Danilo Cataldi è stato intervistato da Radio anch’io Sport dove ha tenuto a ribadire che lui vuole rimanere alla Lazio e magari cercare di avere più spazio.
L’estate 2018 rientravo dallo sfortunato prestito a Benevento, la Lazio aveva fatto grandi acquisti ma io ero convinto di me stesso. Me la volevo giocare almeno fino a gennaio, mi sono messo sotto, ho lavorato, parlato col mister e col ds e ho dato il massimo. Ho cercato di aiutare la squadra e le cose sono andate sempre meglio. Sono contento della scelta che ho fatto, spero di continuare così. Se penso a un trasferimento? Non voglio cambiare aria, vorrei impormi con questa maglia che porto sin da bambino”
Al momento Cataldi è la prima riserva a centrocampo, ma non è facile stare in panchina: “Stare in panchina non è facile, ma penso che il nostro centrocampo sia il più forte d’Italia dopo quello della Juve. Magari non gioco ogni domenica, ma si può dare una mano anche entrando dalla panchina, lavorerò di più per cercare di guadagnare più spazio”.
La Lazio si ritrova a 2 punti dall’Inter in una possibile lotta Scudetto, ma Cataldi non si sbilancia “Sicuramente fare 10 vittorie di file è stata una cosa inaspettata, non si parte con in mente quell’obiettivo. Le cose sono andate bene, ci abbiamo creduto fino all’ultimo in tutte le partite e stiamo portando a casa i frutti di quello che creiamo. All’inizio non era così, non sfruttavamo tutte le nostre occasioni da gol. Scudetto? Nello spogliatoio si scherza in maniera goliardica, ma non mai abbiamo parlato seriamente di questo. Stiamo facendo bene, il nostro obiettivo rimane la Champions che ci siamo prefissati a inizio campionato. Tenevamo tanto anche all’Europa League, ma siamo usciti e quindi adesso stiamo mettendo anima e corpo negli allenamenti per raggiungere il quarto posto. Poi se quando mancheranno 5 giornate saremo ancora lì vicini, allora ci proveremo. Ma per ora pensiamo partita dopo partita”.
La svolta per Cataldi è arrivata all’intervallo di Lazio-Atalanta quando la squadra era sotto 3-0 e con il suo ingresso le cose cambiarono “Dentro lo spogliatoio, dopo quel primo tempo, ci siamo guardati tutti in faccia cercando di rimanere lucidi per riprendere la partita. L’Atalanta è fortissima, in quel momento loro ci avevano fatto 3 gol ma noi pensavamo di avere le carte in regola per fargliene altrettanti Ci siamo riusciti e questo ci ha dato la scossa. Adesso crediamo in quello che facciamo fino all’ultimo, abbiamo vinto tante partite nei finali e ormai non è più un caso. La Lazio non molla e i risultati ci stanno dando ragione. L’eliminazione dall’Europa League un vantaggio? Potrebbe esserlo, ma a me piace portare la Lazio in giro per l’Europa. Quindi è brutto essere usciti. Era un girone impegnativo ma eravamo favoriti, abbiamo buttato la qualificazione pagando le due sconfitte immeritate contro il Celtic. Dispiace, ma adesso abbiamo altro in testa”.
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