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Se non tiri in porta non vinci mai; altra battuta d’arresto in campionato: le pagelle di Bologna Lazio.

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Altra battuta d’arresto in campionato per la Lazio, che non riesce mai ad avere una continuita’ e perde l’ennesima partita in campionato.

Una partita noiosa quella di questa sera, con entrambe le squadre che hanno tirato una volta in porta, ma al Bologna basta un solo tiro per segnare e vincere la partita.

Una Lazio sciapa, mai pericolosa in fase d’attacco con uno sterile possesso palla che non ha mai impensierito la retroguardia felsinea.

Ma soprattutto questa squadra non riesce piu’ a saltare in dribbling gli avversari, ma la cosa grave e che questa squadra non tira mai in porta, preferendo sempre leziosita’ inutili.

Adesso settimana di fuoco: martedi in champions contro il Feyenoord dove e’ fondamentale vincere e poi il derby.

Vediamo insieme i voti dei giocatori laziali:

PROVEDEL 6: unico tiro in porta dove il Bologna segna ma lui non puo’ fare niente.

LAZZARI 6: oggi quando ha fatto un cross giusto per Castellanos mi sono commosso, poi e ritornato il solito sprecone in fase cross.

ROMAGNOLI 5,5: troppo nervoso e poco attento nell’occasione del gol del Bologna.

PATRIC 5,5: sbaglia molto in fase di costruzione .

MARUSIC 5: da mesi e il peggiore in campo ma gioca sempre: anche oggi non sale lasciando Ferguson in gioco.

ROVELLA 5,5: nel primo tempo benino,nel secondo male,molto male.Si fa trovare fuori posizione nel gol del Bologna.

LUIS ALBERTO 5: oggi male, non riesce mai ad entrare in partita.

GUENDOZI 6: bene soprattutto nel primo tempo, certo quando devi creare o recuperare il risultato non e’ proprio l’ideale.

ANDERSON 5: quando Lykogiannis con una pallonata in testa lo ha colpito, pensavo che forse si sarebbe svegliato. Invece niente.Altro giocatore che quest’anno e’ quasi sempre assente.

PEDRO 5,5: poca roba anche lo spagnolo.

CASTELLANOS 5,5: prende un palo di testa ma l’arbitro aveva gia fischiato un fallo; per il resto anche lui poco o niente.

PELLEGRINI 5: e’ riuscito nell’inpresa di fare peggio di Marusic.

IMMOBILE 5: un fantasma.

ZACCAGNI 5,5: prova qualche sgasata ma poco incisivo.

KAMADA SV.

ISAKSEN SV.



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Una Lazio IMMOBILE: altri passi indietro in Bologna – Lazio

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Lazio, vittoria, Luis Alberto, commento, Cagliari, tre punti, Champions League, motivazione, squadra, attaccanti Articolo:

Termina con una vittoria per i padroni di casa l’anticipo di questa giornata Bologna – Lazio. Un primo tempo dove la rosa di Maurizio Sarri trova il gioco e colpisce una traversa con Castellanos dove l’arbitro romano gli fischia anche fallo in attacco.

Nel secondo tempo arriva subito il gol del vantaggio di Ferguson dopo 1 solo minuto dalla ripresa con la difesa biancoceleste che va letteralmente a farfalle. Dopo il gol il nulla, entra anche Ciro Immobile al minuto 57 ma invece di dare la carica ai compagni, li porta nel baratro del pessimo gioco. Kamada sbaglia un retropassaggio rischiando un contropiede che solo dio sa come il rossoblu non hanno approfittato per il raddoppio. Ciro Immobile totalmente assente dove addirittura si porta il pallone oltre la linea del fondo su un controllo facilissimo, fatica inoltre a farsi trovare o tenere il pallone. Felipe Anderson totalmente scarico, Zaccagni annullato dalla difesa del Bologna. Forse si salvano solamente Rovella e Luis Alberto che almeno ci hanno provato e Castellanos. Il resto è il nulla!

