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Ballotta truffato e preso a pugni dalla ‘ndrangheta
Brutta avventura per Marco Ballotta vittima di un fatto gravissimo da parte della mafia calabrese. Il portiere biancoceleste è stato preso a pugni e minacciato da un finto intermediario per un prestito di 250.000 euro.
L’ex biancoceleste aveva chiesto ad un intermediario un prestito per coprire un debito bancario ed è stato consigliato questo G.B.M, affiliato ad un clan della ‘ndrangheta. A fargli conoscere questo uomo è stato R. R che sii è offerto di trattare con il direttore della banca sotto pagamento di 5000 euro (come fanno i broker ).
Presi questi 5000 euro però, l’uomo non si è fatto più vedere e ne sentire. Quando il portiere scopre che il tizio ha un ufficio a Modena lo raggiunge e escono per strada per parlare, con loro c’è anche questo G.B.M.
Gli animi si accendono e scattano le minacce a sfondo mafioso
“Io piuttosto che ridarti indietro l’azienda te la brucio con la benzina” e “Se ti rivolgi a un avvocato sappi che ci saranno delle conseguenze”
sarebbero le frasi di minaccia per Ballotta. Le Forze dell’Ordine stanno tuttora indagando sull’accaduto.
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