Antonio Rizzolo, ex attaccante laziale ed attualmente vice allenatore dell’Alessandria è intervenuto ai microfoni laziali per parlare del possibile approdo di Bielsa sulla panchina biancoceleste:
“Il fatto di non aver raggiunto la promozione con l’Alessandria non può cancellare l’annata storica che abbiamo fatto quest’anno. Abbiamo raggiunto l’obiettivo di arrivare ai play-off e siamo arrivati alle semifinali di TIM Cup, è stata un’annata indimenticabile.
Non è facile in questi momenti parlare di calcio, in base agli obiettivi che la Lazio si è prefissata bisognerà scegliere l’allenatore. In base a questa scelta la società si adopererà sul mercato. Ora è importante riprogrammare una stagione che deve dare nuovi stimoli ai giocatori e alla gente. È stato un anno duro, spero che si riparta e si ricostruisca.
Bielsa in Italia, alla Lazio, mi affascina. È importante però che si capisca chi è Bielsa, un personaggio con un suo modo di fare e di allenare. È fuori dagli schemi e spesso si fa fatica a capire le persone così, è un nome che mi intriga perché so che tipo di persona è e come lavora. Sarei felice se fosse lui a capo della spedizione. Bielsa avrà bisogno di tempo, il suo modo di fare calcio non è semplice, al di là della qualità dei giocatori che deve essere imprescindibile, la società lo deve sostenere.
Le difficoltà maggiori per un tecnico straniero è ambientarsi al nostro calcio. Ma non è lui che deve abituarsi, è il nostro concetto che deve cambiare. Il calcio di Bielsa non è fatto di numeri, ma da input di gioco, dobbiamo noi cambiare la veduta. Non ci sono più giocatori schematizzati. Noi dobbiamo capire che il calcio in Europa si sta evolvendo, non è più fatto di numeri ma da gente che interpreta un determinato modo di giocare”.
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