Dopo le dimissioni di Maurizio Sarri, solamente Mario Gila ha rilasciato delle dichiarazioni fermandosi a parlare con i giornalisti nel momento dell’entrata a Formello non appena si è appresa la notizia.
Nelle ore successive, ma questo non è stato mai coperto, alcuni giocatori si sono schierati con l’allenatore mentre altri, tra cui alcuni senatori, hanno abbandonato il loro comandante. Ma questo lo si è visto da inizio stagione con i giocatori che ormai non si sentivano più parte del gioco Sarriano ma che hanno remato sempre nella direzione opposta con finte lacrime e finti perbenismi. Tante le ombre da inizio stagione con una litigata di Luis Alberto che è fuoriscita già nell’agosto 2023. Nervosismo culminato con le urla di Ciro Immobile che sbraita nella sostituzione avvenuta contro l’Udinese. Parte dello spogliatoio è spaccato, Romagnoli minaccia di non voler andare in ritiro, la protesta dei giocatori sono simbolo di immaturità ed il tecnico biancoceleste, nella totale solitudine decide di rinunciare a 10 milioni di euro di stipendio ufficializzando il suo addio. Addio che ha portato i giocatori, quelli che dovrebbero essere pilastri, a parlare sui social dopo oltre 24 ore. A Partire proprio da Luis Alberto e Ciro Immobile, peraltro arrivati anche in ritardo con i tempi dei compagni. Belle le parole di Patric che secondo noi meriterebbe più lui la fascia da Capitano che il numero 17. Il partenopeo infatti ha dimostrato di non aver carattere e con un finto perbenismo, saluta il mister sui social. Stessa cosa con lo spagnolo che prima lascia un like sul comunicato ufficiale della Lazio per poi scrivere parole dolci. Alla fine, Sarri lo abbiamo cacciato noi! Mezzi uomini da Social, viziati dai soldi e dai pochi valori
Con una nota ufficiale della Lazio, Giovanni Martusciello, neo allenatore della Lazio ed ex secondo di Maurizio Sarri smentisce alcuni virgolettati apparsi su alcuni quotidiani.
La Nota Ufficiale
In riferimento al virgolettato apparso questa mattina su un quotidiano, l’allenatore Giovanni Martusciello precisa: “Non ho mai pronunciato parole che potessero andare contro la squadra, contro Sarri, di cui ho profonda stima, o altre componenti. Ho semplicemente dato la mia disponibilità alla Società, che mi ha prospettato questa possibilità. Non si può sminuire il lavoro che è stato portato a termine finora, così come nessuno potrà minare l’impegno che d’ora in poi verrà ulteriormente profuso”.
Una svolta improvvisa presso il centro sportivo di Formello ha sorpreso tutti dopo le dimissioni di Maurizio Sarri dalla panchina della Lazio. Dopo l’assegnazione della panchina al vice Giovanni Martusciello, la società biancoceleste ha preso una decisione inaspettata: interrompere il ritiro dopo appena un giorno.
In accordo con lo staff tecnico, i giocatori hanno interrotto il ritiro e faranno ritorno alle proprie abitazioni dopo l’allenamento di questa mattina. Si è deciso di rinviare la permanenza nel ritiro e riunirsi nuovamente sul campo d’allenamento il giorno seguente. Le motivazioni dietro questa scelta non sono ancora chiare, e nelle prossime ore si cercherà di comprendere se sono legate a una decisione dello staff tecnico o se sono volte a placare eventuali malumori già espressi dai giocatori nei giorni precedenti.
Questa mossa, che segue da vicino le dimissioni di Sarri e l’assegnazione della panchina a Martusciello, potrebbe avere un impatto significativo sul futuro della squadra. Resta da vedere come questa interruzione del ritiro influenzerà il morale e la preparazione della squadra in vista delle prossime sfide.
Nel momento forse più buio della Lazio nell’era di Claudio Lotito, Ciro Immobile sparisce dai radar e mostra tutta la sua inadeguatezza nel portare la fascia da Capitano.
Nella giornata di ieri si è messo in moto un ulteriore uragano in casa Lazio con le dimissioni di Maurizio Sarri che da vero Uomo, lascia l’incarico per obblighi morali e non finanziari. La cosa più grave è vedere 11 giocatori in campo che giocano malissimo solo per cacciare via un allenatore, disonorando i colori, la fede, la passione di un popolo di tifosi che, nonostante alcuni abbiano problemi finanziari, spendono migliaia di euro all’anno per supportare la Lazio e questo branco di mercenari.
Nel 1974, con uno spogliatoio diviso a metà, la Lazio ci vinse uno scudetto. Ora nel 2024, la passione di ogni bambino, viene deturpata con il re denaro.
Ma tornando a Ciro Immobile, ci si aspettava qualche dichiarazione, qualche parola su cosa stia accadendo a questo club. Un Capitano dovrebbe andare contro anche al suo presidente per fare chiarezza ed invece… sono mesi che gioca malissimo, sono mesi che sbraita contro Sarri per delle sostituzioni e la più clamorosa è stata contro l’Udinese. La fascia da Capitano è diventata solamente un ornamento da braccio per il numero 17, che gongola quando viene acclamato dai tifosi ma poi fa l’offeso se gli stessi fan gli fanno capire che quest’anno sta giocando malissimo. Nella giornata di ieri, invece di tirare fuori le palle lui, ci ha pensato un giocatore, un ragazzo di 21 anni: Mario Gila. L’unico che ha commentato e si è fermato in mezzo a tifosi e giornalisti.
Come si apprende anche dal profilo di Alfredo Pedullà, sembrerebbe infatti che anche Ciro Immobile sia uno degli “indagati” per aver spinto il mister a lasciare il timone.
“Prima l’ uomo, poi il calciatore. Il mago, il maghetto, il king, i bambini viziati, il nulla. Prima gli uomini che sanno dire le cose in faccia, che non tramano alle spalle. E che la faccia sanno mettercela, non solo su Tik Tok. Il rispetto, non il dispetto sputando nel piatto dove mangiano caviale ogni giorno e/o pugnalando alle spalle. Gli uomini, non i quaquaraquà. Chi vuole capire capisca. E si lavi la coscienza, se ne ha una“
NON VI MERITATE NULLA, MERCENARI SIETE, MERCENARI RESTERETE
Maurizio Sarri ha ufficialmente lasciato il timone della Lazio, aprendo le porte a una nuova era per il club. Le ultime ore a Formello sono state caratterizzate da unafrenesia senza precedenti, culminate con le dimissioni del tecnico e la scelta di affidare il comando della squadra a Giovanni Martusciello.
Il nuovo allenatore, già vice di Sarri, si trova ora di fronte alla sfida di risollevare le sorti di una squadra in profonda crisi, al di sotto delle aspettative della stagione. Martusciello potrebbe introdurre nuove tattiche e un cambio di modulo per rivitalizzare il gioco della squadra, aprendo alla possibilità di adottare il 4-2-3-1, come ventilato in conferenza stampa dopo la recente sconfitta contro l’Udinese.
“Ne parleremo in settimana se sarà un qualcosa da poter allenare”.
