Sembra che nessuno abbia gradito il messaggio di scuse che il presidente della Lazio Claudio Lotito ha rivolto ai tifosi biancocelesti riguardo l’annata fallimentare che si concluderà tra 7 giornate di campionato. Anche la Federsupporter ha emesso un comunicato in cui attacca la dirigenza laziale su tutti i fronti. Firmato dal presidente della stessa, Alfredo Parisi, il comunicato recita: “Lei (Lotito n.d.r.) afferma che non cerca alibi, che si assume sempre e comunque le Sue responsabilità. Se le cose non marciano come dovrebbero Lei, come qualsiasi capofamiglia, ne è il capro espiatorio. Ma secondo il tenore letterale ed il tono delle suddette affermazioni, sembra che l’assunzione di responsabilità, in generale, costituisca, da un lato, una graziosa e misericordiosa concessione e, dall’altro, un iniquo onere”. Lei parla di  ‘critiche sacrosante’, salvo, però, contraddirsi, quando, subito dopo, afferma trattarsi di ‘critiche non troppo soppesate probabilmente dall’incalzare degli avvenimenti, dalle partite che si susseguivano, da un’infermeria sempre piena’. Ma anche l’infermeria sempre piena, pur ammesso e non concesso che la si voglia considerare come un evento del tutto straordinario ed imprevedibile, chiama in causa, non il  destino cinico e baro, bensì quei canoni di diligenza e prudenza più sopra evocati”.                         Non sembrano bastare alla Federsupporter le scuse dell’azionista di maggioranza della società romana; dalle parole di Parisi si intuisce come Lotito abbia provato a scaricare le sue responsabilità sugli altri, come quando parla dell’infermeria sempre piena. Parisi ha infatti replicato dicendo che le cause di questo fallimento non vanno ricercate nel destino, ma nella cattiva gestione societaria.

Il comunicato continua con delle accuse volte a negare quello che lo stesso Lotito chiama “sacrificio” per la Lazio, che in realtà sarebbe, sempre secondo Parisi, un modo “alternativo” per affermare di aver solo giovato a diventare il presidente del club.

“A parte la ‘grande passione ed il grande amore per il club’, Lei ha perseguito e persegue pure, del tutto legittimamente, altri beni. Per esempio, il bene di altre società o imprese da Lei gestisce. Non può negare che l’essere diventato il maggiore azionista ed amministratore della Lazio non Le abbia giovato, più in generale, sul piano socio – economico, essendo, fino al momento in cui ha assunto il controllo e la gestione della Società, sconosciuto ai più. E, a proposito di massimo impegno, Le chiedo se Lei sia disponibile ad un aumento di capitale o alla costituzione di un fondo a titolo di futuro aumento di capitale o a titolo di mutuo infruttifero alla Società o, in alternativa, ad una offerta pubblica di vendita di un pacchetto azionario della stessa Società”.

In conclusione, il comunicato si sofferma a parlare in favore dei tifosi biancocelesti: “Le chiedo, per concludere, se non sia finalmente giunto il momento di includere, tra i suoi ‘massimi impegni’, anche quello di mostrare rispetto per il popolo laziale da Lei, più volte, finora, gratificato di atteggiamenti e comportamenti a dir poco irriguardosi e sprezzanti. Quel popolo trattato, spesso, alla stregua di ‘utili idioti’, di ‘claque’, pagante e non pagata. Parlando di ‘mignotte e spacciatori’ vari”.



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