“Sono molto deluso, non ci credo, sono innocente. Confido nel Tnas per avere finalmente giustizia”. L’urlo pacato di Stefano Mauri al quotidiano Il Tempo, rimbomba nelle orecchie dei sostenitori laziali. La pena è salita a 9 mesi, 3 in più rispetto al precedente verdetto, quello di primo grado. Sanzione inasprita, dunque, per il Capitano laziale. Aiutare i compagni in un momento non particolarmente brillante. Il trequartista brianzolo non potrà farlo prima del 4 maggio, stando così le cose.
Lungi dall’arrendersi, Mauri ed i suoi legali perpetueranno la battaglia dinanzi al Tnas del Coni – dove spesso altri suoi colleghi hanno ottenuto degli sconti -. “In bocca al lupo ai miei compagni per la partita in Turchia, li ho visti carichi. Purtroppo, speravo già da domenica di poter dare loro un aiuto per superare questo momento inziale di difficoltà, ma è andata male e adesso non mi resta che aspettare i primi di dicembre. Conservo la fiducia che ho sempre avuto verso la giustizia sportiva anche se sono deluso dal verdetto”. L’ex calciatore di Modena, Brescia ed Udinese proseguirà ad allenarsi. Un occhio al campo ed uno ai tribunali.
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