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Napoli's Macedonian forward Goran PandevGoran Pandev si toglie un’altra soddisfazione nei confronti della Lazio e del suo presidente Claudio Lotito, battendoli, per l’ennesima volta, in un contenzioso svoltosi nelle aule di giustizia. Segnatamente trattasi, di giustizia ordinaria. E’ di poche ore fa, infatti, la notizia che ilTribunale di Milano, Sezione Lavoro, ha respinto, con decisione depositata questa mattina, il ricorso proposto dalla S.S. Lazio S.p.a. avverso il lodo del Collegio Arbitrale che, alla fine di dicembre 2009, dichiarò risolto il contratto con Goran Pandev. L’attaccante macedone, grazie a quella pronuncia, fu libero di passare immediatamente all’Inter, senza che il Club di Moratti corrispondesse alcunché alla Lazio, segnando un gol al Milan al debutto, nel derby dell’Epifania 2010, per poi vincere il triplete con i nerazzurri, guidati da Mourino in panchina. A seguito del rinvio, operato dalla Cassazione nel 2013, il Tribunale di Milano era stato sollecitato a pronunciarsi nuovamente sulla validità della decisione arbitrale. Decisione che, nel 2009, accertò il mobbing posto in essere dalla società laziale in danno del giocatore, “colpevole”, secondo la società, di avere rifiutato il rinnovo del contratto in scadenza. A Pandev venne anche riconosciuto dal Collegio un risarcimento del danno di oltre 160.000 Euro. Il Tribunale milanese, Giudice Dott.ssa Laura Bertoli, con la sentenza odierna, confermando la piena validità del lodo impugnato dal Presidente Lotito, ha condannato la Lazio a pagare a Pandev ulteriori 10.000,00 Euro, oltre accessori di legge, quale rimborso delle spese legali.

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