Ennesimi punti buttati, ennesima prestazione dove sin dall’inizio si è visto negli occhi dei giocatori che la partita andrà persa per mancanza di concentrazione e voglia di fare punti. Si avvicina il match contro il Feyenoord ma sembra che gli uomini di Sarri siano un po’ tutti Immobile. Se ci sono problemi psicologici o ansia da prestazione, è il momento di lavorarci sopra!

Il Tabellino di Bologna – Lazio

BOLOGNA-LAZIO 1-0

Marcatore: 46` Ferguson 

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Beukema, Calafiori, Lykogiannis (80` Kristiansen); Freuler, Aebischer (72` Moro); Ferguson, Orsolini, Saelemaekers (80` Ndoye); Zirkzee (90`+2` Fabbian).

A disp.: Bagnolini, Ravaglia, Bonifazi, Corazza, Lucumi, Urbanski, Van Hooijdonk, Jarlsson.

All.: Thiago Motta

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Patric, Romagnoli, Marusic (48` Pellegrini); Guendouzi, Rovella, Luis Alberto (80` Kamada), Felipe Anderson (80` Isaksen), Castellanos (57` Immobile), Pedro (57` Zaccagni).  

A disp.: Sepe, Mandas, Gila, Hysaj, Cataldi, Vecino, Basic.

All.: Maurizio Sarri

Arbitro: Federico La Penna della (sez. di Roma)

Assistenti: Rossi-Moro

IV ufficiale: Ghersini 

V.A.R.: Serra 

A.V.A.R.: Di Vuolo

Ammoniti: 35` Pedro (L), 48` Romagnoli (B), 48` Ferguson (B), 56` Beukema (B), 65` Luis Alberto (L), 80` Zaccagni (L), 90`+5` Isaksen (L)

Recupero: 5` st.

Serie A TIM | 11ª giornata 

Venerdì 3 novembre 2023, ore 20:45

Stadio Renato Dall`Ara, Bologna



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Bologna-Lazio, Maurizio Sarri: “Immobile? Obiettivo continuità, Romagnoli? Non so chi vi ha detto…”

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lazio bologna
Lazio’s head coach Maurizio Sarri during the Italian Serie A soccer match between SS Lazio vs Torino FC at the Olimpico stadium in Rome, Italy, 22 April 2023. ANSA/GIUSEPPE LAMI

A pochi minuti da Bologna – Lazio, Maurizio Sarri è intervenuto ai microfoni di Sky:

“La partita di stasera è difficile. Affrontiamo una squadra forte, organizzata e con un grandissimo tecnico. Non perdono da tre mesi, sarà tosta. Non so chi vi ha detto che Romagnoli non è al meglio. Lui sta bene. I recuperi sono stati buoni, facciamo le scelte in base alla forma dei giocatori alla vigilia della partita. Mancano due partite alla fine di questo ciclo, vedremo se lo stato di forma continuerà a essere buono. L’obiettivo di Immobile, come quello di tutti, è quello di allenarsi con continuità. E’ il proposito principale dell’intera squadra”.



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Bologna Lazio, Luis Alberto: ” Ci fidiamo del mister, lamentarsi non serve a nulla…”

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Luis Alberto deluso dalla sconfitta della Lazio contro la Fiorentina

Luis Alberto è intervenuto ai microfoni di Sky a pochi minuti da Bologna – Lazio:

 “Sarà una partita complessa, il Bologna ha fatto un percorso buono. Sono cresciuti tanto. Questo è un campo dove è difficile fare punti. Dovremo stare attenti in difesa. La pressione è tanta. Dovremo fare una gara tosta per portare a casa la vittoria. Tutti stanno giocando molto meglio, siamo 6-7 giocatori a centrocampo, è giusto che ci sia più rotazione. Ti aiuta anche a restare più lucido”.

