Non si è fatta attendere la risposta di Arturo Diaconale al servizio andato in onda da Sport Mediaset. La trasmissione della casa di Berlusconi, ha fatto un servizio dichiarando di come Lotito abbia smesso di pagare gli stipendi cercando anche di tagliarli e accusando la società di aver fatto violare a Leiva le restrizioni del governo in questo periodo di quarantena.
Il portavoce biancoceleste ha dedicato la sua rubrica personale, Il Taccuino Biancoceleste, proprio a quest’ultimo servizio che poi è stato ripreso da più testate giornalistiche:
TACCUINO BIANCOCELESTE
La diffamazione laudatoria
“Un mix di notizie fasulle e di necrofilia giornalistico-giudiziaria. Il tutto per non di riconoscere a Claudio Lotito di aver visto fin dall’inizio giusto nella vicenda della ripresa del campionato dopo l’interruzione provocata dal coronavirus e di sostenere, in una sorta di rigurgito di anti-lotitismo d’antan, che gli indiscussi successi del presidente della Lazio dipendono in gran parte dalla sua capacità di manovrare all’interno del mondo del calcio.
In una recente trasmissione su una radio romana sono state rievocate in maniera diffamatoria vicende risalenti al 2004 e già ampiamente chiarite per sostenere che già a quell’epoca Lotito la faceva da padrone nel mondo del calcio. Nessuno dei suoi tardivi contestatori si è posto il problema che allora Lotito era un neofita dell’ambiente visto che solo da poco aveva assunto la guida della società biancoceleste e che aver capito così rapidamente i meccanismi di quel mondo dimostravano la capacità del personaggio di avere quella marcia in più che gli ha consentito di salvare la Lazio e potarla ai livelli attuali. Bizzarro caso di diffamazione laudatoria!”
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