La carriera di Martusciello, iniziata come calciatore tra Empoli, Cittadella e Catania, ha visto il suo passaggio al mondo degli allenatori nel 2006. Dopo esperienze importanti come vice allenatore con Spalletti all’Inter e Sarri alla Juventus, Martusciello ha sposato la causa biancoceleste nel 2021, per poi essere chiamato a guidare la squadra in questa nuova fase.
Con una stagione da affrontare e la necessità di risollevare le sorti della squadra, Martusciello si presenta come una figura cruciale per la Lazio. Il suo buon rendimento potrebbe non solo garantirgli la permanenza fino a giugno, ma anche aprirgli la porta a una possibile riconferma con la società.
La Lazio ha ufficialmente avviato il ritiro ieri pomeriggio alle 15, ma il suo inizio è stato tutto fuorché tranquillo. Le dimissioni di Sarri hanno sconvolto la società e rotto ogni schema prestabilito, inaugurando un periodo di incertezza e tensione.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, l’allenamento in palestra è stato piuttosto scarno, segnato da un clima di malumore diffuso. Fabiani ha comunicato la decisione definitiva ai giocatori, nonostante un tentativo da parte di alcuni di loro di trattenerlo con una delegazione di facciata. Le dimissioni di Sarri, che ha assunto tutte le responsabilità di una stagione terribile, hanno evidenziato le tensioni latenti all’interno della squadra.
Alcuni veterani della squadra hanno manifestato apertamente il loro dissenso, come nel caso di Romagnoli che ha rifiutato categoricamente di partecipare al ritiro, esprimendo delusione per le promesse non mantenute dalla società.
“Io non ci vado. Mandami pure via. Non mi hai dato mille cose che mi avevi promesso”
Le tensioni tra giocatori e società si riflettono anche sulle questioni contrattuali, con alcuni calciatori che lamentano mancati rinnovi o adeguamenti di contratto. La situazione si è ulteriormente complicata con l’insoddisfazione di Immobile riguardo alle richieste economiche non soddisfatte.
La Lazio si trova così immersa in una crisi interna che rischia di compromettere la stagione in corso. Mentre la squadra si ritrova in ritiro per cercare di risolvere i suoi problemi, il futuro appare incerto e il clima di tensione potrebbe influenzare pesantemente le prossime scelte della società.
La Lazio ha ufficializzato e accettato le dimissioni di Maurizio Sarri. Dopo ore frenetiche in casa biancoceleste, la società comunica che il suo successore è Giovanni Martusciello. Il tecnico toscano ha deciso di lasciare la barca da vero uomo rinunciando a 5 milioni di euro, mentre il suo staff tecnico prosegue l’avventura con la rosa di Claudio Lotito.
Il Comunicato Ufficiale
La S.S. Lazio rende noto che Maurizio Sarri ha rassegnato le proprie dimissioni da allenatore responsabile della prima squadra.
La Società ringrazia il tecnico per i traguardi raggiunti e per il lavoro svolto, augurandogli le migliori fortune umane e professionali.
Contestualmente, il Club comunica di aver deciso di affidare la guida tecnica a Giovanni Martusciello.
Il declino della Lazio non è iniziato poche settimane fa, il declino della Lazio è iniziato nel calciomercato estivo. La scorsa stagione, Maurizio Sarri ha portato in Champions League una rosa che aveva come obiettivo l’Europa League. Un percorso costruito anno dopo anno con il tecnico toscano che in estate aveva chiesto determinati giocatori per il suo gioco.
Ma già nel passato nacquero degli attriti tra il tecnico biancoceleste e Igli Tare con dei giocatori arrivati senza il consenso di Maurizio. Nell’estate 2023, con l’approdo di Fabiani, Claudio Lotito si assunse la responsabilità del calciomercato biancoceleste e avrebbe promesso degli acquisti idonei. L’approdo di Rovella, Pellegrini, Guendouzi, Kamada, Isaksen e Castillanos fecero presaggire ad un cambiamento totale. Ma il declino arriva ad Auronzo di Cadore dove Maurizio Sarri si lamenta per il ritardo del calciomercato ed il poco tempo a disposizione per istruire i giocatori ad affrontare Serie A, Champions League e Coppa Italia.
Sappiamo tutti come è iniziata la stagione biancoceleste con i primi sbandamenti ed un attacco che tira poco in porta. Arrivati al mercato di riparazione, la Lazio e Claudio Lotito portano a Formello 0 acquisti ed una cessione: Basic alla Salernitana. Alla domanda dei cronisti sul perchè il presidente biancoceleste non ha acquistato nessuno, Fabiani rassicura con la tipica frase: ” Squadra competitiva non serve destabilizzare una rosa attrezzata “. Passano le giornate di campionato, Maurizio Sarri nelle conferenze stampa è sempre più nervoso e in più occasioni si è lamentato del mercato effettuato dalla Lazio. Da lì a poco sbotta totalmente dichiarando che lui voleva il giocatore X ma Lotito e Fabiani lo hanno fatto scegliere tra B e C ovvero: il meno peggio.
Ma non termina qui: alcune voci molto vicine al Club, parlano di un Maurizio Sarri che aveva deciso di dimettersi al termine del calciomercato, dimissioni non accettate da Claudio Lotito.
Un clima che ha fatto innervosire tutto l’ambiente, spogliatoio compreso. Basti vedere come Ciro Immobile, si sia innervosito in Lazio vs Udinese ed le sue prestazioni da inizio campionato nonostante anche l’infortunio. Ma non solo lui, tutti i giocatori hanno mostrato in mondovisione come la coalizione ed il rapporto con l’allenatore si sia rotto, mostrando delle prestazioni al limite del ridicolo, anzi oltre il limite, disputando una stagione controproducente. Tante sono le parole dette nelle dichiarazioni: ” Dobbiamo imparare dagli errori, dobbiamo lavorare a testa bassa…dobbiamo…” ma sono solo parole al vento.
Il match contro l’Udinese ha mostrato totalmente il momento più buio della Lazio in questa stagione: le lacrime di Luis Alberto, la rabbia di Ciro Immobile, tutti fattori che indicano come i giocatori siano contro l’allenatore. E lo si è visto anche quando il gruppo ha rifiutato di andare in ritiro punitivo. Milionari viziati che hanno disonorato i colori della nostra fede solamente per cacciare via un allenatore non gradito. Maurizio Sarri si dimette da allenatore della Lazio con le sue colpe ma non tutte. Il pesce puzza dalla testa e Bielsa aveva sentito odore di Marcio sin dall’inizio. Delio Rossi? Petkovic? Simone Inzaghi? Pioli? Ed ora Maurizio Sarri?. Facciamoci delle domande e diamoci delle risposte.
Nel frattempo Maurizio Sarri oggi si è dimesso e Claudio Lotito non si è visto ancora a Formello causa impegni politici. Ma perchè non resti in Senato e liberi la Lazio?
