Nessuno dimentica quel piede mancino che ha fatto emozionare nell’ultimo periodo di Cragnotti, dopo Signori. Claudio Lopez è entrato nel cuore dei tifosi laziali, dopo un primo anno così e così. La coppia d’oro con Simone Inzaghi, il suo brutto infortunio, i trionfi e il ritorno in America dopo aver vinto tanti trofei anche con il Valencia. Intervistato da lalaziosiamonoi.it ha dichiarato parole molto interessanti, specialmente riguardo al dopo ritiro dal calcio giocato.

Una nuova vita da dirigente negli Usa, come va?
“Procede tutto bene. Il mio obiettivo è quello di conoscere meglio questa posizione, usare le esperienze che ho avuto nella mia carriera. Voglio cercare di aiutare l’allenatore ed esaudire le sue richieste”.

Ti chiamano ancora “El Piojo”?
“Sì, certo (ride, ndr). Quello non cambia mai, rimane sempre lo stesso!”.

Dopo il ritiro dal calcio giocato ti sei cimentato nelle corse del Campionato Argentino di rally, vincendo anche qualche gara.
“È una passione che ho da sempre, nella mia città (Rio Tercero, provincia di Cordoba, ndr) le gare di rally piacciono molto. Quando ho finito la mia carriera ho provato a correre per due volte per provare la macchina, non in gara. Mi è piaciuto, era per divertirmi, per passare il fine settimana con i miei amici. Alla fine sono rimasto a gareggiare lì per tre anni. Ora ho deciso di tornare nel mondo del calcio, di lavorare sempre di più, ho riflettuto molto…”.

Torniamo al calcio. Questa Lazio è pronta per tornare a vincere?
“Mi piace molto. Ho visto tanti giocatori buoni alla Lazio in questi anni, ci sono stati tanti cambiamenti. Sono rimasto un po’ fuori dalle vostre vicende, però ho visto un bel progetto che punta in alto. Stanno lavorando bene per il futuro, ci sono un paio di giocatori molto forti, può diventare una bella squadra”.

Tra i punti di riferimento della nuova Lazio c’è il tuo connazionale Lucas Biglia.
“Me lo ricordo ai tempi dell’Argentinos Juniors, mi piace molto la crescita che ha avuto rispetto a quando giocava in Argentina. Ho seguito anche le sue prestazioni con la Nazionale. Sta facendo bene, è un ottimo giocatore, mi aspetto che prenda la Lazio per mano e che faccia felice i suoi tifosi”.

Se ti dico Lazio a cosa pensi?
“Ho tantissimi bei ricordi. L’affetto della gente per strada, la società, il rapporto con i compagni che ho avuto in squadra, i dirigenti che mi hanno dato tutto per far bene. Poi la Supercoppa Italiana che abbiamo vinto contro l’Inter appena sono arrivato (4-3, lui realizzò una doppietta in 5′, ndr), la Coppa Italia con la Juventus. Roma mi piace tanto, non sono riuscito a tornare per impegni di lavoro, vorrei tornare…”.

Quella era una squadra fortissima, si era persino rinforzata rispetto all’anno dello Scudetto. Cos’è andato storto?

“Io mi sono infortunato al ginocchio dopo un mese dall’inizio del campionato. Mi ha fatto tanto male perché sono rimasto fuori per sette mesi. Non ho avuto la possibilità di aiutare i miei compagni, di lottare con loro per vincere lo Scudetto. Credo che abbiamo fatto bene, avevamo la voglia per far bene contro le difficoltà”.

Claudio Lopez è ricordato anche per le esultanze pittoresche con Bernardo Corradi, compreso il simpatico balletto sulle note del tormentone Aserejé…
“È quel pazzo di Corradi, lui voleva fare queste cose (ride, ndr). Dopo è diventato bellissimo perché ho fatto tre gol contro l’Inter (7 dicembre 2002, tripletta in 35′, ndr) e abbiamo fatto il balletto di Aserejé. Sono tutti ricordi che sono rimasti nel mio cuore, condividere le gioie con quei ragazzi era fantastico”.

Era un gruppo molto affiatato, la cosiddetta ‘Banda Mancini’, che ha onorato la maglia anche nei momenti più difficili a livello societario.
“Nello spogliatoio c’era sempre il sorriso, ricordo tante scene divertenti. In campo diventava tutto più bello, giocavamo tra amici. Lottavamo per il compagno e l’allenatore, abbiamo passati tanti momenti stupendi insieme”.

L’attaccante più forte con cui hai giocato?
“Hernan Crespo è forse il più forte con cui abbia giocato”.

C’è un nuovo Claudio Lopez in giro per il mondo?
“Ci sono tanti bravi giocatori, ma non posso sceglierne uno, è difficile trovare un calciatore con le mie caratteristiche. Il calcio è cambiato, si gioca anche in maniera diversa”.

Vuoi fare un saluto ai tifosi della Lazio?
“Ho dei grandi ricordi dei tifosi della Lazio. Li voglio ringraziare per quello che mi hanno fatto vivere a Roma, è stato unico. Resteranno nel mio cuore e per sempre… Forza Lazio!”

 



Resta Aggiornato con il nostro Canale WhatsApp! Ricordiamo che il canale è protetto da Privacy ed il tuo numero non è visibile a nessuno!Iscriviti Subito cliccando qui sul canale di Since1900