“Ci fidiamo del mister, mette in campo sempre chi sta meglio. Credo che tutte le squadre che giocano l’Europa hanno i nostri stessi problemi. Lamentarsi non serve a nulla. Giocare tante partite è comunque difficile, ma a volte deve allenarsi più la testa che le gambe. Noi dobbiamo solo lavorare”.

Lo spagnolo è poi intervenuto anche ai microfoni di Lazio Style Channel:

“Questa è una settimana importante per noi. Dobbiamo pensare solo ad oggi senza farci distrarre dalle prossime partite. Andiamo partita dopo partita”.

BOLOGNA – “Sappiamo che è difficile che negli ultimi anni che siamo venuti qui abbiamo avuto delle difficoltà. Dobbiamo stare compatti fare girare la palla velocemente e tenere alta la linea difensiva per ottenere i tre punti e proseguire la corsa Champions. Il lavoro mentalmente aiuta. ci sono partite in cui si sta un po’ meglio o un po’ peggio, ma l’importante è stare bene mentalmente. Per me è un onore giocare tutto il 2023 da titolare”.



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Bologna – Lazio, le Formazioni Ufficiali: Immobile ancora dalla Panchina

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Matteo Guendouzi commenta il ritiro della Lazio ad Auronzo, sottolineando il buon lavoro svolto e le aspettative per la stagione. Leggi le sue dichiarazioni complete.

Sono state diramate le formazioni ufficiali per Bologna – Lazio. Maurizio Sarri ha deciso di tenere ancora in panchina Ciro Immobile per dar spazio a Castellanos. Pedro titolare dal primo minuto.

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Beukema, Calafiori, Lykogiannis; Freuler, Aebischer; Ferguson, Orsolini, Saelemaekers; Zirkzee, .

A disp.: Bagnolini, Ravaglia, Bonifazi, Corazza, Kristiansen, Lucumi, Fabbian, Moro, Urbanski, Van Hooijdonk, Jarlsson, Ndoye.

All.: Thiago Motta

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Patric, Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Rovella, Luis Alberto, Felipe Anderson, Castellanos, Pedro.  

A disp.: Sepe, Mandas, Gila, Pellegrini, Hysaj, Cataldi, Kamada, Vecino, Basic, Immobile, Zaccagni, Isaksen.

All.: Maurizio Sarri

Arbitro: Federico La Penna della (sez. di Roma)

Assistenti: Rossi-Moro

IV ufficiale: Ghersini 

V.A.R.: Serra 

A.V.A.R.: Di Vuolo

Serie A TIM | 11ª giornata 

Venerdì 3 novembre 2023, ore 20:45

Stadio Renato Dall`Ara, Bologna



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Biglietti Lazio – Feyenoord: info e Costi

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Lazio – Feyenoord è in programma per martedì 7 Novembre 2023 alle ore 21.00 presso lo Stadio Olimpico di Roma. Il match valido per la quarta giornate del girone E di Champions League vede i biancocelesti giocare in casa cercando di ribaltare il 3-1 rimediato nelle mura olandesi.

Il Comunicato della Lazio

La S.S. Lazio comunica che dalle 16:00 di oggi, lunedì 30 ottobre, saranno messi in vendita i biglietti per la gara di UEFA Champions League Lazio-Feyenoord, in programma martedì 7 novembre alle ore 21:00.

Sarà possibile acquistare i biglietti:

– ON-LINE tramite il circuito Vivaticket;

– presso i punti vendita Vivaticket

– le due tariffe agevolate, Invalidi al 100% e Disabili in carrozzella entrambi con accompagnatori, si potranno acquistare solo presso i negozi Lazio Style 1900.

TUTTI COLORO CHE SONO IN POSSESSO DELLA FIDELITY CARD MILLENOVECENTO O EAGLE E NON SONO ABBONATI, POTRANNO RICHIEDERE AL MOMENTO DELL`ACQUISTO ANCHE ON LINE CHE, IL TITOLO D`INGRESSO VENGA CARICATO ELETTRONICAMENTE SULLA STESSA.