Manca solamente l’ufficialità per le dimissioni di Maurizio Sarri dopo l’ennesima sconfitta rimediata in questo campionato. Il tecnico toscano non è riuscito a trascinare la Lazio al quarto posto trovandosi ora lontano dalla zona Champions League. Uno spogliatoio spaccato con i giocatori che avrebbero rifiutato di andare in ritiro e con il tecnico che avrebbe dato verbalmente le dimissioni.
Un cessato rapporto che dovrebbe ufficializzarsi nelle prossime ore con Claudio Lotito e la Lazio che dovrebbero rilasciare un comunicato ufficiale nelle prossime ore. Il percorso è simile a quello di Josè Mourinho e la Roma che 4 match fa è stato esonerato dal club giallorosso per mettere sulla panchina De Rossi per far tacere il malcontento dei tifosi romanisti.
Il contentino potrebbe arrivare anche in casa Lazio con i tifosi biancocelesti che potrebbero vedere sulla panchina Laziale una bandiera che ha fatto la storia. Come riportato anche da lalalziosiamonoi, sembrerebbe che Tommaso Rocchi sia in pole position per passare da tecnico dell’U14 alla Prima Squadra. L’ex Capitano biancoceleste è già sotto contratto con la società Capitolina e Claudio Lotito potrebbe promuoverlo come successo tempo fa con Simone Inzaghi.
L’altro nome è Miroslav Klose. L’ex attaccante biancoceleste, è stato avvicinato proprio dal presidente della Lazio in occasione dell’andata tra Lazio e Bayer Monaco mentre era in diretta tv. Ma sembrerebbbe che ci sia un problema legato a livello economico e per questo Tommaso potrebbe sovrastare nel toto allenatori della Lazio.
Spiragli di luce illuminano anche Igor Tudor ma per lui si parlerebbe di un contratto di tre anni.
Il mondo della Lazio è scosso dalle dimissioni di Maurizio Sarri dalla panchina della Lazio, una decisione maturata in seguito all’ultima sconfitta contro l’Udinese che ha segnato la fine del suo rapporto con il club biancoceleste.
L’ennesimo ko stagionale ha pesato come un macigno sulle spalle del tecnico, che ha avviato profonde riflessioni sul futuro della squadra dopo un faccia a faccia con i giocatori. Sarri ha voluto capire se qualcuno volesse la sua testa, ma il silenzio dei calciatori ha parlato chiaro: nessuno ha osato esporsi, né per la permanenza né per l’addio.
Questo segnale ha spinto Sarri a prendere una decisione drastica ma ritenuta necessaria. Dopo due anni e mezzo di collaborazione, culminati con il quinto posto nella prima stagione, la storica seconda posizione e l’ottimo cammino in Champions, il rapporto tra Sarri e la Lazio sembra essere giunto al capolinea.
Il no dei giocatori al ritiro della squadra è stata l’ennesima conferma della frattura nel rapporto, evidenziando la mancanza di volontà di risolvere insieme il problema. Ora spetta alla società decidere il futuro della panchina, con l’ex attaccante Tommaso Rocchi che già si sta recando presso il centro sportivo di Formello.
L’attesa è per il comunicato ufficiale da parte della Lazio, che dovrà scegliere se rifiutare le dimissioni di Sarri o avviare la ricerca del suo possibile sostituto, delineando così il nuovo corso della squadra biancoceleste.
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La Lazio non vince più. Sconfitta per mano di una brava e organizzata Udinese. Illusorio pari di Zaccagni. Zona Champions ormai utopia, rimane solo tentare l’ accesso in Europa League , tramite campionato o vincendo la Coppa Vista la squalifica di Sarri, a parlare in conferenza stampa è Martusciello. Queste le sue parole:
Che partita ha visto?
“Dalla panchina si è visto quel che avete visto tutti, si è tentato di fare la partita, ci si è riusciti a tratti poi è precipitata nei minuti nel secondo tempo. Non si riesce a capire come sia successo, rientrati con energia e poi prendi gol. Fai 1-1 e poi hai ripreso il secondo gol, siamo diventati frenetici, confusionari, sporchi e messi in mano all’Udinese che pensava a distruggere anziché creare”.
Ha parlato con Sarri? Nuova ripartenza?
“C’è da vederlo per forza senza andare dietro all’aspetto negativo della partita che è maggiore di quello positivo. Faccio questo mestiere da anni e mi porta a guardare l’altro aspetto. Quello negativo è da ridurre ai minimi termini, come fare? Isolarsi dall’esterno che oggi ci critica e lo meritiamo, bisogna cercare di fare breccia all’interno e scavare quel che è positivo. Se si vuole giocare a calcio con Sarri c’è da mettere entusiasmo. Reazione nervosa l’ho vista nel secondo tempo, ma è figlia di questo momento”.
Vi sentite in discussione? “Come si sente quando un allenatore è criticato palesemente dai propri tifosi? E’ dispiaciuto chiaramente, fa parte dell’allenatore essere in discussione. E’ un momento difficile ma c’è da guardare e preparare meglio la squadra in direzione opposta all’andamento che ci circonda, ma non è l’esterno la causa della Lazio attuale. La Lazio deve richiamare aspetti positivi, eliminando quelli negativi che oggi sono superiori”.
Da cosa ripartirete?
“Bisogna cercare l’aspetto positivo, posso dirle che sì la squadra ha difficoltà a far gol e che sia più fragile ma non mi porta al miglioramento. E’ in difficoltà di energia mentale visto che veniamo da tre sconfitte, la prestazione con il Milan non è stata così scadente come il secondo tempo di oggi. Quella di Firenze sono d’accordo, è un qualcosa di straordinario e abbiamo avuto la fortuna di andare incontro a una manifestazione così bella. Alla squadra però bisogna dare messaggi, senza mentire, mi dispiace per questa prestazione”.
La reazione di Immobile è un segnale?
“Rispondere a questa domanda, mi risulta complicata perché può generare delle polemiche che a noi non fanno bene. Se rispondo si rischia di fare peggio, ogni giocatore che esce al commento che può farlo, si alimentano polemiche. Non si può partecipare a un giochino del genere. Se si fosse vinto questa frase sarebbe rimasta nel dimenticatoio, invece è venuta a galla”.
La linea difensiva subisce troppo, perché?
” La linea si schiacci troppo è un concetto difensivo che facciamo da anni da quando Maurizio allena, oggi non abbiamo reagito davanti per questo eravamo schiacciati. Il primo gol è simile al secondo dove non abbiamo attaccato la palla. Luis è un giocatore che per qualità è quello che è, è un giocatore che sposta di piu, vede calcio e gioca calcio. Ha caratteristiche diverse da Guendouzi e Vecino, ci garantisce quelle robe lì e non puoi chiedergli altro, non è solo questa la condizione. Le caratteristiche sono quelle, si cerca di difendere come squadra. L’inizio di ripresa ci accompagna dall’anno scorso, si è provato a far cyclette, entrare prima in campo, ad urlare e avviene questo in campo e ci costa punti”.
Mario Gila, uno dei migliori in campo per la Lazio, ha condiviso le sue riflessioni ai microfoni di Sky Sport sull’attuale situazione del club biancoceleste. Gila ha iniziato commentando i fischi finali dell’Olimpico, riconoscendo che sono meritati alla luce delle aspettative elevate dopo la stagione precedente. “Dopo la stagione dell’anno scorso c’erano aspettative molto alte, oggi i tifosi vedono la squadra 10° in classifica, quindi sì, sono meritati”, ha affermato il difensore.
