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Fermati anche dall’Apollon
La Lazio pareggia per 0-0 contro l’Apollon Limassol nella terza sfida valida per i gironi di Europa League. Un pari insoddisfacente per gli uomini di Petkovic che nel primo tempo meriterebbero almeno due gol di vantaggio e che nella ripresa, proprio nel finale, rischiano addirittura la beffa con i ciprioti vicinissimi alla vittoria con un contropiede fulminante. La prestazione c’è, ma il punteggio leva il primato del giorne J alla Lazio considerando il 2-0 del Trabzonspor in casa contro il Legia Varsavia (polacchi ancora fermi a 0 e fuori dal discorso qualificazione). Ai romani ora serviranno assolutamente tre punti all’Olimpico proprio contro l’Apollon per chiudere il discorso qualificazione e poi giocarsi tutto per il primo posto nel girone contro i turchi. L’aspetto forse più deludente è il mancato appuntamento con la vittoria. Un’astinenza che ormai manca da quasi un mese: ultimo successo dei biancocelesti è datato 25 settembre quando a Roma contro il Catania finì 3-1. Troppo per la Lazio che ora si rituffa nel campionato. E contro il Cagliari non si potrà sbagliare più.
NOVITÀ PETKOVIC – Petkovic all’inizio sceglie il 4-1-4-1 con Ledesma davanti alla difesa con Hernanes ed Ederson al centro del campo e Gonzalez e Keita sugli esterni. In attacco Floccari unica punta. In difesa spazio a Novaretti che ritrova il campo dopo il lungo stop per infortunio. La Lazio parte subito a grandi ritmi e con Keita cerca sempre di creare la superiorità numerica. Al 7′ è Floccari a liberarsi bene per una conclusione di destro ma la sfera finisce di poco alla destra della porta difesa da Bruno Vale. Al 12′ ingenuità difensiva di Cavanda che perde il pallone in fase di disimpegno. Il pallone finisce a Papoulis che dopo essersi liberato dalla pressione di Radu prova il tiro in porta ma la palla si spegne sul fondo. È il solito problema dei biancocelesti che improvvisamente durante la partita hanno cali di tensione imprevedibili che aprono varchi agli avversari. È solo un momento però perché i capitolini si riversano in attacco sfiorando in due occasioni il vantaggio con Novaretti (sugli sviluppi di una punizione di Ledesma) e Hernanes (palla fuori di un soffio dopo una deviazione). Al 28′ nuova grande occasione per la Lazio: Keità batte sul primo palo, Radu allunga sul secondo dove Ederson impatta di testa a botta sicura ma la palla finisce fuori di poco. Al 36′ poi la Lazio va vicina al vantaggio con Hernanes: Ederson si invola sulla destra, cross al centro per il brasiliano che, dopo una doppia sterzata che manda fuori causa i difensori ciprioti, scaglia il sinistro verso la porta avversaria mancando il bersaglio grosso per una questione di centimetri. Al 38′ nuova opportunità per Cana, ma il suo colpo di testa sugli sviluppi di un corner finisce alto sopra la traversa. Al 44′ c’è anche spazio per l’arrembante discesa di Keita che appoggia per Floccari sulla sinistra il cui tiro però viene deviato ancora in calcio d’angolo (7-0 il conteggio al 45′). È l’ultima fiammata del primo tempo che si chiude sullo 0-0 ma quanta delusione per la Lazio e soprattutto per Petkovic: i primi 45′ finiscono senza reti anche se c’è da dire la squadra romana meritava di essere avanti almeno di due gol per la quantità di gioco espresso e in particolar modo per le tante palle gol create.
LAZIO SENZA GOL – Alla ripresa del gioco la Lazio si presenta in campo senza cambiamenti: stesso modulo, stessi giocatori e stessa voglia di proporre calcio. Dall’altra parte anche l’Apollon non propone modifiche al suo schieramento e il piano tattico per gli uomini di Christoforou resta quello di sorprendere i romani in contropiede. Al 52′ prima occasione del secondo tempo per i biancocelesti che con Hernanes-Ederson-Gonzalez si presentano in area di rigore, il tiro dell’uruguaino però è troppo largo e la palla finisce sul fondo. Al 57′, dopo un altro svarione difensivo di Cavanda, Papoulis si libera al limite dell’area di rigore e prova il tiro a giro ma la sfera termina di pochissimo sopra la traversa. In questa fase la Lazio fatica ad alzare i ritmi, anzi si abbassa troppo sotto la linea della palla permettendo ai ciprioti di prendere le misure e ripartire in velocità. Al 62′ però è Ederson a liberarsi dai 20 metri al tiro, ma la sua conclusione è troppo centrale e l’azione sfuma. Al 70′ Petkovic realizza il suo primo cambio: fuori Floccari e dentro Perea autore contro l’Atalanta del primo gol in maglia Lazio. L’inserimento del colombiano però non dà lo sprint immediato che si aspettava l’allenatore bosniaco e quindi il tecnico si gioca la carta Felipe Anderson all’81’ per Keita. All’86’ bell’azione della Lazio in velocità ma Hernanes, liberato solo in area di rigore, svirgola in maniera inguardabile sprecando malamente l’occasione. Due minuti dopo grave disattenzione della Lazio: ancora Cavanda perde la sfera a centrocampo e poi è Roberto a concludere dai 20 metri sfiorando il vantaggio. Brivido per Marchetti e per tutti i tifosi. Petkovic vede la squadra soffrire e allora mette Onazi al posto di Gonzalez. Dall’altra parte Christoforou esegue il suo primo cambio inserendo Konstantinou. Al 91′ è proprio Onazi a provare la conclusione dai 30 metri ma la palla è troppo centrale e Bruno Vale non ha problemi. Il tecnico dell’Appolon fa i suoi ultimi due cambi per guadagnare tempo e dopo 4′ di recupero l’arbitro De Sousa fischia la fine del match. È un pareggio senza reti ed incolore per la Lazio, non tanto per la prestazione, che comunque c’è stata, quanto per il risultato che comunque leva il primato dal girone J ai romani. Ora è il Trabzonspor a guidare il gruppo a quota 7 mentre la Lazio si attesta a quota 5 con una sola lunghezza di vantaggio proprio sull’Apollon Limassol. Lo scontro dell’Olimpico del prossimo 7 novembre sarà decisivo per la qualificazione ai sedicesimi di Europa League.
Francesco Tanilli
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