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Verona-Lazio, Sarri in conferenza stampa: ” Quando un problema coinvolge 25 persone contemporaneamente è difficile da individuare a andare alla risoluzione”
La Lazio non riesce ad agganciare il terzo posto in solitaria. Finisce in pareggio la sfida tra Lazio e Verona dove al goal di Pedro, ha risposto Ngonge a inizio ripresa. Al termine della gara mister Sarri ha commentato così la partita:
“Punto perso? Possiamo parlare di una partita difficile. Era palesemente difficile e facilmente prevedibile in fase di preparazione, abbiamo affrontato una squadra che porta le squadre su una partita sporca, di aggressività. L’abbiamo trovata in un momento in cui stanno bene fisicamente e mentalmente, lo conferma i risultati che stanno facendo in questo periodo, e in un momento in cui devono accorciare la classifica. Era chiaro che la partita sarebbe stata questa e noi l’abbiamo interpretata anche molto bene se facciamo eccezione per il primo quarto d’ora del secondo tempo. Cammino minato dalla mancanza di concentrazione? La mancanza di concentrazione in una partita di questo tipo prendi quattro gol, come l’anno scorso e si va a casa. Oggi mancanza di concentrazione se si parla di cinque minuti di sbandamento, sono d’accordo ma mancanza di concentrazione detto a una squadra che lotta come stasera è un po’ irrispettoso”
PREVEDIBILITÀ – “Riesce a decifrarla questa Lazio? Io la partita di stasera non la considero altalenante, il rendimento è una buona prestazione in una serata che era difficilissima fatta eccezione per i primi quindici minuti del secondo tempo. Se poi si parla di risultati e basta va bene. Immobile? Sta meglio rispetto alla gara precedente, ragionava in modo migliore. Deve crescere e ha bisogno di minuti in campo, ci ha fatto comodo per far tirare il fiato a Felipe Anderson”
BLACKOUT MENTALE– “Quando un problema coinvolge 25 persone contemporaneamente è difficile da individuare a andare alla risoluzione, è importante prenderne atto. Cerchiamo di rientrare in modo diverso rispetto a come abbiamo fatto ultimamente, una pausa di riflessione serve. Cambi? Con l’ingresso di Vecino a livello di fisicità avevamo messo a posto la partita, a Luis Alberto non volevo rinunciare perché mi poteva far uscire da qualche pressione. Non volevo andare oltre, la squadra fisicamente ha retto bene e nel finale mi sembrava nettamente in crescita”
CATALDI – “Lui ha anche qualcosa, mentre stavamo rientrando al secondo tempo il dottore mi ha detto do un’occhiata a Cataldi che ha subito un brutto colpo al quadricipite. Poi ha perso il pallone e sia una concatenata causa non lo so. Arbitraggio? Milinkovic secondo me ha fatto un miracolo, se avessi giocato io penso che non l’avrei mai finita la partita. È stato bravo, ma non è andato a prendere l’ammonizione. Ha fatto tanta roba”
VERONA – “Ho temuto il primo quarto d’ora del secondo tempo, nel finale la convinzione di andare a vincere. Salvezza? Dipende da quanto può prolungare un momento di salute fisica e mentale, se continuano così le possibilità ci sono sicuramente”
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