Silvio Baldini, ex allenatore rosanero nella stagione 2003/2004, è intervenuto ai microfoni di LazioPress. Ha parlato dell’attuale situazione biancoceleste, sulla partita di domenica e del cambio di panchina laziale.

Una settimana complicata per la Lazio. L’esonero di Pioli dopo il derby, e la scelta di affidare la squadra a Simone Inzaghi. Che ne pensi di questo avvicendamento sulla panchina biancoceleste?

“La società è quella che decide tutto. Se ha optato per questa soluzione avrà avuto i suoi buoni motivi. Pioli è un grande lavoratore, ma la stagione della Lazio è stata negativa. Ha avuto la possibilità di allenare una grande squadra come la Lazio, e forse si è dimostrato ancora non pronto per questi livelli. Inzaghi è stata una scelta della società. In questi anni nella Primavera ha svolto un ottimo lavoro, solo il tempo ci dirà se sarà stata la decisione giusta”.

Una stagione negativa sotto tutti i punti di vista quella della Lazio. Che idea ti sei fatto a riguardo?

“La programmazione e il lavoro stanno alla base di tutto. Se non c’è simbiosi tra società, allenatore e giocatori diventa tutto più difficile. La Lazio è una buona squadra ma quest’anno non è riuscita ad esprimere un buon calcio e ad ottenere risultati”.

Domenica ci sarà Palermo-Lazio. Che partita ti aspetti?

“Si affrontano due squadre in grande difficoltà. Il Palermo cerca punti per salvarsi e in casa ha una grande occasione, anche se come nel caso della Lazio non vedo armonia all’interno della squadra. Purtroppo è sempre la stessa storia in casa rosanero. Domenica conterà il coraggio, la grinta e soprattutto la voglia di vincere. Favorita? Punto sull’entusiasmo di Inzaghi, può rivelarsi la carta vincente per i biancocelesti. Avrà voglia di dimostrare subito il suo valore e le sue idee, credo sarà lui l’uomo in più della Lazio al Barbera”.



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