Gila ha sottolineato la mancanza di equilibrio della squadra nei momenti negativi, identificandola come una delle cause principali del periodo difficile. “Poi ci sono stati momenti negativi e la squadra lì non ha saputo avere un equilibrio giusto. Credo sia questo il motivo per cui non stiamo andando bene”, ha aggiunto.
Sul fronte degli obiettivi futuri, Gila ha sottolineato l’importanza di mantenere alta la mentalità ambiziosa nonostante la posizione attuale in classifica. “Noi siamo la Lazio, non possiamo smettere di pensare alla Champions o alla Europa League. È vero che non stanno arrivando i risultati, per cui dobbiamo pensare ad aggiungere punti su punti guardando a partita dopo partita”, ha dichiarato.
Riguardo alle sfide mentali nel calcio, Gila ha evidenziato l’importanza della furbizia e dell’intelligenza nel trovare il successo. “Le partite si devono vincere con furbizia intelligenza e voglia di fare gol. Sono convinto che con il lavoro e la perseveranza riusciremo ad andare avanti”, ha concluso.
Al triplice fischio, ai microfoni di Dazn, il vice di Sarri, Martusciello, è intervenuto per commentare la prestazione della Lazio. Le parole di Martusciello: “L’Udinese ci ha colpito a cavallo tra primo e secondo tempo. Siamo scesi in campo con la stessa voglia, ma al primo errore siamo finiti sotto. In quei cinque minuti si è decisa la partita. Nella proposta tecnica c’è qualche difficoltà, quando non c’è positività e entusiasmo si va incontro a questo. Le critiche giuste, ce le prendiamo”.
“Soddisfatti della fase difensiva? Se prendiamo l’esempio dei gol presi no, la fase difensiva è una fase d’insieme. A volte ci viene bene altre no, ci manca spirito di iniziativa e di fare quella corsa in più per dare quella solidità che serve. Noi rispetto a altre andiamo a marcare gli spazi in area di rigore, ci siamo nel marcare ma non nell’aggredire”.
“Cambi? Sia scelta dettata dal momento sia dall’idea di mettere dentro gente fresca per cercare di aumentare la pressione offensiva. L’udinese ha portato tanti cm in area di rigore rendendoci la vita difficile. Taty e Ciro insieme? Sono due punte centrali, si fa fatica a giocarci. Si rischia di pestarsi i piedi. Avendo più tempo a disposizione forse, al momento non c’è la condizione”.
“Negatività? È un insieme di situazioni. Negli ultimi venti giorni si è giocato ogni 3 giorni con squadre di livello, tranne la partita di Torino poi è stato tutto in difficoltà. Questa energia che andrebbe reclutata in un lasso di tempo più lungo non c’è, si arriva alle partite col fiato corto a livello mentale. Venivi da 3 sconfitte, alla difficoltà ci hai messo frenesia e confusione”.
“Com’è cambiato lo spirito? Se andiamo a vedere gli ultimi 20 giorni è chiaro che diventa difficile dire cose differenti, ci sono stati momenti in cui si sono divertiti. Per quello che si può proporre c’è bisogno di divertimento e dinamismo, cose che ci hanno atto vedere. L’errore più grande è quello di portare il cammino dello scorso anno con questo, era una squadra differente. Difficile chiamare dei confronti. Provedel? Ho visto un po’ di problemi alla caviglia, ma non ho notizie”.
Il dott. Fabio Rodia, medico della Lazio, ha commentato l’infortunio di Ivan Provedel, subito durante la partita e costretto ad abbandonare il campo prima del triplice fischio. Secondo il dottore, Provedel ha riportato un importante trauma distorsivo alla caviglia sinistra.
“In questo momento stiamo prestando i primi soccorsi a Ivan – ha dichiarato il dott. Rodia – dopodiché sarà necessario effettuare ulteriori accertamenti per formulare una diagnosi precisa. Al momento non possiamo quantificare i tempi di recupero. Le sensazioni non sono positive, ma bisogna attendere gli esami per avere una valutazione più precisa”.
La Lazio di Sarri e’ arrivata al capolinea: e’ questo il commento finale dopo l’ennesima brutta figura stagionale.
Una squadra da rifondare,da ribaltare completamente,dove gli ennesimi sbagli societari aggiunti al pessimo rendimento di allenatore e giocatori hanno confermato che questa squadra non ha futuro.
Un’altra pessima figura questa sera con l’Udinese che espugna l’Olimpico senza neanche tanta fatica.
Una squadra imbarazzante, con giocatori al limite delle decenza,senza anima ne gioco.
Vediamo insieme i voti di questi giocatori indecenti:
PROVEDEL 5,5: salva la squadra con un paio di parate,poi entra nel vortice della mediocrita’ della squadra e prova un dribbling in area di rigore,roba mai vista!
HYSAJ 5: fa parte della batteria dei terzini piu scarsi di quasi tutta la storia della Lazio. Anche oggi una prestazione pessima.
GILA 6: l’unica nota lieta di questa stagione. Bisogna puntare su di lui anche il prossimo anno.
ROMAGNOLI 5: avvilente.
LAZZARI 5: sono anni che corre ma non riesce mai a fare un cross ne un gol. E questo gioca nella Lazio.
CATALDI 5: sempre fuori posizione e in affanno.
LUIS ALBERTO 5: in campo corricchia,non crea niente e si perde nella partita.
VECINO 5,5: l’unico che prova almeno a metterci un pizzico di grinta.
ZACCAGNI 5: propizia l’autogol di Giannetti ma anche lui quest’anno e’ calato vistosamente.
IMMOBILE 5: glu appoggi li sbaglia tutti, i tiri anche,esce per disperazione.
ANDERSON 5: speriamo lo prenda la Juve.
ISAKSEN 5: e entrato ma nessuno se ne e’ accorto.
CASTELLANOS 5: lui lo ha presto Lotito che lo ha spacciato per grande giocatore, si de carte.
Dopo la sconfitta contro l’Udinese, i calciatori della Lazio evitano la Curva Nord al termine del match, diretti negli spogliatoi tra fischi e cori assordanti dei tifosi delusi.
Durante la partita, la Curva Nord ha manifestato il proprio malcontento con striscioni di contestazione verso il club per la mancanza di intervento sui recenti fatti a Monaco. Il silenzio nel primo tempo è stato seguito da una crescente protesta durante la ripresa, culminata con fischi e cori alla fine del match.
La squadra di Maurizio Sarri, incapace di regalare gioie al popolo biancoceleste e di ottenere risultati positivi, si trova ora al centro delle critiche dei tifosi delusi. La situazione appare sempre più tesa e richiede un’azione decisa da parte della società per ristabilire il rapporto con la propria tifoseria.
