La questura ha deliberato di rimuovere le barriere, presenti nelle due Curve dell’Olimpico, in vista della partita di rugby del 12 Novembre tra Italia e Nuova Zelanda. Ciò non significa che la decisione sia definitiva e le Curve non più divise, tutt’altro. È qui che sta intervenendo il Coni. Il presidente Malagò, infatti, insiste con i vertici di questura e prefettura sul fatto che si possa prendere in considerazione l’idea di non installarle di nuovo dopo la sosta per le Nazionali. “Sulla questione delle barriere nelle curve dello stadio Olimpico mi risulta che siamo abbastanza vicini a trovare la soluzione. È parecchie settimane che se ne parla, mi auguro si trovi una soluzione a breve. I tifosi hanno dimostrato di meritare fiducia”. Un estratto proprio delle parole di Giovanni Malagò, presente al Salone d’Onore del Coni.
È un dato di fatto che questa situazione stia nuocendo gravemente in prima battuta alle casse delle due società, l’Olimpico è infatti da troppo tempo deserto, ma soprattutto ai tifosi. Il tutto si riflette inevitabilmente sulle due squadre, prive della bellissima cornice di pubblico che il proprio stadio regalava ad ogni partita casalinga (e ai derby soprattutto). Il Coni ha dimostrato di essere perfettamente conscio di questa situazione e ne sta cercando la soluzione. Più moderata la risposta dei vertici di questura e Osservatorio, disposti sì a tendere una mano ai tifosi e rompere questo braccio di ferro che perdura da più di un anno, ma non senza alcune condizioni: anzitutto non rimuovendo completamente le barriere, ma abbassandole e creando un varco tra esse. Un primo passo certamente importante per riportare una tanto agognata normalità all’interno dello stadio.
La prima a beneficiare, probabilmente, di questa nuova situazione sarà la Lazio nella ripresa del campionato contro il Genoa, mentre il turno della Roma arriverà il 27 Novembre, nel match di Europa League contro il Viktoria Plzen. Ma la fiducia delle istituzioni sarà messa a dura prova nel derby, previsto per il 4 Dicembre, dove si evince che c’è preoccupazione per i soliti problemi legati all’ordine pubblico. Ma c’è da sottolineare come all’interno dello stadio non vi siano stati attestati gravi eventi, almeno negli ultimi anni; i problemi avvengono all’esterno.
Intanto dalle nuove società non è ancora pervenuto nulla di officiale, ma naturalmente sono a conoscenza della situazione e sperano in un risultato positivo che riesca a mettere d’accordo tutti.
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