Il suo gol a tempo scaduto contro il SIENA, il primo in maglia biancoceleste, sarà sempre ricordato con molta riconoscenza dai tifosi della LAZIO. Nella vittoria della COPPA ITALIA, arrivata nello storico derby dello scorso 26 maggio, c’è anche lo zampino di Michael CIANI, granitico centrale che, dopo alcuni rumors che lo hanno visto protagonista negli ultimi giorni di mercato, è pronto a ritagliarsi uno spazio ancora più grande nellaLAZIO. “Sto bene qui. Ho due anni di contratto e non ho alcuna intenzione di andare via – assicura il difensore sulle colonne di France Football -. Ho avuto di recente un colloquio con il nostro direttore sportivo (Igli Tare ndr), mi ha confermato che la Lazio conta su di me più che mai”.
E anche lui vuole la LAZIO, consapevole dell’importanza della piazza romana: “La mia prima idea non era quella di andare in Italia. Avevo ancora un anno di contratto con il Bordeaux. Ma la dirigenza dei Girondins si è dovuta separare da alcuni giocatori per motivi finanziari . Quando mi hanno prospettato l’offerta della Lazio, ho pensato: ‘Ho davanti qualcosa di concreto con un club prestigioso. Forse mi ricapiterà non prima di un anno’. Ho valutato i pro e i contro e ho deciso in un giorno. Ho chiesto il parere della mia famiglia, se fossero favorevoli a un’esperienza all’estero. Naturalmente ho parlato anche con Ousmane Dabo, che conosce la Lazio ed è rimasto molto affezionato. E alla fine, ho accettato!”.
L’avventura capitolina non è stata però la prima fuori dai confini transalpini: “E’ vero, questa non è la mia prima esperienza in assoluto all’estero, perché ho giocato a Charleroi, ne conservo un bel ricordo. Ma in quel caso era diverso, in Belgio avevo diciotto anni, avevo lasciato i miei genitori e il mio quartiere a Parigi. E’ stato come recidere un cordone ombelicale. In Italia, le responsabilità sono diverse: mi sono trasferito con la mia famiglia e ho dovuto imparare un’altra lingua. Problemi con il razzismo? Gli ignoranti ci sono dappertutto. Personalmente, non ho mai avuto problemi a Roma. Non c’è un solo minuto in cui abbia rimpianto la scelta di venire in Italia. Nonostante il cambiamento di cultura, di mentalità sia stato evidente. Roma è una città meravigliosa!”.
Dopo aver collezionato 34 presenze nella prima stagione in biancoceleste, ora CIANI vuole migliorarsi: “Alcuni mi dicono: ‘Hai giocato una trentina di partita, è un bel bottino alla prima stagione in Italia’. Solo che io sono una persona ambiziosa e la Lazio di partite ne ha giocato cinquantasette. Ne ho disputate poco più della metà: non posso essere totalmente soddisfatto, il bicchiere è mezzo vuoto. Ci sono state partite importanti che avrei voluto giocare. Malgrado tutto, il bilancio generale rimane positivo, tanto più che la stagione si è conclusa con un trofeo: la Coppa Italia contro la Roma all’Olimpico . Uno dei ricordi più belli della mia carriera!“.
Il francese però sa bene che la concorrenza è agguerrita, ma in una stagione con tre competizioni ci sarà spazio per tutti: “Ascoltando il discorso dello staff tecnico al mio arrivo da Bordeaux, pensavo che sarei stato un po’ più utilizzato. Ma la Lazio possiede molti giocatori in difesa, ragazzi ben inseriti. In Italia spesso prediligono l’esperienza. Non è facile cambiare un titolare, soprattutto in difesa. Diciamo che mi sento uno sfidante che si impegna al 100% per convincere il proprio allenatore. Le nostre ambizioni rimangono elevate. Abbiamo un gruppo forte, molto completo. Il problema è che tutte le altre squadre di Serie A si sono rinforzate. Non bisognerà mollare niente. La scorsa stagione abbiamo perso troppi punti contro squadre di media classifica. Succede che, a un certo punto, si crolla e poi ti ritrovi a conquistare un trofeo. Ecco, bisognerà essere sempre molto motivati”.
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