Questi saranno i punti di accesso allo Stadio Olimpico per i possessori dei biglietti:

Via dei Gladiatori per i biglietti Media – Sponsor Hospitality – Tribuna D`Onore – Autorità e Tribuna Monte Mario;

Piazza Lauro De Bosis per i biglietti di Tribuna Tevere, Distinti Sud Est e Curva Maestrelli;

Via Nigra-Stadio dei Marmi per i biglietti di Tribuna Disabili in Carrozzella;

Piazza Piero Dodi per i biglietti di Curva Nord – Distinti Nord Est e Nord Ovest – Tribuna Tevere.

Si ricorda che chi acquista fisicamente un biglietto presso un punto vendita è tenuto a mostrare il suo documento di identità, pena l’impossibilità di emettere il titolo di accesso (D.L. 8/2/2010 nr. 8).

Non verranno considerate come documenti idonei alla vendita, tutte le patenti di ultima generazione che non riportano le indicazioni del luogo di residenza.

Nella vendita libera il numero massimo di biglietti acquistabili da una singola persona è di quattro come da disposizioni dell`Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive. In questo caso è possibile presentare per le altre eventuali tre persone, anche solo la copia del documento d`identità.

Costi Settori Biglietti Lazio – Feyenoord

 SETTORE  INTERO    INVALIDI CIVILI 100% e Accompagno (*)   RIDOTTO AQUILOTTO UNDER 16 (***)
TRIBUNA D’ONORE CENTRALE ( hospitality )550€ ====
TRIBUNA MONTE MARIO TOP150€80 € 80 €
TRIBUNA MONTE MARIO LAT.110 € 60 €  60 €
TRIBUNA TEVERE GOLD150 €80 €80 €
TRIB. TEVERE TOP110 € 60 €60 €
TRIB. TEVERE90 €50 € 50 €
TRIBUNA TEVERE PARTERRE CENTRALE80 €45 €45 €
TRIBUNA TEVERE PARTERRE LAT.70 € 40 €40 €
TR. TEVERE NON DEAMB. IN CARROZZELLA5 €====
TR. TEVERE ACCOMPAGNO NON DEAMB. IN CARR.45 €====
CURVA NORD E MAESTRELLI45 €25 €25 €
DISTINTI SU EST45 €25 €25 €
DISTINTI NORD OVEST e NORD EST45 €25 €25 €

Per la gara vige il divieto di acquisto di qualsiasi settore per i residenti dei Paesi Bassi.

Al costo dei biglietti online, verrà applicata una commissione di servizio pari al 3,80 %.

(*) I biglietti ridotti Invalidi Civili al 100% e la Tribuna Tevere non deambulanti entrambi con accompagnatore, posso essere acquistati solo presso i Lazio Style 1900.

(**) Possono acquistare un tagliando Ridotto Under 16 i ragazzi nati dal 01/01/2007.

I bambini di 4 anni nati dal 01/01/2019 accedono allo stadio gratuitamente e senza biglietto presentando un documento di identità o la tessera sanitaria.

All’ingresso il controllo dell’identità sarà effettuato su ogni singolo spettatore ed è pertanto obbligatorio esibire un documento di identità, compresi i minorenni.

CAMBIO NOMINATIVO

Sarà possibile fare il cambio nominativo dei biglietti e degli abbonamenti, (per questi ultimi sarà possibile farlo per tariffa corrispondente donna per donna – under per under ecc.) cliccando qui.

Solo ed esclusivamente il giorno della gara, dalle ore 17:00 sarà aperta la biglietteria presso il box di Via Nigra – Stadio dei Marmi – Sportello Biglietteria.

Presso lo stesso punto vendita, verranno rilasciati i biglietti Coni e FIGC ma solo ed esclusivamente il giorno della gara e solo dalle ore 17:00 alle 19:00 – Sportello Accrediti.

SETTORE OSPITI

Chiuso e divieto assoluto di acquisto di qualsiasi settore per i residenti dei Paesi Bassi.

