12.03.2015. Ðîññèÿ, Ñàíêò-Ïåòåðáóðã, ñòàäèîí «Ïåòðîâñêèé». Ëèãà Åâðîïû ÓÅÔÀ, 1/8 ôèíàëà, «Çåíèò» — «Òîðèíî».

Gian Piero Ventura ex allenatore della nazionale e della Salernitana, ha parlato di Lazio passata e quella attuale attraverso i microfoni di Radiosei:

LA POSSIBILITÀ AVUTA– “Sono stato molto vicino ad allenare la Lazio, ho fatto una scelta sbagliata cinque-sei anni fa. Potevo scegliere di venire e non l’ho fatto. La Nazionale era stimolante per uno della mia generazione. La Lazio era fortissima, c’era ancora Felipe Anderson

LA LAZIO– “Mi incuriosisce molto la Lazio. L’ arrivo di Sarri non è stato facile perché passare da una cultura di modulo di gioco degli ultimi anni sempre a cinque e poi passare a quattro, credo che occorra un po’ di tempo. La partita con la Salernitana ha accelerato i tempi, piano piano si intravede anche l’entusiasmo con cui vengono fatte alcune cose. La Lazio ha la possibilità con l’Atalanta anche per un posto in Champions. Anderson e Immobile sono giocatori che non tutti hanno per non parlare di Milinkovic e Luis Alberto. C’è la possibilità di fare qualcosa di importante, il campionato è ancora lungo. I primi segnali sono incoraggianti. I giocatori sono stati bravi a rendersi disponibili a questo cambiamento epocale”

ANEDDOTO IMMOBILE – “Noi ( parlando del Torino ndr) prendemmo Ciro dal Genoa in cui aveva fatto cinque gol in quel campionato. Cercammo di capire come sfruttare le sue qualità, oltre ad essere un grande giocatore è anche un gran professionista ha sempre la voglia di migliorarsi. Ha incominciato a trovare la sua strada divenendo capocannoniere al Torino che di questi tempi è cosa rara”.



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