Finalmente la Lazio nel secondo tempo. Contro l’Atalanta prova di cuore, rimontato il gol di Petagna grazie alle reti di Milinkovic e Immobile su rigore. I biancocelesti volano a 40 punti, comincia a sentirsi l’aria di vertice e Inzaghi si conferma sempre più decisivo nell’interpretare le partite. Il cambio al 4-3-3 in corsa inverte la tendenza e la Lazio si prende il campo, riuscendo a guadagnarsi un rigore (netto) e a vincere una partita tutt’altro che semplice. Ottime le prestazioni di Milinkovic (nonostante il gol divorato che poteva chiudere definitivamente la partita), De Vrij e Immobile, che si porta a quota 11 gol, sempre più capocannoniere della Lazio. Note negativa sono le espulsioni dei due allenatori, molto nervosi, e l’ammonizione si Lulic, diffidato salterà la Juventus a Torino. 

Primo Tempo: Prima frazione di gara a dir poco scoppiettante. Subito scaldano i motori Immobile prima, il Papu Gomez poi, con due diagonali che terminano di poco a lato. Ciro sembra incontenibile e va di nuovo molto vicino al gol con due conclusioni ribattute da Caldara, immolatosi per salvare la porta. Come se non bastasse pochi minuti dopo arriva il palo di Luis Alberto su un grande intervento dell’ex Berisha, attentissimo a non commettere errori. I ritmi sono alti, l’Atalanta corre bene e sembra ben messa in campo. Difatti al 20′ Freuler ruba un pallone sanguinoso a Radu a centrocampo e scatta a campo libero; la difesa laziale commette un vero e proprio pasticcio che vede artefici De Vrij, Bastos e Biglia (il brasiliano è probabilmente quello con più colpe), i tre laziali non si intendono sulla copertura e lasciano completamente libero Petagna, puntualmente servito e pronto a freddare Marchetti. Ecco un’altra partita che sembra vedere la Lazio peccare di cinismo. I bergamaschi continuano a pressare alti, infatti dopo una mezz’ora scoppiettante i ritmi si abbassano a scapito del nervosismo da parte dei biancocelesti. In pochi minuti vengono ammoniti Immobile e Parolo, per poi al 40′ rimanere senza allenatore. Inzaghi viene espulso (non proprio giustamente) da Pairetto per le reiterate protesto contro il quarto uomo. Il primo tempo si avvia verso una beffa per la Lazio davanti al suo pubblico, ma nel primo minuto di recupero, Biglia pennella una punizione perfetta in area sulla quale si avventa Milinkovic, che con uno stacco imperioso fredda Berisha e riporta la partita in parità.

Secondo Tempo: Anche la seconda frazione promette spettacolo, squadra che si allungano subito e provano a colpirsi ripartendo in contropiede. È l’Atalanta a portarsi molto vicina al gol con due azioni ben orchestrate da Gomez. Al nono minuto arriva la svolta della partita. Il vice Farris, su indicazione di Inzaghi, fa uscire Luis Alberto (sacrificato, ma non aveva giocato male) per Patric passando al 4-3-3. Da questo momento, come non è quasi mai accaduto nei secondi tempi di questa stagione, la Lazio ingrana la sesta e prende pieno possesso della partita. Al 20′ Immobile riesce a toccare con gran maestria un ottimo lancio lungo, prendendo così il tempo a Berisha che capitola sul giocatore campano causando l’inevitabile rigore. Era stato già concordato prima che il prossimo rigore lo avrebbe tirato Ciro, e così è stato. Freddissimo spiazza l’ex portiere laziale e completa la rimonta. I biancocelesti possono finalmente gestire e vanno vicini a chiudere la partita con Immobile prima, un tiro spettacolare neutralizzato da un intervento strepitoso di Berisha, e ben più vicini con Milinkovic dopo. Il serbo si divora un gol fatto su un assist delizioso con il tacco di Immobile, solo davanti all’albanese non riesce a inquadrare incredibilmente la porta. Da sottolineare nel mezzo l’espulsione per le veementi proteste di Gasperini. Entrambi gli allenatori hanno finito la partita negli spogliatoi. Qualche brivido nel finale ma la Lazio riesce a portare a casa una partita non semplice. Da sottolineare la gran prestazione dei biancocelesti che hanno corso come poche volte in questa stagione e sono riusciti, soprattutto nel secondo tempo, a neutralizzare un’Atalanta che si è dimostrata essere una squadra ben quadrata. Stonano soltanto un Felipe sofferente in quella posizione e i cambi finali potevano essere rivisti, ma ciò non toglie una gran prestazione. 40 punti in 20 partite, 2 punti a partite, medie che fanno sognare…



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