Lazio – Feyenoord sono uscite le informazioni per le note di Accredito Stampa:

L`Ufficio Stampa della S.S. Lazio ricorda che le richieste di accredito stampa per la gara di UEFA Champions League Lazio-Feyenoord, in programma martedì 7 novembre 2023 alle ore 21:00 allo stadio Olimpico, dovranno pervenire al nuovo indirizzo e-mail accrediti@sslazio.it entro e non oltre le ore 15:00 di giovedì 2 novembre 2023. Le richieste che arriveranno dopo la scadenza non verranno prese in considerazione.

Le richieste dovranno inoltre essere inviate su carta intestata con la firma del direttore responsabile della testata giornalistica, e dovrà essere indicato luogo, data di nascita, numero e fotocopia leggibile della tessera professionale e del documento d`identità.



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Biglietti Bologna – Lazio: info e costi per la trasferta del 3 Novembre 2023

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biglietti bologna lazio

Sono uscite le informazioni ed i costi dei biglietti di Bologna – Lazio, match valido per l’undicesima giornata di Serie A e che avrà inizio Venerdì 3 Novembre 2023 alle ore 20.45.

Il Comunicato della Lazio

La S.S. Lazio comunica che sono stati messi in vendita i biglietti per la gara di Serie A TIM Bologna-Lazio, in programma venerdì 3 novembre alle ore 20:45 presso lo stadio Renato Dall’ Ara di Bologna.

Sarà possibile acquistare i biglietti presso:

Il sito Internet di Vivaticket

Punti vendita circuito Vivaticket.

Il prezzo del settore “Curva Ospiti”, (capienza 2.400 posti) è di € 25 intero (più diritti di prevendita).

Fino alla riunione dell’Osservatorio, i residenti nella regione Lazio potranno acquistare unicamente la Curva Ospiti e solo con la Tessera del Tifoso – Fidelity S.S. Lazio Millenovecento.

Sarà possibile acquistare i biglietti fino alle ore 19:00 di giovedì 2 novembre.

Tutti i tifosi che accederanno allo stadio, compresi i bambini di qualsiasi età, dovranno essere muniti di biglietto. Si consiglia di usare il formato Pdf sul proprio cellulare oppure di portare il formato cartaceo.

Si ricorda che i biglietti del settore Curva Ospiti NON saranno in vendita alle casse dello stadio il giorno della partita: si raccomanda, pertanto, ai tifosi di non recarsi a Bologna se sprovvisti di biglietto.

ULTERIORI INFORMAZIONI:

– Come arrivare allo stadio

– ACCESSO PERSONE DISABILI – INTRODUZIONE STRISCIONI – REGOLAMENTO D`USO DELLO STADIO –

Il Comunicato del Bologna

Tramite il sito ufficiale del Bologna Calcio ecco info e costi per chi vorrà partecipare alla trasferta;

Info biglietteria

Prevendita

Le date

La prevendita comincia alle ore 10 del 26/09.

Dove acquistare

  • Online esclusivamente sul sito ufficiale con la procedura print@home, che consente di stampare direttamente a casa il proprio biglietto o caricarlo sul Wallet del telefono (come per esempio avviene per i biglietti aerei o ferroviari), a questo link.
  • Presso i punti vendita del circuito Vivaticket (qui l’elenco) (sabato, domenica e festivi secondo orario di apertura dei singoli esercizi);

Si ricorda che per l’acquisto e l’ingresso è necessario presentare un documento personale di identità IN ORIGINALE ove sia specificata la residenza; le nuova patenti o carte di identità SENZA indicazione della residenza NON SONO VALIDE, così come non sono valide fotocopie o fotografie su smartphone.
Si invitano i tifosi ad acquistare usufruendo dell’unico circuito autorizzato, ovvero VIVATICKET. Il BFC non risponde di qualsiasi tipo di problema derivante da acquisti effettuati presso rivendite o circuiti non elencati su questa pagina.

