lazio ritiro

Luca Germoni, il giovane classe ’97, terzino laziale, parla da Auronzo.

“Sensazioni? Quando sono con la prima squadra sono sempre magnifiche, anche se i ritmi sono diversi, la scorsa stagione ho imparato a conoscere i miei compagni e a capire i loro movimenti.

Spero di fare bene in questo ritiro e poi vediamo cosa succede. Ero felice quando ho saputo che Bielsa mi voleva qui ad Auronzo, sono soddisfazioni personali e familiari, non me lo aspettavo, poi quando ho saputo di mister Inzaghi me la potevo immaginare la convocazione.

Ricopro lo stesso ruolo di Radu e cerco di imparare molto da lui, è un giocatore fantastico e con tanta esperienza. Tutti i compagni mi aiutano e mi danno una mano anche se in ritiro non è facile perché si lavora per raggiungere la condizione migliore.

Sono in camera con Simone Palombi, quando nel gruppo ci sono anche altri ragazzi che vengono dalla Primavera sei più sereno, hai una tranquillità diversa senza però dimenticare la concentrazione, hai meno pressioni, poi con Inzaghi le cose riescono più facilmente.

I primi giorni sono molto pesanti, poi la pioggia non ci sta aiutando più di tanto.

Il mister Inzaghi ha già dimostrato di essere un grandissimo allenatore e non soffre la differenza di categoria, è molto bravo a stimolatore e sono sicuro che farà benissimo, con lui i tifosi torneranno allo stadio.

A livello individuale devo crescere ancora abbastanza in entrambe le fasi di gioco anche se in quella offensiva vado meglio.

Conoscendo il mister abbiamo meno pressioni, non ti senti osservato e riesci a lavorare meglio anche se lavorando con la prima squadra, nonostante la conoscenza dell’allenatore, anche le cose più semplici sono difficili da fare.

Il mister è soprattutto un gran motivatore, è un maestro nel fare gruppo e la Lazio può vincere anche solo con l’unione. Parla sempre prima e dopo l’allenamento, gli piace scherzare, anche noi più giovani ci apriamo molto di più con lui rispetto ad un altro allenatore perché ci possiamo esprimere tranquillamente, è aperto al dialogo. Soprattutto quando c’è qualche problema.

Farris ci aiuta molto nella fase difensiva, anche lui sta sempre a stretto contatto con noi, scherza e ride ma quando c’è da fare sul serio si lavora. Con il rientro di De Vrij diventeremo più forti.

Il mio ruolo? Mi trovo bene come terzino, ormai lo faccio da un anno e mezzo, prima giocavo da mediano e non so se riuscirei a tornare in questo ruolo.

Lavoro con il prof Ripert dagli Allievi, in ogni preparazione ci fa correre e durante l’anno mantiene sempre la stessa intensità. Mi sono trovato sempre bene con lui e sono convinto che anche per i grandi sarà così”.



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