Francesco Acerbi è intervenuto in conferenza stampa con la Nazionale in vista della partita della Nazionale. Il giocatore parla prima degli azzurri per poi andare a finire sulla Lazio.
“Siamo felici di giocare a Roma, all’Olimpico, speriamo di fare una bella partita e di vincere. Vogliamo continuare la striscia consecutiva di vittorie, qualificandoci prima possibile all’Europeo. Giocare nel mio stadio sarà emozionante, è una cosa molto bella: speriamo anche di fare una grandissima partita e di vincere”.
Pensa di giocare? “Decide l’allenatore, come ovvio che sia, ma io mi tengo sempre pronto, con la testa sono sempre nella partita. Dopo la malattia ho sempre fatto buone stagioni: sto passando un buon momento, non mi siedo mai e cerco sempre di migliorarmi, ma rimanendo con i piedi per terra, sempre con umiltà”.
Domani sarete in visita all’ospedale Bambin Gesù:“I bambini danno sempre una grande energia, hanno una forza che noi adulti non abbiamo. Vedere questi bambini, aggrappati alla vita, non è un’esperienza facile: cerchi di dargli un sorriso, di portar loro qualcosa di bello. Per loro siamo un riferimento e in quel momento facciamo un po’ di bene”.
Quanto spera che sia la volta buona di arrivare a una grande competizione con la Nazionale? “Voglio l’Europeo, poco ma sicuro: voglio andarci non solo da comparsa, ma da protagonista. Voglio dimostrare sul campo, con la Lazio e qui in Azzurro, la mia voglia d’andare”.
Le piace come gioca Mancini? “Sì, il voler attaccare, dominare il gioco, il tener palla. Rappresentare poi gli italiani è un orgoglio, essere qui è bello, cerchi sempre di mettere qualcosa in più per poter giocare e far bene con la Nazionale, che è il punto più alto per ogni giocatore”.
E sulla Lazio? Che ne pensa del momento della squadra? “A differenza della Roma, noi abbiamo fatto pochi cambi: c’è lo stesso mister, in squadra sempre gli stessi giocatori e quindi i problemi sono più o meno rimasti quelli. Giochiamo bene, creiamo tanto, ma perdiamo gare che non dovremmo perdere. Ci manca quel gradino che ci porta a fare quel salto di qualità che ora non c’è. Abbiamo grandi giocatori, ci manca la voglia di portare a casa il risultato, quella determinazione che contraddistingue le squadre top e quelle subito dietro. Ci manca la voglia di raggiungere gli obiettivi, la rabbia che ti porta a vincere o anche a pareggiare certe partite; non puoi prendere due gol dopo aver dominato e perdere. Una squadra come la nostra non può”.
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