Manuel Lazzari accelera il recupero: rientro possibile contro Genoa o Como

Alla vigilia di Atletico Madrid vs Lazio, Manuel Lazzari è intervenuto in Conferenza Stampa insieme a mister Maurizio Sarri.

Pensieri su Maurizio Sarri

È un grande allenatore. Prima ero un quinto di centrocampo, ora sono cambiato completamente. Questo lo devo al mister, ora come squadra facciamo tanto possesso palla. Dal suo arrivo ha cambiato tante cose. Dobbiamo ringraziarlo per il secondo posto dello scorso anno e per il passaggio dei gironi di quest’anno.

Come si ferma Griezmann?

Abbiamo studiato bene l’Atletico. Lui è un fenomeno, gioca ovunque, però non dobbiamo concentrarci solo su di lui. Hanno tanti giocatori che possono risolvere la partita da soli. Dobbiamo cercare di rimanere in partita il più possibile.

Come si fa a essere più pericolosi in fase offensiva?

“Sicuramente come ha detto il mister rispetto all’anno scorso mancano le occasioni, i tiri in porta e la finalizzazione. Dobbiamo lavorarci di più, soprattutto sulla catena di destra abbiamo perso un giocatore fondamenta come Milinkovic. Guendouzi si sta inserendo piano piano, il feeling aumenta di partita in partita”.

Non hai la sensazione che questa squadra sia diversa da quella dell’anno scorso? Cosa manca?

“Manca solo una cosa, chiudere le partite. Anche a Verona, aver pareggiato quella partita, se ci penso sembra una cosa incredibile. Loro hanno pareggiato senza aver tirato in porta. Avevamo creato altre 5 o 6 occasioni per chiuderla. Secondo me manca solo questo. A livello di palleggio e velocità di gioco siamo meglio dell’anno scorso”.

Cosa è cambiato rispetto allo scorso anno per te?

“Sono tre anni che lavoro con il mister, siamo andati un po’ a periodi. Cambiare ruolo ci vuole tanto lavoro, non è stato assolutamente facile. Quest’anno mi sento molto meglio, più a mio agio. Ora penso molto più a difendere prima che attaccare, mi concentro più sulla fase difensiva. In allenamento vado sempre a mille all’ora. Arrivo dieci volte sul fondo e azzecco due cross, ma non è facile dopo centro metri di campo arrivare ludici per fare assist”.

Speri di giocare domani?

“È normale che spero di giocare, così come ogni giocatore. Accetto la scelta del mister, non ha nessuna importanza. L’importante è che la Lazio giochi una buona partita e che se la giochi fino all’ultimo minuto”.

Come vivete l’ambiente?

“Tanta gente è focalizzata sul secondo posto dell’anno scorso. Quindi si guarda al posizionamento di quest’anno e si guarda a oggi che siamo un po’ indietro. Ma è ancora tutto aperto, siamo a soli quattro punti dal quarto posto. Non è tutto da buttare, andiamo avanti a testa alta e pensiamo solo alla partita di domani”.

Quanto sarebbe importante vincere domani?

“Sarebbe una spinta davvero grande, qui vincono davvero in pochi. Sappiamo che è una partita davvero complicata, stiamo parlando di una squadra molto forte tecnicamente e fisicamente. Ma se siamo arrivati qui è perché siamo forti anche noi”.



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