Lazio – Udinese termina con l’ennesima prestazione sottotono nonostante nel primo tempo i biancocelesti sembravano voler dominare il match con un palo colpito da Zaccagni. Il tutto cambia nel secondo tempo dove in 5 minuti gli ospiti vanno in vantaggio trovando l’ennesima Lazio allo sbaraglio, un autogol pareggia i conti dopo 2 minuti e 2 minuti più tardi, Zarraga sigla il gol che vale i 3 punti bianconeri.
Con Maurizio Sarri in tribuna per squalifica, Martusciello decide di togliere Ciro Immobile, Luis Alberto, Felipe Anderson portando ancora più confusione in campo. Kamada lento e pericoloso nel perdere i palloni, ma… ma di che vogliamo parlare? La partita l’abbiamo vista tutti. Maurizio Sarri molto probabilmente non finirà la stagione sulla panchina della Lazio con un esonero in vista nonostante le smentite.
Claudio Lotito ha mostrato a tutti noi laziali questa rosa competitiva dove non è servito fare un mercato riparatore in inverno. 3 punti persi, contestazione giusta e annassero a fanculo tutti i giocatori che non vogliono più giocare per questi colori. Lotito se ne deve andare BASTA.
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Lazio Fan Token: Una Rivoluzione per i Tifosi: La S.S. Lazio è stata una delle prime squadre italiane a abbracciare questa nuova forma di coinvolgimento dei tifosi attraverso i Lazio Fan Token. Questi token permettono ai sostenitori della Lazio di partecipare attivamente alla vita del club, consentendo loro di votare su decisioni importanti, accedere a contenuti esclusivi, ricevere sconti su biglietti e merchandise e molto altro ancora.
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Il Futuro dei Fan Token: Con sempre più club sportivi che adottano questa innovativa tecnologia, il futuro dei Fan Token sembra promettente. Si prevede che questi token continueranno a guadagnare popolarità e ad essere adottati da un numero sempre maggiore di squadre sportive in tutto il mondo, trasformando l’esperienza dei tifosi e aprendo nuove opportunità per l’industria dello sport.
Conclusioni: I Lazio Fan Token rappresentano solo l’inizio di una rivoluzione nel coinvolgimento dei tifosi nel mondo dello sport. Con il potenziale per trasformare radicalmente l’esperienza dei sostenitori e creare nuove fonti di finanziamento per i club, questi token stanno ridefinendo il concetto di appartenenza e partecipazione nei club sportivi. Con il loro impatto in costante crescita, i Fan Token sono destinati a diventare un elemento fondamentale del panorama sportivo globale nel prossimo futuro.
A poche ore dal fischio d’inizio di Lazio – Udinese, il mister Maurizio Sarri ha diramato la lista dei calciatori biancocelesti convocati per l’incontro. Numerose sono le assenze di rilievo dovute a squalifiche e infortuni, che hanno costretto il tecnico a schierare una squadra rimaneggiata.
Lista Convocati:
Portieri:
Provedel
Sepe
Mandas
Difensori:
Romagnoli
Gila
Casale
Lazzari
Hysaj
Ruggeri
Centrocampisti:
Luis Alberto
Vecino
Kamada
Cataldi
André Anderson
Attaccanti:
Immobile
Castellanos
Isaksen
Felipe Anderson
Zaccagni
Pedro
Tra le assenze spiccano nomi importanti come Pellegrini, Marusic e Guendouzi per squalifica, mentre Patric e Rovella sono indisponibili per infortunio. Sarri ha dovuto fare affidamento su giocatori come André Anderson e il giovane Ruggeri della Primavera per completare la lista.
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Hysaj; Vecino, Cataldi, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni. A disp.: Mandas, Sepe, Casale, Ruggeri, Coulibaly, Kamada, Castellanos, Pedro, Isaksen. All.: Sarri.
La sfida si preannuncia quindi impegnativa per la Lazio, che dovrà affrontare l’Udinese con una formazione decimata. Resta da vedere come il tecnico riuscirà a gestire questa situazione e a ottenere un risultato positivo.
Il calcio italiano sta cercando da anni di tornare a ritagliarsi uno spazio importante nei palcoscenici internazionali. Al di là dei risultati della nazionale, sono soprattutto i club ad essere finiti sotto alla lente di ingrandimento. L’ultima vittoria della Champions League da parte di una squadra italiana risale al 2010 e da allora sono state raggiunte al massimo 3 finali per quanto riguarda l’Europa che più conta. Da qualche tempo a questa parte, però, anche la Lazio sta contribuendo fattivamente a difendere il buon nome del nostro calcio all’estero, conquistando più di una qualificazione alla Champions. Considerando l’intera storia del club biancoceleste, comunque, sono almeno 5 le partite disputate tra le varie competizioni UEFA che sono rimaste particolarmente impresse ai tifosi capitolini.
Indubbiamente, non si può non ricordare in primis la finale della Coppa delle Coppe del 1999. La Lazio partecipò in quanto detentrice della Coppa Italia e nell’atto conclusivo del torneo, poi soppresso, incontrò il Maiorca. Fu Christian Vieri a sbloccare il risultato segnando dopo appena 7 giri di orologio, ma all’11’ gli spagnoli avevano già agguantato il pari grazie a Dani. Al minuto 81 ci pensò quindi Pavel Nedved, idolo della piazza, a riportare i suoi in vantaggio, regalando alla Lazio il primo successo di sempre in campo continentale. In virtù di quel trionfo, gli aquilotti acquisirono anche il diritto a partecipare alla successiva edizione della Supercoppa europea.
Se tra Coppa UEFA ed Europa League sono ben poche le partite che possono essere considerate memorabili, sono invece ben 4 gli incontri di Champions che hanno lasciato il segno nel cuore dei supporter biancocelesti. Era il 14 marzo del 2000 quando nella penultima giornata della seconda fase a gironi la Lazio travolse in casa il Marsiglia per 5-1, con una clamorosa quaterna europea di Simone Inzaghi condita dalla rete finale di Alen Bokšić. “Inzaghino” sbagliò anche un rigore nel secondo tempo, ma quell’errore fu sicuramente irrilevante di fronte ad una delle migliori prestazioni della Lazio in Europa. Quell’anno i biancocelesti si spinsero fino ai quarti di finale e l’exploit di Inzaghi rappresenta ancora oggi un primato per il nostro calcio. Nessun altro giocatore italiano, infatti, è mai riuscito a siglare 4 goal in in una sola partita di Champions League. Solo l’oriundo José Altafini arrivò a quota 5 nel lontano 1962, ai tempi della Coppa dei Campioni.
Nel 2001, nella stagione successiva a quella dell’ultimo scudetto, i capitolini affrontarono un avversario prestigioso come il Real Madrid nel corso della seconda fase a gironi. Dopo aver perso in Spagna per 3-2, all’Olimpico la squadra guidata allora da Dino Zoff pareggiò con le merengues per 2-2. Era il 21 febbraio e ad andare a segno furono Pavel Nedved ed Hernan Crespo, le cui reti si alternarono a quelle di Santiago Solari e Raùl. Ben 22 anni dopo, precisamente il 19 settembre 2023, la Lazio è stata protagonista di un altro pareggio storico contro una formazione spagnola. Nella prima gara del girone, infatti, i ragazzi di Maurizio Sarri hanno recuperato in extremis il risultato grazie all’insperato goal del portiere Ivan Provedel, che ha firmato il definitivo 1-1 proprio sotto alla Curva Nord. Il numero 94 è diventato così il primo portiere italiano in assoluto a gonfiare la rete in Champions League. Nemmeno Gigi Buffon e Dino Zoff hanno mai segnato un goal in oltre 20 anni di carriera.
