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Bradley ancora non s’è ripreso dal 26 Maggio :” Un giorno buio della storia della roma “
Molte cose possono cambiare dopo una finale di Coppa Italia che vede le due squadre della capitale affrontarsi, e i colori biancocelesti trionfare. Ma la testa, per entrambe le parti, spesso e volentieri torna lì, al 26 maggio. Michael Bradley, centrocampista giallorosso, in un’intervista rilasciata ai microfoni della BBC Radio torna a parlare della finale di Coppa Italia.
Vedersi alzare il trofeo dai rivali di sempre sicuramente è stato un duro colpo per giocatori e tifosi: “Imbarazzo e umiliazione non sono le parole che userei – si legge su Vocegiallorossa.it -. Sappiamo tutti cos’è il calcio ai massimi livelli, specialmente quando arrivi ad una finale. E in quel giorno è importante chi è in grado di fare una giocata. La linea di separazione tra vincere e perdere è molto sottile. Certamente perdere con i nostri più grandi rivali in una finale di coppa, dando loro la possibilità di alzare un trofeo di fonte a noi, di fronte ai nostri tifosi… Penso, quando parlo con i miei amici romani e tifosi della Roma, che sto parlando di uno dei giorni più bui nella storia del club. Senza dubbio. Ma dal dispiacere e dal fallimento derivante dal non aver vinto un coppa come quella, nasce ancor più determinazione ed impegno. Come ho detto, quest’anno c’è un gruppo di giocatori e tecnici che sono determinati ad aggiustare la situazione”.
Rivalità da sempre, appunto, percepita in modo esponenziale tra la gente di Roma: “Onestamente è difficile spiegarlo a chiunque non sia romano o italiano. L’unica cosa che posso dire alle persone è di venire allo stadio un giorno e vedere.Anzi, meglio che venire allo stadio è venire a Roma la settimana del derby, così si può iniziare a sentire, a capire cosa significhi per la gente”.
LALAZIOSIAMONOI
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