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Immobile: “Manca continuità per la Champions. Italia? Ringrazio Mancini”
Ciro Immobile parla in conferenza stampa a Coverciano, dall’Aula Magna, in vista del doppio impegno contro Grecia e Liechtenstein. La punta della Lazio incontra la stampa nel secondo giorno di ritiro nel Centro Tecnico Federale fiorentino. “L’alternanza fa comodo, la concorrenza fa bene a te e alla squadra. Ringrazio Mancini: mi ha aspettato nei momenti di difficoltà, il gol con la Finlandia è stato una liberazione. Ve ne sarete accorti dall’esultanza, ora vivo questo straordinario gruppo in modo diverso. Abbiamo rialzato la testa, stiamo facendo un ottimo lavoro e vogliamo vincerle tutte e giocare l’Europeo con fiducia”, riporta TuttoMercatoWeb.com.
LAZIO – “Siamo partiti a rilento, ci manca continuità, il passo che ci possa far stare con le grandi. È il campionato più difficile degli ultimi anni, non ci sono più squadre materasso, partite facili. Tutte vogliono dire la loro e lo stanno facendo bene: sono tre anni che lottiamo per la Champions e non la raggiungiamo, al di là della vittoria in Coppa Italiaserve far meglio in campionato. Quale delle due gare vorrei giocare? Vorrei sempre giocare e segnare. Chiaro, giocando a Roma, vorrei mettere in difficoltà il mister per giocare nel mio stadio”.
INZAGHI – “Mi fa piacere che se ne parli ancora: significa che quello che ho dato in questi anni, voi che mi conoscete bene, vi fa sembrare tutto strano. Per questo non c’è una spiegazione: avevo segnato, mi sentivo bene, ho sbagliato e non ho scuse. È una cosa che non si fa, è sbagliata: bisogna capire il momento, la situazione del giocatore in campo. Però grazie della fiducia non sbaglierò più: anzi, mi metto d’accordo col mister, magari lo rifacciamo, visto che da allora ho fatto quattro gol in una settimana…”. E alla domanda sull’apertura dell’inchiesta della UEFA sul caso di presunto razzismo che ha riguardato i tifosi della Lazio contro il Rennes, Immobile risponde: “Io e la società ci dissociamo, non so cosa sia successo. Ho letto qualcosa ma meno se ne parla, meglio è: vede la UEFA e decide, non voglio dar spazio io a cose che vanno condannate. Stiamo lottando per questa situazione e la Lazio farà la cosa migliore”.
MAGLIA VERDE ALL’OLIMPICO – “La maglia è particolare, il nostro colore è l’azzurro ma questa è una terza maglia. Saremo orgogliosi di indossarla come in passato col verde, col bianco. Speriamo di raggiungere lo stesso risultato del ’54 con l’Italia che vinse 2-0 con l’Argentina. Essere accostato ai grandi, Aguero, Lewandowski, è un orgoglio. Ho sempre lavorato per raggiungere questi livelli, purtroppo sono mancato nelle situazioni che potevano farmi fare un salto in più. Con l’Italia ho un debito, spero di saldarlo e di fare qualcosa di importante sia sabato all’Olimpico che, soprattutto, all’Europeo. A Roma sarà bello, emozionante. È la prima volta, nell’amichevole con l’Argentina ero infortunato: conosco i romani, ci daranno una grossa mano”.
SALTO DI QUALITÀ E CONCORRENZA – “Non è stata solo colpa mia il non andare al Mondiale nell’anno dei 41 gol. È quel passettino che mi manca: in A faccio gol da tanti anni, sono stato capocannoniere in Europa League con la Lazio ma voglio fare qualche record in Nazionale. Ora siamo io e il Gallo, poi non si sa. Da qui manca troppo tempo, tutti hanno la possibilità di vestire la maglia dell’Italia. Parliamo di quello che stiamo vivendo adesso, per questo il ballottaggio è tra me e Belotti. Se ci sarà un altro come Mario (Balotelli, ndr) o altri che potranno dire la loro, saremo in ballottaggio in tre, quattro, cinque, vedremo…”.
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