Un’altra gioia recente è coincisa con la prima vittoria di sempre ai danni del Bayern Monaco, nella partita d’andata degli ottavi di finale, terminata per 1-0 grazie al gol su rigore di Ciro Immobile. Quella del 14 febbraio 2024 è una data che i tifosi ricorderanno a lungo: la formazione biancoceleste era riuscita infatti a conquistare il vantaggio nella sfida casalinga all’Olimpico smentendo le previsioni e le indicazioni delle quote dei pronostici sul calcio, che di solito sorridono alle grandi compagini del Nord quando si parla di coppe europee. Negli unici 2 precedenti erano stati i bavaresi ad imporsi in entrambe le occasioni, precisamente nella stagione 2020/2021. La Lazio non è mai arrivata a disputare le semifinali della massima competizione continentale, ma la progettualità della società è tale da lasciar pensare che un obiettivo tanto ambizioso non debba essere affatto da considerarsi precluso per il prossimo futuro.
La Società Sportiva Lazio ha reso noto che a partire dalle ore 16:00 di martedì 12 marzo saranno disponibili i tagliandi per la partita di campionato in casa contro la Juventus, programmata per sabato 30 marzo alle ore 18:00.
Ecco i dettagli relativi alla vendita dei biglietti:
La S.S. Lazio comunica che dalle ore 16:00 di martedì 12 marzo verranno messi in vendita i tagliandi per la gara di campionato in casa contro la Juventus, in programma sabato 30 marzo alle ore 18:00.
PRELAZIONE
1) PRELAZIONE PER TUTTI GLI ABBONAMENTI AQUILOTTO UNDER 14
Come comunicato in campagna abbonamenti, i ragazzi in possesso dell’abbonamento Aquilotto di tutto lo stadio, non hanno diritto a questa gara; avranno la possibilità di confermare il proprio posto acquistando un biglietto ridotto under 14 nel seguente periodo:
Per accedere alla prelazione, sarà necessario inserire on-line o presentare uno dei seguenti codici presenti sulle card o sull’abbonamento tradizionale (sempre di 12 cifre):
– ABBONAMENTO DIGITALE CON LA MILLENOVECENTO – CODICE 032…
Per quanto riguarda l’abbonamento tradizionale, il tifoso dovrà verificare il codice prelazione sul proprio abbonamento ed inserire il codice formato dal numero dell’abbonamento preceduto da tanti 0 fino ad ottenere il numero di 12 cifre.
3) VENDITA VINCOLATA DELLA CURVA MAESTRELLI (escluso la prelazione aquilotti)
Per la prima settimana di vendite fino alle ore 24:00 di martedì 19 marzo, la Curva Maestrelli sarà acquistabile solo dai possessori delle Fidelity Millenovecento e Eagle Card. Dal giorno 20 marzo sarà in vendita libera senza alcun vincolo.
Per accedere alla vendita della Curva Maestrelli, sarà necessario inserire on-line o presentare uno dei seguenti codici presenti sulle card o sull’abbonamento tradizionale (sempre di 12 cifre):
– FIDELITY MILLENOVECENTO – CODICE 032…
– EAGLE CARD – CODICE EAG…
TUTTI COLORO CHE SONO IN POSSESSO DELLA FIDELITY CARD MILLENOVECENTO O EAGLE E NON SONO ABBONATI, POTRANNO RICHIEDERE AL MOMENTO DELL’ACQUISTO ANCHE ON LINE CHE, IL TITOLO D`INGRESSO VENGA CARICATO ELETTRONICAMENTE SULLA STESSA.
Questi saranno i punti di accesso allo Stadio Olimpico per i possessori dei tagliandi e degli abbonamenti:
Via dei Gladiatori per i biglietti Media – Sponsor Hospitality – Tribuna D’Onore – Autorità e Tribuna Monte Mario;
Piazza Lauro De Bosis per i biglietti di Tribuna Tevere, Distinti Sud Est e Curva Maestrelli;
Via Nigra-Stadio dei Marmi per i biglietti di Tribuna Disabili in Carrozzella;
Piazza Piero Dodi per i biglietti di Curva Nord – Distinti Nord Est e Nord Ovest – Tribuna Tevere.
Si ricorda che chi acquista fisicamente un biglietto presso un punto vendita è tenuto a mostrare il suo documento di identità, pena l’impossibilità di emettere il titolo di accesso (D.L. 8/2/2010 nr. 8).
Non verranno considerate come documenti idonei alla vendita, tutte le patenti di ultima generazione che non riportano le indicazioni del luogo di residenza.
Nella vendita libera il numero massimo di tagliandi acquistabili da una singola persona è di quattro come da disposizioni dell’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive. In questo caso è possibile presentare per le altre eventuali tre persone, anche solo la copia del documento d’identità.
SETTORE
INTERO
INVALIDI CIVILI 100% e Accompagno (*)
RIDOTTO UNDER 16 (**)
RIDOTTO UNDER 14 (***)
TRIBUNA D’ONORE CENTRALE con hospitality
750 €
==
==
50€
Tribuna d’onore Sinistra
300€
==
==
==
TRIBUNA MONTE MARIO TOP
150€
80€
80€
10€
TRIB. MONTE MARIO LAT.
110€
60€
60€
10€
TRIBUNA TEVERE GOLD
120€
70€
70€
10€
TRIBUNA TEVERE TOP
90€
55€
55€
10€
TRIBUNA TEVERE
65€
50€
40€
10€
TRIBUNA TEVERE PARTERRE CENTRALE
60€
35€
35€
10€
TRIBUNA TEVERE PARTERRE LATERALE
55€
30€
30€
10€
TRIBUNA TEVERE NON DEAMB.IN CARROZZELLA
5€
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TRIBUNA TEVERE ACCOMPAGNO NON DEAMB.IN CARR.
45€
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CURVA NORD E MAESTRELLI
45€
30€
30€
10€
DISTINTI NORD OVEST E NORD EST
45€
30€
30€
10€
DISTINTI SUD EST
45€
30€
30€
10€
DISTINTI SUD OVEST- OSPITI
45€
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==
Ricordiamo che i settori Distinti Nord Est, Nord Ovest e Curva Nord, sono esauriti con gli abbonamenti ma gli eventuali posti non confermati dagli abbonati aquilotti, verranno messi in vendita libera.
Al costo dei biglietti online, verrà applicata una commissione di servizio pari al 3,80%.
(*) I biglietti ridotti Invalidi Civili al 100% e la Tribuna Tevere non deambulanti entrambi con accompagnatore, posso essere acquistati solo presso i Lazio Style 1900.
(**) Possono acquistare un tagliando Ridotto Under 16 i ragazzi nati dal 01/01/2007.
