Calciomercato Lazio
Il delirio di Lotito :” Ho vinto il 90% delle cause, Petkovic m’ha tradito “
Di seguito vi riportiamo il delirante monologo di Claudio Lotito in occasione della presentazione di Reja
Può ripercorrere gli ultimi due mesi con Petkovic? Le persone non si finiscono mai di conoscere, io rispetto quello che mi si dice, sono abituato a dire la verità. Quando mi spronavano a cambiare allenatore perché arrivavano rumors sulla Svizzera, Petkovic mi ha risposto che erano tutte invenzioni. Perché non dovrei credere a quello che mi viene detto dal mio allenatore? La scelta all’epoca era basata su alcuni principi e valori che ora sono venuti a meno, con il tempo ho capito cose che prima non avevo capito. Non mi sento di aver disatteso nessun impegno, anzi l’ho sostenuto nei momenti di difficolta anche lo scorso anno. La società gli ha offerto anche il rinnovo di contratto, cosa che è stata declinata. Sono stato sorpreso perché sono abituato a mantenere gli impegni. Da gennaio a gennaio uno poi si rende conto che il rendimento è stato disastroso. Il girone di ritorno della passata stagione mi sono speso molto per sostenerlo, non voglio rivendicare meriti ma se non fossi intervenuto forse non avremmo nemmeno ottenuto i risultati poi alla fine ottenuti. Si era creata una situazione di rispetto, ma di non soddisfazione. Ho sostenuto Petkovic perché lo ritenevo una persona meritevole. Poi i fatti hanno cambiato la mia valutazione, quelle considerazioni sulla persona sono venute meno, lui ha detto cose destituite di fondamento. Ho capito che si perseguiva esclusivamente un interesse personale. L’allenatore non è un dipendente qualsiasi, ma colui a cui è stato affidato il patrimonio della società. Io non ho mai esonerato nessuno, persino Ballardini se ne andò su sua richiesta. Così per Rossi e Reja. Non tutti hanno la mia pazienza, di sopportare la piazza e le male-parole. Soltanto Claudio Lotito sopporta alcuni epiteti. Prima di Verona Petkovic aveva svuotato tutto l’armadietto, già sapeva di dover uscire, ma io non gli avevo detto niente. Io Reja l’ho contattato soltanto all’ultimo, mi sono comportato in modo corretto. La Lazio ha sempre vinto i suoi contenziosi, almeno il 90% delle volte. Anche la storia di Pandev è ancora sospesa, Lotito vuole il rispetto delle regole scritte, etiche, deontologiche e comportamentali. Se fosse voluto andare via, sarebbe bastato dirlo senza poi lasciare la società scoperta. Ho parlato per giorni con lo spogliatoio, poi in campo vedevo moduli bizzarri. Non so se il suo intento era quello di farsi cacciare.
Perché non ha pensato a un cambio per i scarsi risultati? Ho preso una persona sconosciuta, dopo di che l’abbiamo inventata dal punto di vista mediatico e abbiamo avuto dei risultati fino a gennaio. Anche il girone di ritorno siamo andati comunque bene in Europa League e vinto la Coppa Italia. Abbiamo inseriti nuovi giocatori, lui ha detto che avrebbe dovuto trovare il modulo migliore ma l’automatismo di una squadra non si acquista in un giorno. Vinicius non è mai stato messo in campo, ma secondo me è un buon giocatore. Reja l’ha detto ora anche pubblicamente, questi sono giocatori che hanno grandi potenzialità. Keita ha fatto 4 partite dopo tanti sproni, Felipe Anderson pochi spezzoni. Se non si crea un assetto stabile dove ci sono delle gerarchie legate al merito, la squadra va in confusione e non c’è serenità.
Quando è stato offerto il rinnovo a Petkovic? Prima della coppa Italia e dopo la Coppa Italia. Ci ha detto ne riparleremo dopo…
Risponde il ds Tare: Eravamo d’accordo che dopo il primo anno in caso di buoni risultati ci saremmo incontrati per rinnovare e migliorare il suo contratto e quello dello staff tecnico. E’ successo dopo la vittoria di Coppa Italia, ma lui ha preferito rifiutare. Sapevo che andavamo verso una strada rischiosa, abbiamo dato credito e fiducia al professionista. Ci troviamo in un momento negativo, ma io volevo anche ringraziarlo perché comunque rimarrà nella storia della Lazio.Tutti ammettono che la rosa della Lazio non merita la classifica che ha adesso, per noi sarebbe stata importante avere chiarezza. Noi lo siamo sempre stati e lo abbiamo sempre sostenuto nonostante i risultati devastanti di questi ultimi mesi. E’ mancata chiarezza, sincerità da parte sua. Il patto era quello di andare avanti insieme e di essere sempre sinceri.
Lotito: Il primo semestre c’era un allenatore motivato che portava avanti gli interessi della società. Poi forse gli stava stretta la Lazio visto che era aumentata troppo la sua autostima. Noi avevamo vinto quattro partite di seguito per un intervento della società, andiamo a Trieste con il Cagliari e perdiamo in modo indecoroso. La domenica successiva avevamo il derby di Coppa, Petkovic aveva dato riposo fino a mercoledì. Io ho imposto il ritiro, ho parlato con il Capitano e la squadra. Poi a Norcia l’allenatore ha detto che era positiva la mia decisione. I giocaotori sono tornati a Formello come reduci dal fronte, ho obbligato anche mia moglie e mio figlio a venire qui al centro sportivo insieme alle famiglie di tutti i giocatori. Lì c’è stata l’inversione di rotta,abbiamo vinto la Coppa ed è sparito tutto il resto.
Perché é rimasto a Cortina in questi giorni? Se stavo a Cortina non vuol dire che non ho lavorato, il contratto l’ho sottoscritto a Cortina con Reja. Non esiste un presidente che sta vicino alla propria squadra come me. Calciomercato? Ora è fuori luogo, dobbiamo ritrovare serenità, la rosa è competitiva e piena di Nazionali. Cacciare l’allenatore e comprare giocatori sul mercato è una soluzione semplicistica. Se uno ha una Ferrari in mano deve anche saperla guidare.
La società non ha commesso errori? L’unico errore nostro è quello di avere dato credito a una persona.
Reja? Lui voleva andarsene diverse volte per colpa dell’ambiente. E’ stato insultato davanti alla moglie, non tutti reggono nello stesso modo le pressioni. Con Reja c’è sempre stato un rapporto buono, era condizionato dall’ambiente. Oggi è un allenatore completamente rigenerato, questo è un ambiente che logora. Io a Cortina mi stavo disintossicando. Ha parlato pure Ulivieri in questi giorni, ma chi è Ulivieri? Io sono il vice presidente in federazione, Ulivieri non ha nessun titolo perché non c’è accordo collettivo. Ecco perché andiamo dal giudice ordinario.
Perché ieri la società ha offerto una buonuscita a Petkovic? Io non c’ero, c’era la delega per sentire l’audizione. E noi l’abbiamo udito. Hanno proposto una risoluzione consensuale, i miei collaboratori hanno ascoltato quello che aveva da dirci Petkovic. Voleva i soldi anticipati fino a marzo e il tfr, poi ha ripensato anche su questo e rinnegato quello che voleva sottoscrivere. Noi non abbiamo proposto niente, sono loro che ci hanno fatto delle proposte. Quando i giornalisti scrivevano delle cose, speravo non fosse vero. Quello di Petkovic è stato un tradimento vero!
La squadra ha mai manifestato disagio per Petkovic? La squadra ha accolto benissimo il ritorno di Reja. Le rispondo in questo modo.
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