Quando l’estate scorsa venne annunciato l’arrivo del centrale difensivo Santiago Gentiletti dai Campioni del Sudamerica del San Lorenzo ci fu subito dello scetticismo da parte dei tifosi dopo i precedenti flop in reparto del passato. Il giocatore biancoceleste arriva determinato e vuole giocare subito, e infatti ecco la sua prima partita, Lazio-Cesena: Santiago dimostra grande classe, buonissimi piedi, e con lui non si passa. Sembrava finalmente che la Lazio potesse intraprendere una grande stagione fin dalle prime giornate e invece il crack… nella terza partita di campionato contro il Genoa, Gentiletti dopo settanta minuti ottimi si rompe il crociato. Otto mesi fuori.

D’altronde la sfortuna fa parte della nostra storia, e bisogna andare avanti. Lavoro duro, sudore, concentrazione e forza. Santiago è questo, lui non molla e a Genova torna. Non doveva giocare quella partita, e invece ecco che alla vigilia di Lazio-Sampdoria, a grande sorpresa, Santiago Gentiletti sarà titolare. E’ in forma e non sbaglia nulla, la partita è bloccata, serve qualcosa. Calcio d’angolo, nessuno ci spera, tanto si sa che la Lazio non segna. Un uomo che è tornato in quello stadio maledetto ci crede e risolve tutto. La Lazio vince 1-0, ma questo non è importante. Il calcio è un insieme di eventi giusti e ingiusti, e in quella partita ha trionfato la giustizia, perché El Chueco segna di ginocchio dove si è rovinato una stagione. Queste sono le belle storie.

Ah, dimenticavo, il gol forse era irregolare, ma questo non importa…



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