Assistenza acquisti web

Per domande o problemi riscontrati durante la procedura di acquisto di biglietti su biglietti.bolognafc.it puoi inviare una email a hd-Bolognafc@vivaticket.com

Prezzi

Prezzi PREVENDITA dal 26/09 al 30/10 (Punti vendita, Online), commissioni online escluse

SETTORE Intero    
Tribuna Coperta    25
Distinti    18
Curva Bulgarelli    10

Biglietti ospiti

Saranno in vendita dal 26/10.

L’ingresso del settore ospiti (Curva Ospiti) è situato in Via Menabue (laterale di Via Porrettana).
I cancelli apriranno circa tre ore prima del fischio di inizio.
La zona adibita a parcheggio tifosi ospiti è lungo la via Porrettana e il suo proseguimento con cambio di denominazione (Via Don L. Sturzo).

Limitazioni alla vendita

Fino alla riunione dell’Osservatorio, i residenti nella regione Veneto potranno acquistare unicamente la curva ospiti e solo con Fidelity del Verona.

Vendita allo stadio il giorno della partita

Le casse stadio rimarranno CHIUSE. Il giorno della partita e’ possibile acquistare online e presso i punti vendita fino al termine della gara.

Accrediti diversamente abili

Le richieste devono pervenire ESCLUSIVAMENTE DALLE ORE 10 ALLE ORE 17 del 23/10/23 secondo le modalità esposte in questa pagina, sezione Diversamente abili. Si ricorda che i posti verranno assegnati in ordine di richiesta e fino ad esaurimento. Non verranno prese in considerazione richieste incomplete o giunte precedentemente o successivamente ai termini indicati.
Gli interessati riceveranno l’accredito direttamente alla mail utilizzata per inviare la richiesta.

Tessere CONI / AIA / FIGC

Le richieste devono pervenire ESCLUSIVAMENTE DALLE ORE 10 ALLE ORE 17 del 23/10/23 compilando questo form. Si ricorda che è necessaria la tessera 2022 o 2023 e che i posti verranno assegnati in ordine di richiesta e fino ad esaurimento. Non verranno prese in considerazione richieste incomplete, con tessere scadute o giunte precedentemente o successivamente ai termini indicati.
Gli interessati riceveranno l’accredito direttamente alla mail utilizzata per inviare la richiesta.



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Bonus UEFA, ecco quanto incasserà la Lazio

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Ivan Provedel, Lazio, Gol, Miglior Giocatore, Tifosi, Riconoscimenti, Ringraziamento
Lazio's goalkeeper Ivan Provedel, center, scores his side's opening goal during a Champions League group E soccer match between Lazio and Atletico Madrid, at Rome's Olympic Stadium, Tuesday, Sept. 19, 2023. (AP Photo/Andrew Medichini)

Il girone d’andata della Champions League si è concluso con una Lazio terza con 4 punti. In tre incontri i biancocelesti hanno vinto con il Celtic, pareggiato con l’Atletico e perso contro il Feyenoord. Le squadre italiane che militano nella coppa dei campioni sono pronte a ricevere circa 34,7 milioni di euro tra market pool (un dato correlato al valore del mercato televisivo della Champions League in Italia) e bonus risultati.

La Lazio incasserà ben 8,83 milioni di euro dalla UEFA di cui 5 dal market pool.



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Serie A: Bologna vs. Lazio – Le Parole di Thiago Motta Prima del Cruciale Incontro

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Problemi in casa Juventus: Koopmeiners in dubbio e McKennie a rischio contro la Lazio

Alla vigilia del match contro la Lazio, in programma al Dall’Ara alle 20:45 di domani, l’allenatore del Bologna, Thiago Motta, ha tenuto una conferenza stampa per discutere l’importante sfida imminente. Motta ha enfatizzato l’importanza di ogni partita e la necessità di concentrazione continua. Ha anche espresso il suo rispetto per la Lazio e ha discusso delle sfide che la squadra deve affrontare nel match.

