Focus
Le contraddizioni dello stadio vuoto ed il permesso di 5000 anime in 300 metri quadri senza mascherine
Non siamo ne virologi, ne scienziati ne nulla di tutto questo. Ma dopo 3 mesi in casa e distanziamento sociale che vale solamente in determinati luoghi e casi, ci troviamo a vedere gli ultimi 90 minuti da casa con lo spettro dello stadio vuoto ed il rumore del pallone che viene calciato dallo scarpino dei nostri beniamini. Politici, forze dell’ordine e chiunque disponga l’autorizzazione di chiudere un locale se un membro è positivo al Covid19, persone che comunque hanno i social e basta anche una semplice ricerca per capire che la legge non è uguale per tutti anche se i contagi sono ormai all’ordine del giorno.
Padri di famiglia che per una visita dal pediatra o in caso di attesa che il figlioletto nasca, deve attendere fuori o avere solamente 1 ora di tempo. Persone che personalmente conosco che sono partite dagli Stati Uniti dove sono in Lockdown con un aeroporto deserto di Sabato, atterrano in Europa ed in Italia dove le cabine fumatori sono aperte e la gente è ammassata in quei box. E ancora non si sa se il tifoso possa tornare allo stadio, magari controllato con la rilevazione della temperatura, magari in stile Cina con un autocertificazione di non avere dei sintomi o qualunque prevenzione del tipo riaprire parzialmente gli spalti. Invece No! Il tifoso resta a casa e si vocifera che per la riapertura è ancora presto mentre la movida, vedi in foto, prende il sopravvento con 3000 persone in 500 metri quadri senza mascherine. Personalmente in questi giorni di ferie sono andato in 3 lidi al mare, 1 con distanziamento sociale e 3 su 3 accalcati senza prevenzioni, senza sapere se ho la febbre oppure no e tra i quali i gestori ed i bagnini totalmente scoperti naso e bocca.
Non siamo ne giudici e ne paladini o complottisti, il virus c’è e le vittime e gli ammalati li abbiamo contati perdendo il conto ed alcuni erano anche amici e parenti. Ma una cosa notiamo e sono le vostre contraddizioni che vi distinguono da tutto questo caos. Se c’è una soluzione, perchè sicuramente c’è, aprite gli stadi!
Un piccolo esempio? 3 giorni fa nel salento e come questi locali ce ne sono a migliaia:
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