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VAR – Lazio, adesso basta veramente!
Per l’ennesima volta ci troviamo di fronte, ad un torto arbitrale a sfavore della squadra laziale, nella traferta di Cagliari, negato un calcio di rigore netto, per fallo su Immobile.
Quando è troppo è troppo, si allunga ulteriormente la lista dei torti/sviste arbitrali ai danni della squadra biancoceleste, un rapporto controverso quello tra la Lazio e la nuova tecnologia VAR, introdotta per la prima volta nella storia del calcio, proprio per ridurre al minimo gli errori arbitrali, che in questi anni hanno alimentato polemiche a non finire, che si sono protratte addirittura nel corso degli anni.
Questo nuovo strumento, creato appositamente per fugare ogni dubbio del direttore di gara sugli episodi sospetti, e deve essere utilizzato per correggere ogni chiaro ed evidente errore da parte dell’arbitro, che nel caso in cui non ha interpretato una situazione di gioco nella maniera corretta, può essere richiamato dai due assistenti addetti alla Video Assistant Referee, per ricontrollare l’azione dal monitor posto a bordo campo, dotato di replay e rewiew da diverse angolazioni, a soli 30 secondi dalla fine dell’azione stessa, una moviola quasi istantanea, che permette agli arbitri di chiarire qualsiasi episodio dubbio.
Peccato, però che la Lazio sia stata protagonista più volte durante il campionato, di episodi sinistri, nei quali il VAR ha ritenuto opportuno non intervenire, al contrario delle direttive dell’AIA, che ha incentivato i direttori di gara a fare ricorso alla tecnologia, ogni qual volta esiste una possibilità di errore, contatti in area, falli di mano, fuorigioco, ecc.
Si tratta purtroppo di errori molto evidenti, sotto gli occhi di tutti, il fatto che la Lazio nel campionato in corso sia stata danneggiata in maniera impressionante, innumerevoli i casi controversi che hanno colpito la società capitolina, alla quale, conti alla mano mancano almeno 10-12 punti in classifica, il presidente Lotito, minacciò addirittura il ritiro della squadra dal campionato, chiaramente una provocazione, a tratti estrema, che però rende l’idea della situazione.
Tralasciando, l’episodio relativo al derby di andata vinto per 2-1 dalla Roma, con il contatto sospetto tra Bastos e Kolarov, con il giocatore giallorosso che, (intervento scomposto di Bastos a parte) accentua di molto la caduta, lasciandosi cadere a terra qualche metro oltre, e del quale ancora non si ha un replay più chiaro.
Tutto ebbe inizio nella partita Lazio – Fiorentina, nel primo tempo Parolo entra in area di rigore viola, pronto a calciare in porta, viene steso da Veretout che con la gamba destra impatta sul piede d’appoggio del centrocampista della Lazio, in questa occasione non viene concesso il calcio di rigore, non viene utilazzata la VAR, nell’ultimo minuto di recupero, su una palla alta in area di rigore della Lazio, Caicedo e Pezzella, intervengono entrambi sul pallone, con l’attaccante equadoriano che colpisce la sfera e nel rinvio della stessa colpisce il piede del difensore argentino, che però avendo la gamba alta interviene in gioco pericoloso sul difendente (nel caso Caicedo) a cui si concede da regolamento sempre il vantaggio, l’azione prosegue, ma incredibilmente l’arbitro Massa, ferma il gioco, per revisionare l’azione ,invitato dal collega Fabbri e concede il calcio di rigore a favore della Fiorentina, che segna il gol del definitivo 1-1 allo scadere.
Nella giornata successiva, Sampdoria – Lazio, Immobile entra in area di rigore, contendendo il pallone a Bereszinsky, che “schiaffeggia” la sfera, togliendola dalla disponibilità dell’attaccante della Lazio, Mazzoleni non vede e l’assistente VAR Giacomelli non segnala quanto accaduto, fortunatamente questo episodio non incide ai fini del risultato con la Lazio che batte 1-2 i blucerchiati.
Andiamo avanti sempre di una giornata, Lazio – Torino, dove succede letteramente di tutto. Nella prima frazione di gioco, Immobile dall’interno dell’area di rigore effettua un cross, che viene intercettato con il polso da Iago Falque, avendo il braccio molto largo e nettamente staccato dal corpo, il rigore è netto, ma incredibilmente il protagonista di serata Piero Giacomelli non concede la massima punizione, visibile anche senza l’ausilio della tecnologia, il gioco prosegue, nel frattempo Immobile e Burdisso hanno un corpo a corpo a gioco fermo, con l’argentino che và testa a testa con l’attaccante, che nel tentativo di scansarsi lascia andare la spalla e sfiora Burdisso che stramazza al suolo, a questo punto interviene l’assistente al VAR Di bello, che richiama il collega per visionare l’accaduto, ma quando tutti pensano al calcio di rigore a favore della Lazio, il sign. Giacomelli completa la frittata estraendo il cartellino rosso nei confronti di Immobile, tutto quello che è accaduto è surreale, la Lazio costretta in 10 dal primo tempo perde 1-3 ,a questo punto si grida allo scandalo.
