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Ronaldo alla Juve: è rivolta degli operai della Fiat
Ronaldo alla Juventus,caos a Pomigliano d’Arco, operai in sciopero nello stabilimento della Fiat
L’arrivo di Ronaldo alla Juventus ha fatto un gran rumore sia in positivo ma sopratutto in negativo. Gli stipendi tra calciatori e lavori umili hanno un mare tra di loro a livello di stipendi. Tutti sanno che la Fiat è della Juventus e quello che sta succedendo a Pomigliano d’Arco dovrebbe far più rumore del solito. Nella cittadina campana c’è uno stabilimento regalato dallo stato alla Fiat fondata da Giovanni Agnelli nel 1899 a Torino. Stando alle parole degli operai la situazione ha destabilizzato l’ambiente. Non è la prima volta che si induce uno sciopero ma l’arrivo del portoghese a Torino ha fatto traboccare il vaso. Migliaia sono gli operai messi in cassaintegrazione mentre chi fortunatamente ha ancora un posto di lavoro non supera i 1200 euro di stipendio al mese. Con la crisi in atto nel settore ma soprattutto in Italia, la Juventus , quindi la famiglia Agnelli, ha investito in un giocatore di 33 anni oltre 400 milioni di euro calcolando 100 milioni al club e 30 milioni a stagione. Uno schiaffo ai lavoratori che nello sciopero hanno espresso il loro disdegno chiedendosi come mai si investe per un pallone e non per decine di migliaia di operai che devono mantenere una famiglia. La cassaintegrazione, dice un operaio, sta per colpire altri operai che andranno a casa per oltre 4 anni a stipendio minimo. E la domanda che si fanno è: perchè investire in Ronaldo con i soldi della Fiat e non dare qualche piccola somma in più agli operai per mantenere un livello di vita degna o almeno togliere qualche cassaintegrato?
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