto aereo, Italia o estero; Keita potrebbe paradossalmente rimanere dopo le sirene tedesche dell’estate; Klose ormai sappiamo che saluterà Roma; se Djordjevic punta alla riconferma, Matri lo vuole scavalcare essendosi trovato bene nella Capitale e sarebbe addirittura propenso a chiedere al Milan la cessione definitiva anche a due soldi. Se ci si tuffasse nel mercato, Tare sembra voler sferrare un attacco all’Ajax per il 22enne polacco Milik, 18 gol su 35 partite ufficiali con i Lancieri e giocatore di buona prospettiva che potrebbe essere un arma importante insieme a quel Ricardo Kishna utilizzato poche volte e che ad inizio stagione non aveva assolutamente sfigurato. Anche qui l’ipotesi promozione dalla Primavera, secondo chi vi scrive, non è malvagia se pensassimo a Simone Palombi e Aimone Calì.
In tutto questo, dobbiamo ricordarci che abbiamo diversi giocatori sparsi in Europa e oltre: il primo che salta all’occhio è il Tata Gonzalez che ora è in Messico nell’Atlas ma potrebbero esserci cambi di idea miracolosi alle spalle; Tounkara doveva intraprendere lo stesso viaggio di Keita, essendo due ex canterani del Barcellona e di grandi prospettive, ma l’infortunio, i prestiti e l’approdo poco felice a Salerno stanno limitando la sua crescita; Perea sta facendo danni incredibili con il Troyes in Ligue 1; Seck al momento è fuori rosa e ha addirittura mercato in Germania, in Inghilterra ed era nel mirino del DS della Roma Walter Sabatini, ma l’unica destinazione pensata da Lotito e Tare era la Campania, seccamente rifiutata dal senegalese. Per il resto si parla di giovani che andrebbero analizzati e successivamente capire chi può servire o meno.
Ultimo scoglio che per importanza sarebbe il primo è pensare alla prossima guida da luglio. A quanto si legge, Pioli non sembra essere sulla panchina laziale la prossima stagione, addirittura contro il Milan potrebbe essere anche l’ultima in assoluto, e in questo caso fino a giugno Simone Inzaghi potrebbe guidare la prima squadra lasciando momentaneamente la Primavera; in caso di uscita dell’ex Bologna e Parma ci sono svariati nomi che facciamo prima ad elencarvi, ma al momento sono solo voci: nella lista attualmente abbiamo Sinisa Mihajlovic (Milan), Massimo Oddo (Pescara), Cesare Prandelli, Walter Mazzarri, Christian Brocchi (giovanili Milan), Hamza Hamzaoglu (ex Galatasaray), Ersun Yanal (ex Trabzonspor) e Ivan Juric (Crotone).
Ogni anno la Lazio è un’incognita, quest’estate ancora peggio!
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