Marco Parolo al termine della partita: “Tutti pensavano ad una decisione a favore nostro, quando Giacomelli è andato al VAR: e poi hanno espulso Immobile. La cosa strana è che la decisione è stata confermata nonostante Burdisso avesse detto che non era stato toccato da Immobile. Viene da pensare che diamo fastidio a qualcuno ora Dobbiamo metterci tutto spalle e pedalare, pensando di dover giocare contro 12 persone”.
Tutto finito….macchè, nella gara Spal – Lazio, sempre nel primo tempo, Grassi tenta una rovesciata, Basta si frappone in maniera regolare tra il centrocampista ferrarese e il pallone, ma il sign. Tagliavento concede il rigore alla formazione emiliana, anche in questo caso fortunatamente, l’errore del fischietto di terni non incide sul risultato con la Lazio che vince 2-6.
Milan – Lazio, nella gara di San Siro, il Milan si porta in vantaggio al minuto numero 15, con il gol di Cutrone, che nel tentativo di colpire di testa e deviare in rete il cross di Bonaventura, colpisce la palla con il gomito e batte Strakosha, ovviamente per l’arbitro Irrati il gol è valido, giustificato però dalla velocità dell’azione, ecco che in questo caso sarebbe stato opportuno che l’assistente VAR nonchè arbitro internazionale Rocchi, richiamasse l’attenzione del collega, per revisionare il tutto, cosa che ovviamente non accade, tutto qui? assolutamente no, perchè nel secondo tempo in area rossonera il difensore Antonelli tira e strattona vistosamente la maglia del laziale Bastos che finisce a terra, per l’arbitro di Pistoia è tutto regolare, il VAR ?? come se nulla fosse, il Milan vince 2-1.
Mister Simone Inzaghi amareggiato: “Non avevo ancora visto le immagini, ma ero stato informato e quindi alla fine ho chiesto a Cutrone se avesse segnato col braccio. Probabilmente sarei stato meno tenero con lui se avessi visto le immagini. Ci spiegheranno anche questo, ma un errore del genere è inammissibile, inconcepibile. Evidentemente il VAR non ha visto le immagini”
Lazio – Juventus, sullo 0-0 nel secondo tempo, Lucas Leiva riceve palla in area di rigore bianconera, il brasiliano con il piede destro controlla la sfera e Benatia lo stende con un intervento da Karate, un calcione in pieno costato, il sign. Banti di Livorno molto vicino all’azione, decide che il Kick del difensore marocchino è regolare, l’assistente VAR, il sign. Irrati (già protagonista in negativo nella sfida di Milano contro il diavolo) non segnala l’accaduto, al minuto 93′ la Juventus, segna il gol dello 0-1 finale.
E arriviamo finalmente alla gara della Sardegna Arena, giocata ieri, quando nel primo tempo Ciro Immobile di nuovo protagonista di un episodio a sfavore, entra in area cagliaritana, e viene stretto a “sandwich” dai calciatori rossoblu Ceppitelli e Barella, che entrambi colpiscono con i piedi, sgambettando nettamente il bomber napoletano,pur avendo alzato le mani in segno di innocenza, in questo caso l’arbitro Guida fa cenno di proseguire, l’assistente VAR Gavillucci, non ritiene opportuno il ricorso al monitor, da parte dell’arbitro di Torre Annunziata, contrariamente a quello che succede nel secondo tempo, quando il difensore biancoceleste Luiz Felipe Ramos, dopo un malinteso con Strakosha, stende Pavoletti in area, per Guida è tutto regolare, ma dopo che l’azione prosegue, incredibilmente, si ricorre al VAR, che evidenzia il fallo, dopo il check, Guida assegna il calcio di rigore a favore del Cagliari, evidenziando ancora una volta la disparità di giudizio, la partita terminerà 2-2, con il gol del pareggio biancoceleste in extremis al minuto 95, da parte del solito Immobile.
Così Immoblie a fine gara: “La cosa che mi fa più arrabbiare è che a noi non vanno mai a rivedere gli episodi, sembra che la Var non esista per la Lazio: è lì, bisogna andare a vedere come è stato fatto per il Cagliari. Hanno deciso il rigore e si poteva fare lo stesso per noi,quello su di me era il penalty più netto da quando gioco a calcio”
Parolo: Con noi non guardano la tv perché i rigori sono talmente clamorosi che non vogliono darceli. Ciro non aveva nessun vantaggio a tuffarsi. Non capisco perché non vogliano andare a rivedere i rigori: la tecnologia deve essere usata in maniera consapevole. Quando giochiamo noi la Var resta spenta…
Una serie interminabile, di episodi dubbi, molto controversi, disparità di giudizio inconcepibili, errori macroscopici, e tutti indirizzati nella stessa direzione, il danneggiamento della Lazio è evidente, ed ora neanche i media possono fare a meno di parlarne ed analizzare quello che sta succedendo, perchè ora comincia a diventare molto difficile giocare a calcio e seguire le partite senza pregiudizi, i calciatori cominciano ad averne abbastanza, noi non vorremmo mai pensare alla malafede, ma i casi cominciano a diventare un pò troppi, a pensar male si fa sempre peccato, ma a volte ci si indovina.
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