Oggi è il giorno della presentazione di Jordan Lukaku alla stampa. Il primo a parlare è il ds Tare:
“Siamo qui per presentare il primo acquisto estivo. E’ un giocatore che seguo dai tempi dell’Anderlecht, quando faceva parte della seconda squadra che partecipò al torneo di Viareggio. Tramite un mio ex compagno ho sempre avuto modo di informarmi su di lui e ho avuto sempre ottime referenze. In questo ruolo abbiamo cercato un giocatore con caratteristiche offensive, ma allo stesso modo un giocatore che può crescere nel calcio italiano. Penso che abbia un grande futuro, dipenderà anche da lui, dal lavoro e dalla dedizione che metterà in campo. Il calcio italiano è difficile, per me può diventare un giocatore molto importante”.
Poi è il turno di Lukaku:
“Sono Jordan Lukaku, nazionale belga, giocò da terzino sinistro, sono contento di aver avuto questa opportunità alla Lazio e in Italia. E’ una società che ha grande passione. Ho voluto firmare perché so che qui posso migliorare. Gli osservatori sanno che ho potenzialità offensive, ma credo che grazie a questo campionato potrò migliorare tantissimo anche nella fase difensiva”.
Poi le consuete domande dei giornalisti:
Hai capito le differenza tra calcio italiano e francese?
Qui è molto più tattico, abbiamo un allenatore che si occupa della linea difensiva che su ogni azioni mi dà delle indicazioni. E’ tutto molto più dettagliato, ci concentriamo molto sull’avversario, già ho ricevuto una scheda sul prossimo avversario.
Sono stati importanti i consigli di Mertens e Nainggolan? Quest’ultimo ti ha parlato di Roma?
Ho parlato con Mertens, Nainggolan e Gillet ma mi parlavano della vita in Italia, non della Lazio. Mertens mi parlava della vita a Napoli e del campionato italiano. Non avevamo parlato di un eventuale arrivo in biancoceleste.
Hai parlato con tuo fratello Romelu? Potevi andare a giocare in Inghilterra?
Non siamo entrati nei dettagli con mio fratello, ognuno ha la propria carriera. Mi ha detto che era venuto il tempo per me di fare il salto di qualità. La Lazio poteva darmi questa possibilità importante.
Ti ispiri a qualcuno?
Sì, sicuramente Marcelo è il giocatore che nel calcio attuale mi ispiro e con il quale trovo alcune similitudini.
Che atmosfera hai trovato nello spogliatoio?
Non credo che ci sia un’energia negativa. Siamo tutti pronti a lottare e a dare tutto per la Lazio. Il Presidente ci ha detto negli spogliatoi che dobbiamo dare tutto. Abbiamo recepito il messaggio, dovremo farci trovare pronti per l’inizio del campionato.
Il tuo punto di forza? Quello debole? Conoscevi già la Lazio?
E’ ovvio, conoscevo la Lazio. Il primo ricordo che ho è la sconfitta in finale di Coppa Uefa con l’Inter. E’ una società famosa in tutto il mondo, ha avuto grandi calciatori nella sua storia. Sono rapido, sono forte nei contrasti e nell’uno contro uno. Dovrò migliorare nell’aspetto difensivo e su come piazzarmi in campo.
Hai parlato con Nainggolan di derby?
No, non abbiamo parlato di derby perché non sapevo ancora di andare alla Lazio. Ho avuto modo di parlarne coi nuovi compagni, mi hanno riportato l’importanza della partita. Non bisogna essere romani per sapere dell’importanza di questa partita, lo sanno in tutto il mondo.
Cos’è successo ieri in allenamento?
Siamo uomini e siamo calciatori, ci sono dei contrasti in campo che restano in campo e non entrano negli spogliatoi. È finita lì.
Caratterialmente come sei?
Non sono un giocatore che cerca di fare piccoli falli per dominare gli avversari. Faccio parlare i miei piedi, non sono uno irruente che cerca di infastidire l’avversario.
Un messaggio ai tifosi della Lazio?
Darò tutto per questo club, darò sempre il mio massimo in ogni partita. Cercherò di uscire sempre con la maglia bagnata, cercherò di renderli orgogliosi. Forza Lazio!
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