Arturo Diaconale torna a parlare della sentenza della Uefa ai danni della Lazio per il caso razzismo che ha portato la chiusura di mezzo settore della Curva Nord e 20.000 euro di multa.
“Purtroppo il comportamento di pochissimi tifosi, circa una ventina, rischia di mettere in discussione il cammino della squadra in Europa League: saremo costretti a giocare in uno stadio che non potrà contare sull’intera Curva Nord. Inoltre, se questi comportamenti proseguiranno in futuro rischiamo di giocare a porte chiuse. La linea della tolleranza zero del presidente Lotito ci ha evitato una sanzione più pesante e va seguita: le opinioni politiche sono legittime, ma non ha senso esprimerle all’interno degli stadi. Soprattutto quando si sa che c’è una attenzione particolare della Uefa nei confronti della Lazio. Sono manifestazioni che danneggiano la Lazio e la maggior parte dei tifosi, si facciano in altri luoghi, non allo stadio”.
Lotito e le sue dichiarazioni al Corriere dello Sport?
“In ogni società esiste un rapporto fra presidente, tecnico e squadra, in cui il patron deve svolgere un’azione di pungolo: la sollecitazione di Lotito è legittima e non mette in discussione l’operato di Inzaghi, del ds e dei giocatori. Lui si attende maggiore combattività perché ha questo temperamento, e vorrebbe che fosse recepito anche dai ragazzi in campo. Siamo in corsa per la Champions, se il presidente sollecita un maggiore impegno fa il suo. Ora la squadra farà la sua parte” .
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