(***) Prelazione Aquilotto per i tagliandi Ridotto Under 14 Aquilotto per i ragazzi nati dal 01/01/2009.
(#) Curva Maestrelli fino alle ore 24:00 di martedì 19 marzo solo con fidelity Millenovecento o Eagle Card. Dal 20 marzo vendita libera senza vincoli.
I bambini di 4 anni nati dal 01/01/2019 accedono allo stadio gratuitamente e senza biglietto presentando un documento di identità o la tessera sanitaria.
All’ingresso il controllo dell’identità sarà effettuato su ogni singolo spettatore ed è pertanto obbligatorio esibire un documento di identità, compresi i minorenni.
CAMBIO NOMINATIVO
Sarà possibile fare il cambio nominativo dei biglietti e degli abbonamenti, (per questi ultimi sarà possibile farlo per tariffa corrispondente donna per donna – under per under ecc.) cliccando qui.
Solo ed esclusivamente il giorno della gara, dalle ore 16:45 sarà aperta la biglietteria presso il box di Via Nigra – Stadio dei Marmi – Sportello Biglietteria.
Presso lo stesso punto vendita, verranno rilasciati i biglietti Coni e FIGC ma solo ed esclusivamente il giorno della gara e solo dalle ore 16:45 alle 18:45 – Sportello Accrediti.
Per esporre uno striscione NON CENSITO DALL’OSSERVATORIO allo stadio, è obbligatorio presentare una richiesta. Clicca qui per scaricare il modulo per poi inviarlo alla mail: SLO@SSLAZIO.IT. Il richiedente verrà contattato solo in caso di esito negativo.
La Società Sportiva Lazio ha emesso un comunicato ufficiale sul proprio sito web in cui smentisce categoricamente le voci riguardanti possibili cambi in panchina e conferma la fiducia totale nell’allenatore Maurizio Sarri.
Il comunicato recita: “In seguito alle notizie apparse su alcuni organi di informazione, in merito a presunte valutazioni in atto sulla guida tecnica, la S.S. Lazio conferma, qualora ce ne fosse bisogno, la totale fiducia nell’allenatore Maurizio Sarri, precisando che lo stesso tecnico ha un contratto in scadenza nel 2025. Pertanto tutte le voci che accosterebbero altri allenatori alla S.S. Lazio sono destituite di qualsiasi fondamento”.
La Lazio ha recentemente pubblicato la seconda semestrale del 2023, rivelando i dettagli finanziari e le operazioni di mercato estivo del club. Partendo dalle cessioni definitive, si evidenziano alcuni trasferimenti significativi.
Maximiano è stato ceduto all’Almeria con la formula del prestito con obbligo di riscatto, generando un affare totale di 8,110 milioni di euro con una plusvalenza di 107mila euro. Milinkovic Savic è stato trasferito all’Al Hilal per 39,710 milioni di euro, portando una plusvalenza di 38,982 milioni di euro. Il totale delle cessioni definitive ammonta a 47,820 milioni di euro.
Passando agli acquisti, la Lazio ha effettuato diverse operazioni. Tra i giocatori arrivati in estate, Christos Mandas è stato acquistato per 951mila euro, Taty Castellanos dal New York City è costato 14,244 milioni di euro, Gustav Isaksen è stato pagato 11,462 milioni di euro, e Daichi Kamada è arrivato a parametro zero dall’Eintracht Francoforte con commissioni di 1,5 milioni di euro. Il totale delle spese per gli acquisti è di 28,157 milioni di euro.
La Lazio ha reso pubblica la seconda semestrale del 2023, mostrando risultati finanziari più che positivi, principalmente grazie alla partecipazione alla Champions League. Di seguito i dettagli del bilancio della società:
Risultato Netto: Euro 40,07 milioni positivi.
Giro di Affari: Euro 118,83 milioni, con un aumento di Euro 51,83 milioni rispetto al periodo precedente, principalmente grazie alla Champions League.
Ricavi: Euro 118,83 milioni, suddivisi tra diverse voci come gare, diritti tv, sponsorizzazioni, pubblicità e merchandising.
Costi Operativi: Euro 76,34 milioni, in aumento di 5,55 milioni rispetto alla stagione precedente.
Capitale Immobilizzato: Euro 165,61 milioni, con un incremento di euro 6,68 milioni, dovuto principalmente alle operazioni di compravendita dei diritti alle prestazioni sportive.
Indebitamento Finanziario Netto: Risulta negativo per euro 14,29 milioni, con un miglioramento di euro 33,91 milioni rispetto al periodo precedente, dovuto soprattutto alla diminuzione dei finanziamenti autoliquidanti presso banche.
Il bilancio complessivo riflette una situazione finanziaria solida, evidenziando un’importante crescita dei ricavi grazie alla partecipazione alla Champions League, che ha contribuito in modo significativo al successo economico della società.
La Lazio sta conducendo un campionato con ritmi altalenanti e rischia seriamente di non ripetere il risultato dell’anno scorso, quando riuscì a qualificarsi per la Champions League. Certo, chiudere la classifica al secondo posto come nel 2023 è già un miraggio, ma basterebbe anche solo raggiungere la quarta piazza per garantirsi la partecipazione all’Europa che più conta. Tra l’altro dalla prossima edizione la Champions rivoluzionerà il proprio format e si renderà ancora più appetibile. Oggi i biancocelesti vantano una quarantina di punti in Serie A e le rivali dirette vengono individuate in Fiorentina, Roma, Atalanta e Bologna. Da qui alla fine del campionato non saranno pochi i match decisivi per il conseguimento del principale obiettivo stagionale.
Non ci sono da considerare solo i big match di Serie A, ma anche quelli delle altre competizioni. Tra fine marzo e inizio aprile i biancocelesti saranno impegnati per 3 volte nel giro di pochi giorni con la Juventus. Per la vigilia di Pasqua, infatti, è in programma l’incontro casalingo di campionato con la Juventus, apparentemente impossibilitata a raggiungere l’Inter in testa alla classifica. Il 2 aprile le due squadre si troveranno di nuovo faccia a faccia a Torino, per la gara d’andata delle semifinali di Coppa Italia, il cui ritorno si disputerà invece a Roma il 23. Nel mezzo, precisamente il 7 aprile, gli aquilotti saranno attesi dal derby con i giallorossi: un appuntamento che vale tantissimo per la tifoseria biancoceleste.
Quello con la Roma, oggi guidata da Daniele De Rossi, potrebbe rivelarsi un vero e proprio scontro diretto per la Champions o comunque per l’accesso alle prossime coppe europee. La stracittadina capitolina assume sempre un valore notevole, anche a prescindere dallo stato di forma o dagli obiettivi delle due squadre, ma stavolta potrebbe mettere davvero in palio qualcosa in più. Riuscire a centrare il quarto posto proprio ai danni degli eterni rivali sarebbe ovviamente motivo di soddisfazione in più per i ragazzi di Maurizio Sarri, che in ogni caso non dovranno sottovalutare nemmeno il successivo impegno con la Salernitana. I campani sono infatti ultimi in classifica e da qui a breve inizieranno a sparare le ultime cartucce pur di tentare un’insperata salvezza.
