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La conferenza stampa di Inzaghi

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Come si affronta la Juve?

“Domani sappiamo che giocheremo contro la squadra più forte d’Italia, una delle migliori in Europa. Dovremo fare una partita importante, che ci è riuscita in passato. Speriamo di farcela anche domani. In settimana abbiamo lavorato bene. Vedremo quello che succederà, serve una prestazione importante”.

Parolo a destra?

“Serve tutto: testa, cuore e gambe. Dobbiamo tirare fuori tutto. Abbiamo diverse personalità, possiamo giocare a quattro o a tre, ieri non avevo Patric, vedremo oggi se avrà risolto il problema, penso di sì. Posso mettere lui a destra oppure Parolo, indipendentemente dal modulo ciò che conteranno saranno le motivazioni”.

Correa l’uomo giusto al momento giusto?

“È una nostra risorsa molto importante. Prima di Napoli aveva saltato il Novara per influenza. Le ultime sei le aveva giocate tutte dall’inizio, probabilmente lo farà anche domani. Si è inserito bene, è generoso, ci aiuterà con la Juve e in futuro”.

Com’è l’umore della squadra?

“Volevamo fare meglio. Nel primo tempo, dopo un discreto inizio, abbiamo fatto troppo poco. La prima occasione è stata la nostra con Milinkovic, poi abbiamo lasciato il possesso al Napoli che è andato in vantaggio con merito. Nel secondo tempo siamo rimasti in dieci dopo aver accorciato il risultato. Negli ultimi 20′ non siamo riusciti a fare come a inizio secondo tempo”. 

Cosa è mancato a Caceres per imporsi alla Lazio?

Io parto dal presupposto che devo avere giocatori che siano entusiasti di rimanere qui. Sono stato calciatore, so che tutti vogliono giocare sempre. A Caceres non sono riuscito a dare una maglia da titolare fisso. Lui non ha mai creato problemi, ha sempre dato tutto, non posso rimproverargli nulla. Se viene da me e mi dice che non è contento, io non posso accontentarlo. Voleva giocare di più. Poi nessuno può dire di no alla Juve, gli auguro il meglio perché verso di me e la squadra si è sempre comportato bene”.

Lukaku come torna? Basta può essere reinserito nella lista dei 25?

“Per Lukaku vale lo stesso discorso di Caceres. Jordan è un giocatore importante, a inizio settimana mi ha manifestato la voglia di giocare con continuità. Io non posso garantire a nessuno la maglia da titolare. Insieme alla società quindi si è deciso di mandarlo in prestito. Poi ha avuto delle complicazioni il suo passaggio al Newcastle. Da domani tornerà a essere un giocatore della Lazio al 100% . Ho un rapporto franco con i miei giocatori, da domani tornerà a giocare con noi. Mi ha dimostrato di stare bene, altrimenti non avrebbe giocato a Napoli. Su Basta c’è qualche possibilità, ha qualche situazione aperta di mercato. Quando ha giocato ha sempre dato il meglio, se resterà allora faremo di tutto per reintegrarlo. Ci potrà dare una mano”. 

La Lazio non ha nulla da perdere?

“Non è così, ci sono 3 punti in palio. Abbiamo qualche defezione, non c’è nessun problema, li avrà anche la Juve. Affrontiamo i numeri uno in Italia e in Europa, abbiamo lavorato bene. Chi giocherà dall’inizio farà di tutto per mettermi in difficoltà anche in vista delle prossime gare”. 

Cosa serve per battere di nuovo la Juve? Quali errori da non commettere?

“Servono motivazioni e il giusto approccio. La Juve tende sempre a giocare a un ritmo altissimo nei primi 15-20 minuti. Poi dobbiamo portare gli episodi dalla nostra parte con testa, cuore e gambe”.

Come si ferma Ronaldo? Tenterà di integrare i giocatori meno utilizzati finora?

“Senz’altro, avremo tante partite, utilizzerò i giocatori a seconda delle gare. Ronaldo sarà un osservato speciale, si è integrato subito nel nostro campionato, a volte non è semplice. È il migliore al mondo insieme a Messi”. 

Si può cambiare modulo? Le differenze rispetto alla Serie A dell’anno scorso?

“Sì, e si può anche rimanere come abbiamo sempre giocato. Abbiamo ancora l’allenamento di oggi, poi vedremo dopo la rifinitura di domani mattina. Tutte le squadre, a parte Napoli e Juve, hanno fatto meno punti rispetto all’anno scorso. Abbiamo un inizio di calendario difficile come all’andata, sappiamo che queste gare sono nelle nostre corde, lo abbiamo dimostrato fino all’anno scorso. Dipenderà soprattutto da noi e dal nostro atteggiamento di domani”. 



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