Un arrivederci. Forse un addio. Antonio Rozzi saluta ed è pronto a sbarcare a Madrid. Un colpo di scena inatteso, una sorpresa anche per il diretto interessato. E’ storia di pochi giorni fa, l’evoluzione è stata rapida. Rozzi lascia la Lazio e approda a Valdebebas, giocherà con la Castilla, la squadra B del Real Madrid che milita nella serie cadetta spagnola. L’operazione è in dirittura d’arrivo, si concretizzerà nelle prossime ore. Rozzi ha riflettuto sull’occasione, troppo ghiotta per lasciarsela scappare, ha capito che a Roma avrebbe avuto poco spazio, ha preferito tentare una nuova esperienza, giocandosi le sue carte all’estero, a stretto contatto con tanti campioni: da Ronaldo a Di Maria. Il Real ha dimostrato –in passato- di attingere a piene mani dalla Castilla, Rozzi punta a questo, a mettersi in mostra, vuole giocarsi al massimo l’occasione della vita. E’ stata una trattativa rapida, il Real ha fatto le cose sul serio, ha individuato nel laziale l’elemento giusto da far crescere in casa. L’operazione è stata curata e condotta dall’agente Fifa Nunzio Marchione, la sua regia è stata fondamentale affinché le due parti trovassero un accordo. Rozzi si trasferirà in Spagna in prestito oneroso –alla Lazio circa 200 mila euro- con diritto di riscatto fissato tra i 5 e i 6 milioni di euro. Soldi che il Madrid dovrà versare nelle casse biancocelesti tra 12 mesi in caso di acquisto del giocatore. Secondo indiscrezioni raccolte in Esclusiva dalla nostra redazione, il via libera è arrivato in queste ore. Il Real guardava in casa Lazio già da un po’, aveva messo gli occhi su Keita che in Spagna sta facendo parlare di sé, è un rimpianto del calcio iberico. I dirigenti Blancos ci hanno provato, sarebbe stato anche uno sgarbo al Barça, ma di fronte a loro hanno trovato un muro. La Lazio è stata categorica: “Keita non si muove”. Un secco no che ha convinto il Real a virare su Rozzi. Antonio ci ha pensato, ha chiesto qualche ora di riflessione. L’idea di lasciare casa, famiglia e squadra del cuore non era semplice da metabolizzare, ma l’occasione di misurarsi con la maglia del club più famoso del mondo non capita tutti i giorni, il sì è stato conseguenza naturale. Rozzi saluta la Lazio dopo otto presenze in prima squadra (3 in campionato, una in Coppa Italia e 4 in Europa League). La soddisfazione più grande resterà lo Scudetto Primavera vinto, tre mesi fa, da capitano di una squadra meravigliosa. E’ un arrivederci per ora. Rozzi aveva firmato a maggio il rinnovo di contratto fino al 2016, non pensava di dover lasciare Formello, non immaginava che il Real avrebbe bussato alla sua porta. Le valigie sono pronte, la voglia di diventare grande è tanta, la caccia al sogno è cominciata.
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