Come se non bastasse, a fine aprile la Lazio dovrà vedersela in casa col Verona, che di chance di sfuggire alla retrocessione ne ha eccome. Agli scaligeri potrebbe bastare un paio di risultati indovinati per rimanere in Serie A. Almeno sulla carta, dovrebbero risultare più abbordabili gli impegni in trasferta col Monza e in casa con l’Empoli, così come il big match di San Siro contro l’Inter, nella penultima giornata, quando i nerazzurri dovrebbero già aver vinto aritmeticamente lo scudetto. Occhi aperti anche per il gran finale: la Lazio giocherà in casa, ma avrà davanti il Sassuolo, altra candidata alla retrocessione.
Benché disponga di una rosa di tutto rispetto, la formazione biancoceleste non può ancora dirsi tranquilla per quanto riguarda il prossimo futuro. Quest’anno la Lazio non ha mai goduto di una buona quotazione sulla Serie A per quanto riguarda la corsa al vertice, ma in pochi si sarebbero aspettati di vederla arrancare per raggiungere l’Europa. La permanenza di Sarri in panchina è tutt’altro che certa, ma il mister ha quantomeno il dovere morale di lasciare un’eredità importante per ripagare la piazza dell’enorme fiducia che gli ha concesso in questi 3 anni.
Troppo Bayern. Ha vinto la tecnica dei giocatori tedeschi. Un tre a zero, secco che elimina la Lazio dalla Champions. A commentare la partita in conferenza stampa come sempre, si è presentato mister Sarri. Ecco le sue parole:
Un percorso lungo: che rammarico ha?
“Il divario tecnico c’è e si è visto in maniera palese a tratti. Ci rimane il rammarico che il gol al 47′ ci ha tolto la speranza. Mi dispiace per com’è avvenuto, perché c’era un angolo a nostro favore. Nei 180′ il rammarico sono gli ultimi 10′ della partita d’andata, dove si poteva vincere in maniera più ampia. Il Bayern stasera ha fatto di nuovo il Bayern”.
Quanta rabbia c’è nel vedere Guendouzi prendere due giornate?
“Non so se la società fara ricorso”.
L’ errore sotto porta di Immobile?
“Ha avuto quell’ opportunità, poi altre occasioni pericolose non ci sono state. Nel primo tempo siamo arrivati sei o sette volte al limite dell’area senza trovare la conclusione. Il primo tempo è stato di livello, quando sono arrivato negli spogliatoi a fine primo tempo mi sono reso conto che il secondo gol è stata una mazzata. Alla fine è passata la squadra più forte”.
Che ripercussioni avrà sulla stagione?
“Il nostro calendario ora si fa complicato. La Lega forse non si rende conto di certe cose. Il bilancio in Champions è positivo: una squadra come noi ha fatto più vittorie che sconfitte. In Coppa Italia siamo in semifinale e vediamo. In campionato abbiamo reso meno delle nostre possibilità e dobbiamo risalire”.
Come si può tornare in Europa?
“Mentre in Champions il potenziale ci consentiva questo, in campionato ci permetteva di fare qualcosa in più di quel che abbiamo fatto. Ora dobbiamo unire le forze per risalire”.
Questa partita può cambiare il tuo futuro?
“Questa è una domanda da fare alla società. Ho un contratto anche per il prossimo anno, poi che il ciclo si possa concludere può essere, la squadra non è giovane, quindi forse si farà qualcosa”.
Dopo la sconfitta contro il Bayern Monaco che ha sancito l’eliminazione dalla Champions League, il tecnico della Lazio, Maurizio Sarri, ha espresso le sue considerazioni ai microfoni di SkySport nel post partita.
“Dopo il secondo gol è iniziata un’altra partita“, ha dichiarato Sarri. “Il primo tempo è stato di buon livello. Loro questa sera erano il Bayern vero. In questa competizione queste squadre tirano fuori tutto, eravamo riusciti a rimanere bene nella partita. L’1-0 non ci avrebbe tolto le speranze, il 2-0 invece ci ha fatto rientrare negli spogliatoi con la delusione e con poca convinzione di poterla rimettere apposto“.
Riguardo alle possibilità della Lazio, Sarri ha commentato: “Le occasioni all’andata c’erano state, venire qui con un altro risultato avrebbe cambiato le nostre sensazioni in caso di gol subito. Poteva essere un’altra storia, ma il divario tecnico c’è. Cambio di modulo? Neanche per sogno. Un’altra intensità viene fuori perché c’è più tecnica, a livello di dati fisici loro li hanno peggio di noi, sono sicuro. Il percorso in Champions è per forza positivo, con più vittorie che sconfitte. Tornare in Champions l’anno prossimo è ai limiti dell’impossibile, in campionato non siamo al massimo. Vediamo cosa riusciamo a fare e a risalire“.
Al termine della sfida persa per 3-0 contro il Bayern Monaco in Champions League, Ivan Provedel, portiere della Lazio, ha espresso la sua delusione ma anche la determinazione a reagire. Parlando con i microfoni di SkySport, Provedel ha detto: “Fino al gol la partita era equilibrata, abbiamo avuto delle occasioni, forse è cambiato qualcosa e non siamo più riusciti a creare come prima. Non so dire perché, è andata così purtroppo e non me lo spiego.”
“Sull’1-0 eravamo in parità, è un peccato perché nonostante la superiorità tecnica loro, noi eravamo riusciti a giocare per segnare. Mi dispiace che non siamo riusciti a fare ciò che volevamo. Noi ci aspettavamo questo dal Bayern e dalla Champions. Loro magari hanno più qualità rispetto ad altri, però è vero che l’intensità che avevano era tanta roba.”
Provedel ha poi aggiunto: “Sono usciti i valori in campo e non siamo riusciti a rimanere in partita. Credo che tutto questo debba essere uno stimolo, la qualificazione agli ottavi ce la siamo meritata con le prestazioni. Tutto questo deve darci la consapevolezza che lavorando con intensità e qualità ce la possiamo giocare anche con grandi squadre. Il gol segnato resta solo un piacevole ricordo, mi dispiace davvero tanto non essere riuscito a fare di più”.
La Lazio ha concluso il suo percorso in Champions League all’Allianz Arena, sconfitta dal Bayern per 3-0 con le reti di Kane e Müller. Al termine della partita, le parole di Zaccagni ai microfoni di Mediaset riflettono la delusione della squadra: “Siamo delusi perché nel primo tempo dovevamo sfruttare qualche occasione che abbiamo creato. Dopo il loro gol abbiamo perso un po’ di fiducia e abbiamo perso questa occasione. Il calcio è fatto di episodi potevamo passare in vantaggio sullo 0-0 purtroppo non è andata così.”
Nonostante la delusione, Zaccagni si mostra fiducioso per il futuro: “Dobbiamo cercare di rimanere uniti, di guardare alla prossima partita e di portare a casa la vittoria”. La Lazio guarda avanti, consapevole che ci sarà sempre un’altra occasione per dimostrare il proprio valore.