TAMPERE, FINLAND - SEPTEMBER 08: Francesco Acerbi of Italy in action during the UEFA Euro 2020 qualifier between Italy and Finland at Tampere stadium (Ratina stadium) on September 8, 2019 in Tampere, Finland. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Francesco Acerbi è intervenuto in conferenza stampa con la Nazionale in vista della partita della Nazionale. Il giocatore parla prima degli azzurri per poi andare a finire sulla Lazio.

“Siamo felici di giocare a Roma, all’Olimpico, speriamo di fare una bella partita e di vincere. Vogliamo continuare la striscia consecutiva di vittorie, qualificandoci prima possibile all’Europeo. Giocare nel mio stadio sarà emozionante, è una cosa molto bella: speriamo anche di fare una grandissima partita e di vincere”.

Pensa di giocare? “Decide l’allenatore, come ovvio che sia, ma io mi tengo sempre pronto, con la testa sono sempre nella partita. Dopo la malattia ho sempre fatto buone stagioni: sto passando un buon momento, non mi siedo mai e cerco sempre di migliorarmi, ma rimanendo con i piedi per terra, sempre con umiltà”.

Domani sarete in visita all’ospedale Bambin Gesù:“I bambini danno sempre una grande energia, hanno una forza che noi adulti non abbiamo. Vedere questi bambini, aggrappati alla vita, non è un’esperienza facile: cerchi di dargli un sorriso, di portar loro qualcosa di bello. Per loro siamo un riferimento e in quel momento facciamo un po’ di bene”.

Quanto spera che sia la volta buona di arrivare a una grande competizione con la Nazionale? “Voglio l’Europeo, poco ma sicuro: voglio andarci non solo da comparsa, ma da protagonista. Voglio dimostrare sul campo, con la Lazio e qui in Azzurro, la mia voglia d’andare”.

Le piace come gioca Mancini? “Sì, il voler attaccare, dominare il gioco, il tener palla. Rappresentare poi gli italiani è un orgoglio, essere qui è bello, cerchi sempre di mettere qualcosa in più per poter giocare e far bene con la Nazionale, che è il punto più alto per ogni giocatore”.

E sulla Lazio? Che ne pensa del momento della squadra? “A differenza della Roma, noi abbiamo fatto pochi cambi: c’è lo stesso mister, in squadra sempre gli stessi giocatori e quindi i problemi sono più o meno rimasti quelli. Giochiamo bene, creiamo tanto, ma perdiamo gare che non dovremmo perdere. Ci manca quel gradino che ci porta a fare quel salto di qualità che ora non c’è. Abbiamo grandi giocatori, ci manca la voglia di portare a casa il risultato, quella determinazione che contraddistingue le squadre top e quelle subito dietro. Ci manca la voglia di raggiungere gli obiettivi, la rabbia che ti porta a vincere o anche a pareggiare certe partite; non puoi prendere due gol dopo aver dominato e perdere. Una squadra come la nostra non può”.



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