Marco Parolo è intervenuto ai microfoni laziali nel post partita:
“Sono contento, perché abbiamo studiato bene l’avversario e messo in pratica fin dal primo minuto quello che volevamo fare. Quando metti in campo il lavoro settimanale e riesci è bellissimo. Si sono sacrificati tutti, hanno dato tutti il proprio contributo giocando insieme, questo vuol dire essere squadra. Abbiamo dato già dei segnali a Bergamo, qui con la Juve e a Verona anche se abbiamo sofferto e questo deve essere la nostra forza. Le nostre armi, l’umiltà e la voglia di correre tutti quanti.
Dietro abbiamo tre che sanno giocare il pallone, Danilo si è fatto trovare pronto smistando il pallone, i due attaccanti danno spazio ai laterali per inserirsi. E’ una squadra che pedala, siamo offensivi ma poi dobbiamo difendere, se lo facciamo tutti, possiamo fare bene. Ma dobbiamo correre tanto.
Un conto era se Caprari spostava la palla per crossare, non è che l’intervento di Bastos condizionava il cross, ormai l’aveva già fatto. Però sono decisioni che non spettano a noi.
La squadra nel primo tempo ha comunque creato tante occasioni, il Pescara ha messo in difficoltà gli avversari nelle prime tre di campionato. Noi dobbiamo sempre soffrire per segnare e vincere. Sono contento anche per l’esordio di Murgia, abbiamo buone basi, ottimi concetti e giovani capaci e forti. Solo lavorando possiamo fare bene, e questo lo sappiamo tutti.
Andiamo a Milano con lo spirito di capire che se giochiamo con questa intensità e mentalità possiamo giocarcela con tutti. Non siamo fenomeni, quindi dobbiamo sacrificarci e correre tutti. Lavoriamo per questo, tenere questo modulo è molto faticoso.
Anche Djordjevic oggi ha giocato bene, Keita ha spaccato la partita, ma Filip prima di lui ha fatto il lavoro sporco”.
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