Una partita scritta indelebilmente tra le pagine della storia biancoceleste. Una serata indimenticabile per il popolo laziale. Juventus-Lazio ci riporta con la mente direttamente alla notte magica datata 1 aprile 2000, con la squadra guidata da Eriksson che espugnò lo Stadio Delle Alpi riportandosi a soli 3 punti dai bianconeri, nella straordinaria cavalcata il 14 maggio con la vittoria del secondo scudetto biancoceleste della storia. Nell’undici capitolino c’era anche Simone Inzaghi, centravanti boa nel 4-5-1 dell’allenatore svedese; il 40enne di Piacenza questa sera torna a sfidare la Juventus, ma per la prima volta da tecnico, proprio sulla panchina della sua Lazio.
La cronaca del match. Parte bene la Lazio, che si propone in avanti e va vicina alla rete con Paolo Negro. La squadra di Ancelotti riesce a prendere le misure agli avversari e riesce a rendersi pericolosa prima con Filippo Inzaghi (tiro lento, blocca Ballotta) e Iuliano (sinistro deviato in angolo da Mihajlovic), poi con Alessandro Del Piero. Lo stesso attaccante padovano si fa vedere nuovamente dalle parti di Marchegiani con un colpo di testa che termina di poco sopra la traversa. La Lazio non ci sta e va con Nedved vicina al gol: il ceco, dopo aver messo i brividi addosso a Van der Sar al mezz’ora con un gran sinistro in corsa dal limite dell’area, ci riprova allo scadere della prima frazione con una conclusione che viene salvata miracolosamente da Iuliano a pochi passi dalla linea di porta. Nella ripresa, la prima chance capita ai padroni di casa con l’azione personale di Zidane: è provvidenziale l’intervento di Pancaro, che salva il risultato. Bianconeri ancora in avanti prima con Inzaghi, che per poco non approfitta di una disattenzione di Ballotta, e poi con Davids, che ci prova dalla distanza. Il portiere biancoceleste si riscatta e neutralizza la conclusione dell’olandese. La Juventus riesce a prendere in mano il pallino del gioco, ma al 65′ la partita cambia: Ciro Ferrara trattiene Simone Inzaghi per la maglia. Farina estrae il secondo giallo, con i bianconeri che in 10 uomini. Alla ripresa del gioco, Juan Pablo Simeone è puntuale all’appuntamento col pallone in area di rigore, sull’assist di Veron, e con la testa firma la rete del vantaggio laziale. Gli uomini di Ancelotti si gettano in avanti a caccia del pari, ma Ballotta è insuperabile. Il risultato non cambia fino al fischio finale.
JUVENTUS – LAZIO 0-1
Juventus (3-4-1-2): Van der Sar – Ferrara, Montero, Iuliano – Tacchinardi (7′ st Zambrotta), Conte (32′ Kovacevic), Davids, Pessotto (30′ st Birindelli) – Zidane – Del Piero, Filippo Inzaghi. All. Ancelotti
Lazio (4-5-1): Ballotta – Negro, Couto, Mihajlovic, Pancaro – Conceicao (10′ st Stankovic), Veron, Almeyda, Simeone, Nedved (32′ st Lombardo) – Simone Inzaghi (39′ st Ravanelli). All. Eriksson
Arbitro: Sig. Farina (Novi Ligure) – Guardalinee Sigg. Mazzei e Marano – Quarto uomo Sig. Farneti.
Marcatori: 66′ Simeone.
Note: serata fresca, terreno in ottime condizioni. Espulso al 65′ Ferrara per doppia ammonizione. Ammoniti: Almeyda, Davids, Zidane per gioco scorretto, Veron per comportamento non regolamentare. Angoli 8-5 per la Juventus. Recuperi: 2′ p.t., 3′ s.t.
Spettatori: circa 55 mila dei quali 20.208 paganti per un incasso di 1.229.651 ed abbonati 34.284 per una quota partita di 790.701.297.
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