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Tare respinge il Manchester United :” De Vrij vuole venire da noi “

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Lazio-Napoli serie A

Terzo giorno di conferenze di fila, dopo Djordjevic e Basta, questa volta tocca a Igli Tare: i rinnovi contrattuali dei giovani in rosa, l’argomento caldo di oggi. Alle ore 14 il diesse biancoceleste si presenterà presso la sala stampa di Formello: segui la diretta scritta delle sue parole su Lalaziosiamonoi.it.

Parla Tare: Volevo fare un po’ di chiarezza riguardo agli sviluppi dei giovani dell’ultimo periodo. Per prima cosa è stato prolungato il contratto di Keita fino al 2018, un anno in più quindi di quello già previsto. Lo stesso per Tounkara, anche lui fino al 2018. Invece Filippini, Lombardi e Strakosha fino al 2019. Per di più sono in arrivo i rinnovi di Minala, con lui abbiamo in linea di massima un accordo per 4 anni, e di Cataldi. La mancata convocazione per il ritiro di Auronzo non coincide con tutte le problematiche create dalla stampa. Non riguardano le situazioni contrattuali, ma comportamentali. Abbiamo iniziato un percorso importante, pensiamo di essere in Italia all’avanguardia per il settore giovanile. Ho sentito l’analisi del calcio italiano dopo l’eliminazione al Mondiale e quali dovrebbero essere le strade per allevare giovani campioni. Noi abbiamo iniziato cinque anni fa un percorso del genere, l’Academy è la ciliegina sulla torta. Il lavoro svolto negli ultimi anni in tutto il settore giovanile, ha permesso la crescita di giovani che hanno avuto un impatto importante anche in prima squadra. Vogliamo continuare così anche per il futuro. Sono fiero di quanto successo al Mondiale, la Lazio aveva sette giocatori impegnati in Brasile, Miro è entrato nella storia del calcio. E’ un patrimonio mondiale e deve essere motivo d’orgoglio. Mi complimento anche con Biglia, in finale sarà un piccolo derby laziale”.

L’inserimento di tanti giovani stranieri nei settori giovanili, non preclude la crescita dei giovani italiani? “La stessa cosa succedeva negli anni ’90 in Germania, quindi non sono dello stesso parere. Un conto è portare stranieri di quantità, un conto di qualità. Alla lunga un calciatore esce sempre fuori, ai tempi di oggi ci sono i calciatori comunitati, quindi in teoria possono giocare anche undici tedeschi e valere come un italiano. Bisogna lavorare tantissimo sulle infrastrutture, tramite le academy per esempio, e investire soldi sulla formazione degli allenatori”.

Cataldi? “Fa parte dei nostri discorsi per il futuro, siamo intenzionati a mantenerlo in rosa: ha rinnovato per quattro anni. Avranno tutti delle possibilità. Ha confermato le sue qualità in B ed è nostro dovere puntare su giovani come Cataldi”.

Tounkara e Minala dopo Auronzo lavoreranno in prima squadra? “Ci sono tanti concetti nella fase di crescità di un giovane calciatore. Devono capire cos’è l’umiltà, la disciplina e il gruppo anche fuori dal campo. Le loro qualità sono fuori discussione. L’esclusione non è totale, ma parziale e legata a un periodo. Poi verranno piano piano verranno reintegrati dall’allenatore”.

Quando partirà l’Academy? “E’ una questione burocratica, mancano gli ultimi permessi. Dovrebbe iniziare verso fino agosto e credo che nel giro di massimo due anni sarà tutto pronto”.

E’ prevista una festa per Klose? Al suo rientro sicuramente. Anche quando giocheremo la prima partita in casa, faremo una cerimonia per premiare la sua carriera e il suo contributo”.

Fronte Astori, potrebbero rientrare alcuni giovani nella trattativa? “No, queste contropartite sono state inventate dalla stampa. Come anche Konko al Sassuolo o Pereirinha per Paletta. Non so da dove nascono, ma posso confermare che non è mai stata fatta una proposta del genere. Stiamo cercando di risolvere la trattativa col Cagliari, il calciatore penso che abbia la volontà di venire alla Lazio. Ma l’esperienza insegna: finché non c’è nero su bianco, non bisogna fare certi tipi di discorsi”.

Candreva“Ha parlato anche il presidente su questo argomento, noi siamo sempre stati sensibili sul valore dei giocatori della rosa. Sarà anche per Candreva”.

Con l’arrivo di due difensori, il mercato della Lazio può dirsi concluso? “Penso che il mercato sia aperto fino al 2 settembre. Sappiamo i nostri punti forti e anche quelli deboli. Dove dobbiamo lavorare. Quando ci sono trattative spesso non conta solo la questione economica, ma la volontà del calciatore. Se dobbiamo intervenire, dobbiamo farlo con giocatori che possono migliorare la squadra. Prendendo atto anche che non giocheremo in Europa e che quindi bisognerà creare una rosa con il giusto numero di giocatori”.

Arriveranno due difensori? Uno di sicuro. Poi possono diventare anche due. Penso di sì”.

De Vrij? “Anche su di lui è stato detto molto, come che il Manchester aveva già concluso la trattativa. Cosa che non è vera. Nessuno ha parlato però dell’agente che ha riferito che la trattativa con lo United è tutt’altro che chiusa e che la sua volontà è quella di venire qui alla Lazio”.

Con Djordjevic chiusi i discorsi per l’attacco? Perea? “Giocando solo il campionato e la Coppa Italia, non ci saranno tante partite come l’anno scorso. Con Candreva, Anderson, Keita, Djordjevic, Klose, Perea, Mauri ed Ederson il reparto offensivo è occupato. Non vedo motivo di intervenire in quella zona. Dobbiamo fare sicuramente qualcosa in difesa ancora”.

L’arrivo del secondo difensore da cosa dipenderebbe?  “Ci sono tante cose di cui prendere atto. Come Braafheid che in prova con noi e ha dimostrato buone cose in questi tre giorni. Ho grande rispetto per Novaretti, Cana e Ciani, lo meritano da parte di tutti. Qualcosa hanno già dimostrato, forse non tanto Novaretti, ma credo che lo potrà fare in futuro. Sono sicuro che uno tra Astori e De Vrij possa accrescere il valore della difesa. Se poi arriveranno entrambi meglio ancora”.

Lulic? “E’ sempre stato detto che Lulic è sul mercato o che Candreva aveva già comprato casa a  Torino. Non è vero niente. Il calcio è molto imprevedibile, non giustifica niente delle cose che succedono. Succede alla Juve, al Milan e all’Inter di vendere i pezzi da 90, fa parte del mestiere. Viviamo in un momento negativo, la crisi ha colpito anche il calcio. Le cifre non sono quelle di tempo fa. E’ molto importante creare una linea di lavoro e un progetto nel tempo, di cercare di formare i nostri campioni in casa e dargli il tampo dovuto di crescere. Nessuno è diventato un campione da un giorno all’altro. Ci credo molto in giovani come Felipe Anderson, Keita o Cataldi”.

Braafheid? “Dobbiamo valutare Vinicius come alternativa di Radu. In questi tre giorni sono rimasto sorpreso da quanto fatto vedere da Braahfeid. Ha le qualità giuste. A fine mese prenderemo una decisione, ma per ora è una bella sorpresa. A fine ritiro avremo un’idea ancora più chiara”.

LALAZIOSIAMONOI



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