Suor Paola

Il mondo della SS Lazio e la comunità romana piangono la scomparsa di Suor Paola, figura iconica che ha saputo unire la sua profonda fede religiosa con una passione travolgente per i colori biancocelesti. La sua storia, fatta di altruismo, dedizione e un sorriso contagioso, ha lasciato un segno indelebile nei cuori di tantissime persone.

Una Vita Dedicata agli Altri

Rita D’Auria Nata a Roccella Jonica (Reggio Calabria) nel 1948, Suor Paola si trasferì a Roma all’età di vent’anni. La sua vocazione religiosa la portò a dedicare la sua vita al prossimo, diventando un punto di riferimento per giovani in difficoltà e detenuti. Fondatrice di una casa famiglia per ragazze madri e impegnata attivamente nel sociale attraverso l‘associazione SoSpe, Suor Paola ha incarnato i valori cristiani di solidarietà e accoglienza. La sua instancabile opera di bene le ha valso l’affetto e la stima di tutta la comunità romana.

Un Cuore Biancoceleste

Parallelamente al suo impegno religioso e sociale, Suor Paola coltivava un amore viscerale per la Lazio. Questa sua passione l’ha resa un volto noto al grande pubblico grazie alle sue partecipazioni al programma televisivo “Quelli che il calcio“, dove con la sua genuinità e il suo entusiasmo contagioso, esprimeva il suo tifo per la squadra capitolina. Le sue apparizioni erano sempre accolte con calore e simpatia, diventando un simbolo della tifoseria laziale più autentica e popolare.

Un Esempio di Fede e Passione

Suor Paola ha dimostrato come la fede e la passione sportiva possano convivere armoniosamente. La sua figura ha rappresentato un ponte tra il mondo religioso e quello calcistico, unendo persone diverse sotto la bandiera biancoceleste. Il suo sorriso, la sua disponibilità e la sua incrollabile fede nella Lazio l’hanno resa un’icona per i tifosi, un esempio di come si possa vivere la propria passione con gioia e umanità.

Il Cordoglio della Lazio e della Città

La notizia della sua scomparsa, avvenuta il 2 aprile 2025 all’età di 77 anni, ha suscitato un’ondata di commozione nel mondo della Lazio e nella città di Roma. Il presidente Claudio Lotito ha espresso il suo profondo cordoglio, ricordando Suor Paola come “un faro di speranza e generosità, un esempio straordinario di umanità e dedizione”. Anche il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha voluto omaggiarla, definendola “un esempio di bontà e solidarietà”.

La camera ardente è stata allestita in Campidoglio, un ulteriore segno del profondo legame tra Suor Paola e la città di Roma. I funerali si terranno venerdì 4 aprile presso la chiesa Gran Madre di Dio a Ponte Milvio.

Suor Paola lascia un vuoto incolmabile, ma la sua eredità di amore, altruismo e passione per la Lazio continuerà a vivere nei cuori di tutti coloro che l’hanno conosciuta e ammirata. Il suo sorriso mancherà, ma il suo esempio resterà una guida preziosa per le future generazioni di tifosi laziali e per chiunque creda in un mondo più giusto e solidale.

L’Affetto del Popolo Laziale e Oltre

Suor Paola non era semplicemente una tifosa, ma una vera e propria icona per il popolo laziale. La sua presenza, spesso discreta ma sempre sentita, allo stadio o nelle trasmissioni televisive, era un simbolo di genuinità e passione disinteressata.

Nonostante il suo ruolo religioso, non ha mai nascosto il suo amore per i colori biancocelesti, anzi, lo ha vissuto con una spontaneità che ha conquistato tutti, credenti e non. La sua figura ha rappresentato un ponte tra mondi apparentemente distanti, dimostrando come la fede e la passione sportiva possano convivere in armonia, animate dagli stessi valori di lealtà e dedizione. I tifosi la ricordano con affetto per il suo sorriso, per la sua battuta sempre pronta e per quella scintilla negli occhi che si accendeva quando parlava della “sua” Lazio.

Un Esempio di Coerenza e Umanità

La vita di Suor Paola è stata un esempio di coerenza tra i suoi valori religiosi e la sua passione civile per lo sport. Il suo impegno nel sociale, la sua dedizione agli altri e la sua fede incrollabile si sono sempre manifestati parallelamente al suo tifo per la Lazio. Non c’era contraddizione nel suo essere suora e tifosa, anzi, queste due sfere della sua vita si integravano perfettamente, animate da un profondo senso di umanità e da un desiderio di portare gioia e speranza agli altri. La sua figura ha insegnato che la passione, in tutte le sue forme, può essere vissuta con integrità e rispetto, diventando un veicolo di valori positivi.

Il Ricordo Vivrà nella Comunità Biancoceleste

La scomparsa di Suor Paola lascia un vuoto incolmabile nel cuore della comunità laziale. Il suo ricordo, però, continuerà a vivere nei cori dello stadio, nelle chiacchiere dei tifosi e negli aneddoti che la vedono protagonista. La sua immagine sorridente, con la sciarpa biancoceleste al collo, è già diventata un simbolo di un tifo puro e autentico, un esempio da seguire per le future generazioni di laziali.

La sua eredità di amore per il prossimo e di passione per la Lazio continuerà a ispirare tanti, dentro e fuori dal campo da gioco. La sua storia ci ricorda che il tifo può essere un elemento di unione e di identità, capace di superare ogni barriera e di creare un senso di appartenenza forte e duraturo.

Un Omaggio Semplice ma Sincero

Questo articolo vuole essere un omaggio semplice ma sincero a una figura che ha saputo incarnare al meglio lo spirito della tifoseria laziale, unendo la sua profonda fede con un amore viscerale per i colori biancocelesti. Suor Paola ci ha lasciato un esempio di vita dedicata agli altri e di passione vissuta con il cuore. Il suo ricordo rimarrà vivo nella memoria di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla, anche solo attraverso uno schermo televisivo, e continuerà a essere un faro per la comunità laziale.



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