L’estate capitolina, iniziata con una coppa alzata in faccia all’avversario e finendo con un poker subito in pochi minuti dovrebbe far accendere un grillo nel cervello alla presidenza. Siti, giornalisti, trattative ma sopratutto TURCHIA. 25 milioni spesi da contare o già contati, dubbi e conferme, sorprese, scommesse, delusioni e riconferme. Parole e pochi fatti per chi dorme e non prende pesci, sembra di giocare a sette e mezzo in un giorno freddo di capodanno con l’amico turco. 8 milioni e carta, sballato! 8 milioni e Kozak dammi un altra carta! Sballato di nuovo! 13 milioni Kozak e Stankevicius dammi la carta!
Il presidente Claudio Lotito prima del fischio iniziale di Lazio Juve del 18 Agosto disse: noi non cerchiamo personalmente i giocatori ma se capita qualcuno interessato possiamo trattare. Parole che da 9 anni sono sempre le stesse accompagnate dalla solita superficialità del calciomercato biancoceleste.
Se Maometto non va alla montagna è la montagna ad andare da lui?Non per la situazione laziale. Yilmaz, protagonista principale nella soap opera “Io speriamo che me lo prendo” diretto da Claudio Lotito, è il nome caldo di questi giorni estivi. Una fissazione, un chiodo fisso, un disoccupato che vuole lavorare senza cercare lavoro, un modo per distrarre il popolo biancoceleste dalla parte che non va di questa squadra? Un contentino per il tifoso che muore per questa Lazio?. Fatto sta che ci ritroviamo con i seri problemi dell’anno precedente con un Klose lasciato solo, un Floccari che non ti può garantire un gol a partita, un Kozak ormai che sembra partire, un Perea che in caso che arrivi è un incognita grossa quanto una casa, una difesa che se levi un pezzo crolla tutto il puzzle. Da notare anche la grossa percentuale di reti segnata da giocatori che non si trovano nel reparto più avanzato. La morale della favola è che questa Lazio ha grande potenziale come non ce l’ha. Una grande squadra o almeno una società di media-alta fascia non deve tralasciare fattori importanti. Come dice il nostro Vladimir la rosa è molto ampia, ma l’ampiezza non porta grandi risultati a prescindere dal numero che la compongono. I fatti parlano chiaro, Konko si infortunia facile, Klose oltre che deve far reparto da solo, non ha la fisicità per disputare 90 minuti per tutto il campionato, la difesa a volte si perde in errori madornali, le preparazioni fisiche sembrerebbero portare risultati mediocri piuttosto che dare il meglio poi tutto il resto il popolo laziale ne è a conoscenza.
La cosa normale, secondo chi possiede la Lazio è fissarsi un obiettivo che è Yilmaz per giorni, settimane, mesi, con trattative ed offerte da mercante in fiera che in caso di risposta negativa (ricevute già proposta dopo proposta) lascerebbero la squadra quasi uguale a quella della stagione passata, una BMW con mezzo serbatoio di benzina che deve partire da Roma per arrivare a Torino.
-honil888-
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