Ha riportato entusiasmo, i tifosi all’aeroporto di Fiumicino dopo tre lunghi anni (l’ultima accoglienza del genere era stata riservata per Cissé). Stefan De Vrij ha già conquistato tutti con la sua semplicità: ha il viso da bravo ragazzo, scende dalla macchina e stringe la mano ai presenti prima di firmare gli autografi. A 22 anni è il nuovo pilastro della difesa della Lazio, presto farà parlare anche il campo. L’olandese si presenta
Stefan De Vrij si presenta:
“Sono molto felice di essere qui, in questa fantastica città. Ringrazio Lotito, Tare e tutto lo staff. Sono onorato di essere arrivato qua. Mi auguro di poter migliorare e diventare un calciatore più forte”.
Partono le domande:
Ti aspettavi un’accoglienza del genere? “Non me lo aspettavo assolutamente, abbiamo avuto due ore di ritardo. E’ stato incredibile trovare tutto quei fan e questo dimostra la loro personalità. Mi sono sentito incredibilmente amato, ho capito cosa mi aspettava”.
Hai scelto la Lazio prima del mondiale… “La Lazio è stato l’unico club veramente interessato a me prima del mondiale, sicuramente dopo i mondiali ho valutato altre opzioni ma quella che mi aveva trasmesso maggiori sensazioni era la Lazio. Questa è stata la migliore scelta”.
Quali sono i tuoi obiettivi alla Lazio? “Sono eccitato di giocare con la Lazio, voglio aiutare la squadra a migliorare e migliorare me stesso. Voglio diventare più completo”.
Alla Lazio ha giocato Stam, ti piacerebbe ripercorrere le sue orme? “Ho tanto rispetto per Stam, ma preferisco credere di essere unico. Non mi piace paragonarmi ad altri giocatori”.
Il campionato italiano è il più utile per un difensore per migliorare? “Posso parlare solo per me stesso, sicuramente questo è il posto e la squadra giusta per me”.
Ti aspettavi il ricoscimento del mondiale? Cosa ti ha dato Van Gaal e come ti sei lasciato con il ct olandese che ti voleva allo United? “Van Gaal è un allenatore straordinario, è stato tutto fantastico, lo avrete notato sul campo. Avevo molta fiducia prima dei mondiali, so di aver fatto un buon lavoro ma di dover comunque migliorare”.
Consiglieresti un difensore alla Lazio? Si è fatto il nome di Vlaar… “Non sono io a dover dire queste cose, ma altre persone come il presidente Lotito a dover rispondere a questa domanda. Con lui ho giocato da quando ho 18 anni, ho una grande intesa. E’ un amico”.
Hai parlato con Pellé della Lazio o del campionato italiano? “Tutti erano positivi riguardo a questa mia decisione. Lui è un grande attaccante, anche con lui ho una grande intesa. Ne abbiamo parlato tanto”.
Hai dato già un’occhiata alla rosa della Lazio? Cosa ne pensi? “Beh, sì. Ho fatto ricerche, analizzato la squadra e parlato con l’allenatore. Non posso dire gli obiettivi, ho bisogno di un po’ più di tempo”.
C’è stata una manovra di disturbo della Roma? “No, non è vero”.
Ci vuoi dire i club che hanno fatto vacillare la tua scelta di venire alla Lazio? “C’erano molti club interessati, non importa chi. Non il Manchester United, ho preso la decisione di essere qui e sono molto felice”.
Al mondiale hai giocato in una difesa a 3. In quale posizione ti trovi meglio? “Non è importante, ho giocato con la difesa a 4 e a 3. Pr me vanno bene entrambe le cose, l’importante è la comunicazione. Per questo voglio imparare subito l’italiano”.
Qual è il tuo punto di forza e dove ritieni di dover migliorare? “Sono bravo con la palla, a prendere decisioni veloci nella posizione. Devo diventare nel colpo di testa e nella rapidità”
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