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Boccata d’ossigeno

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rinascitaQuarantanove giorni dopo, Miro Klose ritorna a segnare. Quarantanove giorni dopo, la Lazio riconquista i tre punti in campionato. L’ultima vittoria, il 27 ottobre contro il Cagliari. Guarda un po’, l’ultima volta in cui il tedesco era andato a rete. Basta la formula Klose e una squadra volenterosa per liquidare il mediocre Livorno. I fantasmi della zona retrocessione sono ricacciati un po’ più in là, a Verona sarà ancora Vlado Petkovic a sedersi sulla panchina biancoceleste.

FORMAZIONI – Mischia le carte il tecnico laziale, con una certezza: Miro Klose torna da titolare. Il tedesco si riprende l’attacco, l’ultima volta dal primo minuto fu a Parma. Ai suoi lati Candreva e Lulic, con Ederson a fare la spola tra trequarti e linea di centrocampo. La cabina di regia di nuovo nei piedi di Biglia, qualche metro più avanti c’è Hernanes. Ne viene fuori il solito mix mobile e sempre variabile tra 4-1-4-1, 4-2-3-1 e 4-3-3. In difesa, Vlado pesca la coppia Cana-Dias: su Biava la cautela ha la meglio, il numero 20 inizia dalla panchina. Il Livorno risponde con un roccioso 5-3-1-1: Biagianti-Luci-Duncan la diga di centrocampo, Siligardi la mina vagante a supporto di Paulinho.

PRIMO TEMPO – I biancocelesti si calano presto nel ruolo di padroni di casa, la manovra è continua ma spesso poco fluida. Al 9′ un buon cross teso di Lulic non trova la spizzata né di Klose né di Candreva. Due minuti più tardi ancora il bosniaco scodella in area per Miro, il panzer stacca di testa ma non centra la porta. Da una fascia all’altra, al 13′ Konko calibra male un cross che si trasforma in un tiro insidioso: Bardi si limita a osservare il pallone che scorre a fianco del palo. Al 17′ la Lazio va vicinissima al vantaggio. Candreva s’invola verso l’out destro e scarica un assist rasoterra che coglie di sorpresa la difesa amaranto: Klose ci getta in scivolata, centra il pallone e anche il palo. Hernanes conclude poi sballato sulla ribattuta. Ma sono le prove generali per il gol, che arriva al 18′. Il filtrante di Candreva è chirurgico, Klose stoppa e galoppa verso Bardi: il primo tentativo trova la deviazione del portiere toscano, ma sul tap-in il re dei bomber germanici non perdona. E’ la rete dell’1-0, Miroslav ritorna a segnare dopo 49 giorni: l’ultimo sigillo risaliva alla vittoria contro il Cagliari del 27 ottobre. Il 7 ottobre, ma del 2012, è invece la data della sua ultima doppietta in campionato. La ritrova al 26′, quando un tiro male calibrato di Hernanes si tramuta in un assist per il numero 11: scatto e tocco fulmineo, Bardi è infilzato. L’ultimo bis – come ricordato – in Pescara-Lazio della scorsa stagione (nel mezzo, gli storici cinque gol cinque realizzati contro il Bologna). Per il centravanti tedesco è la quarta marcatura nell’attuale torneo, la nona annuale. Alla mezz’ora doccia fredda per Hernanes: il Profeta si fionda in area e perde l’equilibrio, per Peruzzo è simulazione e cartellino giallo. Diffidato, il brasiliano saluta il 2013: salterà l’ultima dell’anno a Verona. La prima frazione scorre agile verso l’intervallo, piccolo brivido al 43′: Biglia ritarda il rilancio dal limite della propria area e colpisce Paulinho, con Marchetti a bloccare senza troppe preoccupazioni il rimpallo.

SECONDO TEMPO – La ripresa inizia con Beppe Biava in campo: applausi per lui, gli lascia spazio Lorik Cana. Si rivede così la coppia titolare degli ultimi anni, l’unica e ultima volta di Biava e Dias insieme in campo era stata la finale di Supercoppa Italiana. Da parte sua, Davide Nicola manda in campo l’ex romanista Greco. La Lazio riparte forte, al 49′ Klose è servito basso da Radu ma non trova la mira. I biancocelesti continuano a giostrare il pallone, tanti affondi sulla fascia ma poco pungenti. Al 65′ il secondo cambio: Petkovic passa al 4-4-2, fuori Ederson e dentro il Coco Perea. Un minuto più tardi Radu sdraia il neo entrato Emeghara, si becca il giallo. Al 71′ – minuto caro ai laziali – è proprio Perea a tentare la girata volante su cross di Candreva, ma conclude alto. Tre minuti più tardi, Biava sfiora il gol di testa. Il finale di gara fluisce lentamente, con Ciani che rimpiazza l’acciaccato Dias e Candreva che conclude addosso a Bardi un assist al bacio di Perea. Tre minuti di recupero e Peruzzo fischia la fine: la Lazio torna alla vittoria, passa di nuovo alla parte sinistra della classifica. A trainarla il suo uomo più forte.



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