Serie A
Le domande scomode a Lotito
Una rabbia senza fine. La sconfitta di Genova dà nuova linfa alla contestazione del popolo biancoceleste contro il presidente Lotito, esplosa a gennaio per la cessione di Hernanes e un mercato deludente. Ancora amareggiati, o meglio infuriati per la realizzazione solo parziale della terza contestazione a Lotito (a poche ore dalla sfida con il Milan la questura ha bloccato l’ingresso degli striscioni all’Olimpico e allora i tifosi ne hanno esposti alcuni fuori dallo stadio), i rappresentanti della Nord si sono riuniti per studiare modi e tempi della prossima protesta, annunciata per domenica pomeriggio contro il Parma. Le opzioni messe sul tavolo dai tifosi sono tre: andare allo stadio e contestare Lotito; lasciare l’Olimpico vuoto come già contro l’Atalanta; abbandonare gli spalti nel secondo tempo. Alla vigilia della sfida col Genoa, la maggior parte dei tifosi sembrava orientata per l’ipotesi più dura, ovvero non entrare allo stadio: la decisione definitiva sarà presa oggi, ma certo è difficile prevedere un cambio di rotta dopo la sconfitta del Ferraris, ennesima occasione persa in una stagione deludente. Il Tempo , intanto, è venuto a conoscenza degli altri striscioni preparati dai ragazzi della Nord e mai esposti per il divieto della questura. Alle cinque domande rese note domenica («Perché non viene fatto un aumento di capitale?»; «Con quale coraggio si chiede la vicinanza e la pazienza dei tifosi quando a Varsavia sono stati lasciati soli?»; «Perché viene pagato con i soldi della Lazio un avvocato che perde tante, troppe cause?»; «Perché finanziamo con 1,5 milioni di euro la Salernitana?»; e l’obiezione più attuale: «Perché non vuole costruire lo stadio se non sulle sue proprietà?»), se ne aggiungono altre sei altrettanto dure e critiche.
Innanzitutto la questione della mancata sponsorizzazione: «Perché non abbiamo uno sponsor sulla maglia da 7 anni e ha rifiutato “Land of fire”?», chiedono i tifosi a Lotito facendo riferimento alla proposta milionaria partita dal ministero del turismo dell’Azerbaigian, poi finito sulle maglie dell’Atletico Madrid. «Perché – chiedono i tifosi in un altro striscione – promettere di essere competitivi quando poi al momento giusto viene sempre fatto un passo indietro?». E ancora: «Perché non ci sono più figure laziali di spicco all’interno della Lazio?». E «perché prendere in considerazione un singolo tifoso per una scritta sulla maglia (“prima squadra della Capitale”, ndr) e non decine di migliaia che manifestano il loro malcontento?». I tifosi chiedono delucidazioni anche sul bilancio e i rapporti con alcune aziende: «Roma Union Security, Gasoltermica Laurentina, Omnia Service, Linda, Snam Sud, Bona Dea, Us Salernitana, semestrale 2012 euro 1.992.000, semestrale 2013 euro 5.757.000: spirito di servizio o altro?». E infine un attacco frontale al direttore sportivo Igli Tare: «Perché non viene messo in discussione un ds che fa comprare a tanto giocatori mediocri?», chiaro riferimento alla campagna acquisti della scorsa estate con i 12 milioni investiti per la coppia Anderson-Perea. Una contestazione a 360 gradi: cosa risponderà il presidente Lotito?
LAZIALITA’
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