Scegliere la mascherina da utilizzare non è semplice. Tra i differenti modelli in commercio, le diverse protezioni garantite e i vari rivenditori è necessario chiarirsi le idee

Questo ultimo anno è stato decisamente segnato e stravolto dall’arrivo della pandemia. Il Covid ha comportato un radicale cambio di vita e di abitudini. Ora, per uscire di casa, c’è un nuovo accessorio che non può proprio mancare, stiamo parlando della mascherina antivirus.
Se ne possono trovare di tutti i tipi, colorate, in tessuto, chirurgiche, FFP2, FFP3, KN95 e molte altre. Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta, ma proprio per questo è necessario capire quali sono le funzioni dei diversi prodotti in commercio e quali sono le mascherine più comuni, scoprendo anche il motivo del loro massiccio utilizzo. In un mondo dove la primaria esigenza è divenuta la tutela della salute, scegliere MaskHaze significa salvaguardare la propria vita, ma anche quella degli altri, utilizzando dispositivi certificati e sicuri.


Tante mascherine, poca informazione e un dubbio costante: quale prendere?

Le mascherine si differenziano per colore, forma e tessuto.
Tuttavia, la distinzione più importante da tenere a mente riguarda il tipo di protezione che le stesse garantiscono.

Tra le più diffuse al momento si possono trovare le mascherine in tessuto, comode, facili da reperire e, soprattutto stilose.
La loro diffusione è dovuta anche a questo lato estetico, poiché consentono di personalizzare il proprio look, abbinandole facilmente a tutti i tipi di abiti, da quelli casual a quelli eleganti.
Questi dispositivi in tessuto non sono dotati di certificazioni e della relativa approvazione da parte del Ministero della Salute, questo ne impedisce un loro possibile uso in ambito sanitario, pur garantendo una buona barriera protettiva.

Veniamo ora alle mascherine chirurgiche, altra tipologia altamente diffusa, la cui caratteristica principale è quella di essere approvate dal Ministero della Salute.
Sono usa e getta e sono progettate per impedire la fuoriuscita di micro-particelle liquide emesse mentre si respira o mentre si parla. Quindi, indossandole correttamente, si evita di trasmettere virus e batteri a coloro che ci circondano, ma non garantiscono la stessa protezione a chi le indossa. Proprio per questo la loro efficacia nel contrastare il virus è correlata all’essere correttamente indossate da tutta la popolazione.

In commercio si possono trovare le KN95, famose per le polemiche e gli scandali che si sono susseguiti a seguito della loro importazione e rivendita come dispositivi di sicurezza in assenza della certificazione europea richiesta dalla normativa.
Chiariamo subito che la diversa certificazione delle KN95, non comporta, all’atto pratico, un’efficacia e una funzionalità diversa rispetto alle mascherine FFP2.
Questi dispositivi sono progettati per fornire protezione agli altri, ma anche a chi indossa la mascherina, bloccando l’ingresso di particelle micro-solide e liquide fino al 95%, garantendo, quindi, un’ottima protezione contro la diffusione del Covid.

Dopo mesi di totale assenza dal mercato per l’aumento delle richieste verificatosi all’inizio della pandemia, sono tornate ad essere acquistabili a prezzi concorrenziali le mascherine FFP2, che, come prima detto, rispondono alla stessa tecnologia protettiva delle KN95.
Proprio per questa loro caratteristica sono le mascherine più utilizzate in ambito ospedaliero, per fornire la massima protezione ai medici e agli infermieri che ogni giorno entrano in contatto con soggetti potenzialmente positivi.

La tipologia di mascherine più efficace è la FFP3, la quale garantisce una capacità filtrante pari al 98%, pertanto, utilizzandola, si diminuisce notevolmente il rischio di trasmissione e diffusione del Covid.

Da ultime, ma non per importanza, si citano le mascherine dotate di valvola; come si è potuto notare non sono tra le più vendute in questo tempo di pandemia, ciò per motivi di natura medica. La valvola, infatti, pur garantendo un riciclo di aria, comportando un innegabile beneficio per chi la indossa, non tutela coloro che ci circondano.

Per i soggetti a rischio le più consigliate sono le KN95, le FFP2 e le FFP3 che garantiscono una protezione ampia dagli agenti patogeni che circolano nell’aria.
In ambienti dove si riesce a rispettare il distanziamento e privi di rischi concreti, da cui chiaramente si escludono gli ospedali, può essere indossata la mascherina in tessuto o quella chirurgica.
Se si svolge un lavoro che implica la tenuta della mascherina per diverse ore o si soffre di disturbi respiratori il dispositivo più adatto è quello munito di valvola. Tuttavia, per evitare di mettere a rischio la salute degli altri, è opportuno munirsi di mascherine dotate non solo di valvola, ma anche del filtro monouso che evita la fuoriuscita delle micro particelle.

L’importanza dell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e collettiva

Indossare la mascherina ormai è diventato un gesto quotidiano, un comportamento che sottolinea il rispetto per sé stessi e per gli altri.
A volte può risultare scomoda, può far rimpiangere i bei tempi in cui il rossetto non colava, facendo assumere le sembianze di Joker, ma è essenziale per tutelare la salute e questa necessità è primaria.
Non tutti possono inventare vaccini, diventare medici o supereroi, ma tutti possono indossare la mascherina in modo corretto, un piccolo gesto che permette di frenare l’avanzata del virus e che racchiude il vero significato della parola rispetto.
Il 2020 ha portato tanta sofferenza, ma anche la consapevolezza che la salute è un bene primario e tutti sono chiamati a tutelarla.

Rispettare gli altri dal 2020 ha assunto un significato diverso e più ampio, oggi rispettare significa anche tutelare, quindi, non resta che scegliere quale mascherina acquistare ed indossarla nel modo giusto, coprendo naso e bocca!



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