buccioniE’ ormai qualche giorno che online sul sito Change.org possiamo trovare la petizione lanciata dall’avvocato Gianluca Mignogna per far sì che lo scudetto del 1915 venga assegnato ex aequo a Lazio e Genoa. In merito si è espresso anche il presidente della Polisportiva Lazio, Antonio Buccioni, in un intervista rilasciata a La Lazio Siamo Noi, per complimentarsi, con il popolo laziale, per le 7500 firme raccolte in poco più di 48 ore.

Queste le dichiarzioni di Buccioni: “Non avevo dubbi sul fatto che questa iniziativa riscuotesse consensi, il popolo laziale ha il culto della propria storia, figuriamoci se in ballo c’è uno scudetto di calcio. Quando l’avvocato Mignogna mi è venuto a parlare di questa iniziativa ho manifestato subito grande apprezzamento e simpatia. Mi rallegro che stia avendo successo, ma non avevo dubbi in merito”.

La petizione online è, però, solo il prima passo verso il ricorso straordinario da presentare in Figc, e Buccioni ne è consapevole: “Solo la Lazio Calcio può presentare un ricorso straordinario in Figc. Ma prima di fare previsione affrettate credo valga la pena soffermarsi sulla sostanza, sul discorso che ha originato l’iniziativa. Come scrisse Mario Pennacchia sarebbe bastato far disputare l’ultima giornata del campionato e poi la doppia finale, prima di attribuire lo scudetto al Genoa. Non ci è dato sapere come si mosse allora la dirigenza della Lazio, ma non si capisce perché una volta attribuito lo scudetto a tavolino al Genoa non sia stato fatto lo stesso con la Lazio che era la capolista del girone centro-meridionale. Bisogna inoltre soffermarsi sull’immane contributo che la Lazio ha pagato in termini di vite umane nella Prima Guerra Mondiale. Sì, predicherei un attimo di tranquillità. Per quanto riguarda il coinvolgimento della Lazio Calcio, siamo in un periodo complicato. Le squadre si stanno rinforzando, il calcio mondiale ha diversi problemi, lo scudetto del 1915 non è in cima alla lista delle cose da fare. Il tifoso in questo momento credo sia più attratto dal mercato, anche se la prospettiva di vedersi assegnato un titolo ha il suo fascino. Mi auguro che nei tempi e nei modi ritenuti opportuni la Lazio Calcio prenda in considerazione questa iniziativa per arricchire in maniera pulita il suo palmarès e per rendere onore a quegli uomini che hanno perso la vita in guerra”. E per finire lancia una frecciatina ai tifosi giallorossi: “Vorrei che gli altri non guardassero in casa nostra. Anche perché allora la Roma non esisteva, parliamo di dodici anni prima della loro nascita”.

Per coloro i quali si sentissero di sottoscrivere questa petizione potete cliccare QUI



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