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Ansa – Maglia antisemita Hitlerson al Derby, fanno più rumore gli spalti

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razzismo lazio

Durante il derby Lazio-Roma, in tribuna Monte Mario, un tifoso della Lazio ha indossato una maglia biancoceleste con il numero 88 ed il nome Hitlerson. Un chiaro messaggio antisemita da parte di un singolo che fa parte di quella piccola fazione di tifosi che ogni post partita fanno parlare di sè con cori razzisti e penalità inflitte alla società biancoceleste.

Come sempre noi condanniamo questi cori e queste immagini ma ancora una volta, una vittoria della Lazio viene messa da parte per far spazio alle prime pagine. Cori antisemiti che avvengono in gran parte degli stadi italiani dove i tifosi di calcio non riescono a scindere lo sport con la politica.

Una maglia su 60.000 presente sugli spalti ha coperto tutte le prime pagine dei maggior siti sportivi di informazione infangando nuovamente la nostra fede. Ecco cosa scrive l’ANSA:

(ANSA) – ROMA, 20 MAR – In tribuna un tifoso laziale indossa la maglia della sua squadra del cuore.

Sulle sue spalle spicca il nome ‘Hitlerson’, accompagnato dal numero 88 – di chiara matrice nazista -, mentre la curva Nord intona gli ennesimi cori antisemiti che troppo spesso risuonano negli stadi italiani e non solo all’Olimpico.

Il derby della Capitale di ieri porta con sé una lunga scia polemica, nata dal post della presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, che ha pubblicato video e foto dell’accaduto. Ad intervenire è stato lo stesso ministro dello Sport, Andrea Abodi, che ha annunciato provvedimenti. “Impossibile far finta di nulla – la sua replica su Twitter -. Farò la mia parte, come sento il dovere di fare. Il rispetto è dovuto e non è negoziabile”.
    Le foto e i video della maglia di ‘Hitlerson’ hanno fatto ben presto il giro del web, scatenando una ridda di critiche e polemiche. “Come sempre siamo gli unici a indignarci e a protestare – le parole di Dureghello -. Possibile che tutti continuino a far finta di nulla?”. L’uso di simboli o immagini nazifasciste legate al tema calcistico, infatti, sono comparse più volte in città. L’ultimo episodio è di appena un paio di mesi fa quando, alla vigilia del giorno della Memoria, la Capitale si svegliò tappezzata di adesivi che rappresentavano il disegno di Hitler con la maglia giallorossa della Roma. Uno “sfregio inaccettabile”, come aveva stigmatizzato il sindaco, Roberto Gualtieri, facendo poi rimuovere le figurine.
    Su quanto avvenuto ieri sugli spalti dell’Olimpico è intervenuto anche il prefetto Giuseppe Pecoraro, neo-coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo.
    “Sono da condannare duramente i cori contro il mondo ebraico che si sono sentiti in questi giorni negli stadi – le sue parole all’ANSA -. Sono da sanzionare fortemente e vanno identificati i responsabili. In caso contrario, è necessario un intervento anche sulle società per le quali questi fanno il tifo”. (ANSA).

Come scrive il Corriere dello Sport il derby è anche gonfio di vergogna per la Lazio: la maglia “Hitlerson” con il numero 88 in Monte Mario, i cori antisemiti della Nord

Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, ha annunciato provvedimenti: «Impossibile far finta di nulla – ha scritto su Twitter – farò la mia parte. Il rispetto è dovuto e non è negoziabile». Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha sollecitato il capo della Polizia, Lamberto Giannini, ed il Questore di Roma, Carmine Belfiore, per individuare i responsabili. Foto e video della maglia di “Hitlerson” si sono diffuse sui social. «Come sempre siamo gli unici a indignarci e a protestare. Possibile che tutti continuino a far finta di nulla?», la denuncia della presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello.

Il prefetto, Giuseppe Pecoraro, neo-coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo, è stato durissimo: «Sono da condannare duramente i cori contro il mondo ebraico che si sono sentiti in questi giorni negli stadi – le parole all’Ansa – sono da sanzionare fortemente e vanno identificati i responsabili. In caso contrario è necessario un intervento anche sulle società per le quali questi fanno il tifo». I veri tifosi laziali hanno condannato con forza gli episodi.



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