Il giovane difensore olandese interviene ai microfoni di Lazio Style Radio. Uno sguardo agli obiettivi della Lazio e alla sua sorprendente crescita dell’ultimo anno, si conferma infatti titolare inamovibile, aspettando il recupero del suo compagno di reparto Stefan De Vrij, sul quale ha avuto ottime parole da spendere. Ecco tutta l’intervista di Wesley Hoedt:

Come procede?

“Sto bene, anche la squadra sta facendo bene. Sono contento”.

Il bilancio di questo inizio di stagione?

“Abbiamo iniziato bene, potevamo prendere anche più punti. Ne abbiamo 18, dobbiamo guardare avanti, ora c’è una gara importante col Sassuolo”.

Come ti trovi con Inzaghi?

“E’ molto bravo, l’anno scorso ho giocato tante partite, ora sto migliorando. Ho fatto un ottimo ritiro, ho giocato la prima partita, poi non ho giocato per qualche gara. Ho parlato col mister, ha fatto delle scelte diverse che dovevo rispettare. Ma non ho mai mollato, mi sono sempre allenato alla grande e ho sfruttato le occasioni che ho avuto”.

State remando tutti dalla stessa parte, anche chi non gioca rimane concentrato…

“Un paio di volte ho avuto dei problemi anche io, non è mai bello essere in panchina. L’anno scorso ho fatto 35 partite, ma non è giusto fare “casino” se uno non gioca. Devo andare avanti e farmi trovare pronto quando verrò chiamato in causa”.

A un anno di distanza dalla trasferta di Napoli quanto ti senti migliorato?

“Sono un giocatore completamente diverso ora. Ho molta più esperienza, l’ho fatto vedere. Ma ora punto solo il Sassuolo, poi cominceremo a pensare al Napoli”.

Domenica affronterete l’ex Matri. Lo marcherai tu?

“Non so se giocherà lui, però dobbiamo giocare al massimo per arrivare il più in alto possibile”.

Con qualche punto in più, meritato, la classifica sarebbe stato addirittura migliore…

“Sì, è vero, però potevamo anche perdere con il Chievo. La classifica è così, non possiamo guardare indietro ma soltanto avanti. E ci sono tanti punti da prendere”.

Questa è una Lazio molto giovane…

“Sì, l’età è importante ma conta di più la qualità. Il mister sta dando molto spazio ai giovani”.

Come ti trovi con Wallace?

“Ha già imparato l’italiano, è importante perché possiamo parlare tra di noi durante la partita. E’ giovane, in lui rivedo l’Hoedt dell’anno scorso. Sta facendo molto bene anche lui come tutta la squadra”.

Da dietro riesci a impostare bene l’azione…

“Sì, ho questa qualità però il mio compito è quello di difendere. Con il Cagliari abbiamo fatto vedere un bel gioco, ora capisco di più il calcio italiano, ho soli 22 anni, sono molto giovane ma ho già giocato 40 partite totali. Posso ancora migliorare tanto”.

Hai anche segnato con l’Atalanta…

“Sì, ma credo sia normale per me fare tra i 3 e i 5 gol l’anno con la mia altezza. Non è il mio compito, però posso riuscire a fare altri gol da qui in avanti”.

Cosa pensi di Bastos?

“E’ molto forte, ha già esperienza. Ma siamo in tanti a essere forti, poi il mister deciderà chi fare giocare”.

Con de Vrij hai un grande rapporto?

“Lui ha già fatto 250 partite, la sua esperienza si sente in campo. Manca in questo momento, ma dobbiamo dimostrare di essere tutti all’altezza. Stefan anche ha i suoi momenti di difficoltà, ma è una persona molto intelligente. Sa quando deve essere felice, quando deve ridere e quando è il momento per lasciarsi andare. E’ molto gentile, mi sta aiutando tanto. E’ una grande persona”.

Tra quanto la convocazione con la nazionale olandese?

“Non lo so, posso migliorare, devo fare di più altrimenti sarei già stato convocato. Quest’anno sono sulla strada giusta, devo andare avanti così. Posso crescere per diventare un difensore molto forte”.

Preferisci giocare in una difesa a 3 o a 4?

“Mi piace di più giocare in una linea a quattro. Però non ho problemi in nessun modulo, penso che in serie A un giocatore deve essere pronto a giocare in ogni linea o posizione”.

Facevi il trequartista tanti anni fa?

“Sì, facevo il centrocampista. Ma sono cresciuto troppo velocemente, ho avuto dei problemi al ginocchio, non ero più fluido nei movimenti. Ho fatto benissimo da difensore centrale e in due anni sono salito in prima squadra. E’ stata una necessità legata al mio fisico. Ho magari la tecnica per giocare più avanti, però è stata la scelta giusta”.

Quali obiettivi avete?

“Secondo me possiamo e dobbiamo arrivare nelle prime posizioni. Abbiamo una squadra forte, possiamo giocarcela con tutte. E’ difficile ma penso che possiamo arrivare in alto”.

A parte Higuain, l’attaccante più forte che hai affrontato?

“In Italia sono tutti forti, anche le squadre piccole hanno attaccanti forti. Non ci sono punte di basso livello. In Olanda ho giocato contro attaccanti di livello minore. E’ un calcio diverso lì, qui il livello è più alto. In Olanda forse il calcio è un po’ più bello forse da vedere, ma qui è più competitivo. Nel nostro Paese siamo un po’ in difficoltà a vincere le partite, forse dobbiamo pensare a qualcosa di diverso per competere con le nazionali più forti”.



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