Tutte le partite sono importanti, ora lo è questa con la Lazio. Ci prepariamo per la partita, affronteremo la gara con grande impegno, mettendo in pratica tutto quello che abbiamo provato e la nostra miglior versione. Al di là del risultato pensiamo alla prossima che è quella più importante. Non abbiamo tempo per festeggiare una vittoria o piangere per una sconfitta… testa alla prossima”.

Motta ha sottolineato la qualità della Lazio e la necessità di metterli in difficoltà nelle transizioni. Ha parlato anche di Ciro Immobile, considerandolo un grande giocatore che richiede attenzione speciale.

Cosa temo della Lazio? Temere no, tanto rispetto. C’è un allenatore di alto livello, noi dobbiamo metterli in difficoltà nelle transizioni, è una squadra che palleggia quando vuole, che ti attira fuori in costruzione per farti male… dovremo cercare di portare la partita dalla nostra parte. Domani giocherà la miglior squadra possibile. Dobbiamo farci trovare pronti per fare la miglior gara possibile”.

“Se il Bologna è una squadra scomoda? Chiedetelo a loro, noi dobbiamo migliorare in ciò che stiamo facendo e non perdere quello che di buono stiamo costruendo. Domani la Lazio, concentrati e determinati”.

“Immobile è un grande giocatore, ci sono degli alti e bassi, degli infortuni che possono cambiare le cose. Io lo reputo un grande giocatore, attacca bene la profondità, è dinamico e fa gol. Dovremo stare attenti domani perché lui è un grande di questo campionato”

Il tecnico ha anche condiviso informazioni sulla preparazione della squadra e il ritorno del giocatore Beukema. Ha ribadito l’importanza di dare continuità al gioco della squadra e ha sottolineato che, nonostante le sfide, la squadra è pronta per il match.

“Beukema convocato? Bene, oggi si è allenato con il gruppo, potrà partecipare domani. Ovviamente la preparazione cambia, per fortuna posso gestire le mie ore di lavoro in funzione a come vedo la squadra, in funzione di come sarà il futuro, a quello che vedo. In questi due giorni facciamo video, guardiamo quello che possiamo fare nella prossima partita, domani ne faremo un altro per finire di preparare la partita. Dobbiamo dare continuità al nostro gioco, i ragazzi stanno bene. Cambia ovviamente affrontare la Lazio o l’Hellas, come stile di gioco e come livello, ma sappiamo cosa dobbiamo fare”.



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Bologna – Lazio, le probabili formazioni con Guendouzi ancora in fiducia

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Matteo Guendouzi commenta il ritiro della Lazio ad Auronzo, sottolineando il buon lavoro svolto e le aspettative per la stagione. Leggi le sue dichiarazioni complete.

La Lazio, reduce dalla vittoria in extremis contro la Fiorentina, si prepara per il prossimo incontro di Serie A contro il Bologna. La partita è in programma venerdì alle ore 20:45 al Dall’Ara, e i biancocelesti cercano il quarto successo di fila in campionato. Maurizio Sarri sta studiando la formazione migliore per affrontare il Bologna di Thiago Motta, che arriva da una vittoria per 2-0 contro il Verona. Ciro Immobile tornerà titolare, ma il dubbio in attacco riguarda Zaccagni, con Pedro che potrebbe prendere il suo posto. In difesa, sembrano esserci conferme, con Sarri che potrebbe riproporre la linea difensiva a quattro che ha tenuto la porta inviolata contro la Fiorentina. A centrocampo, Guendouzi e Luis Alberto sembrano favoriti come mezzali, mentre in cabina di regia c’è un ballottaggio tra Rovella e Cataldi.

Probabili Formazioni:

Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Beukema, Calafiori, Lykogiannis; Aebischer, Freuler; Orsolini, Ferguson, Saelemaekers; Zirkzee. All.: Thiago Motta

Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari, Patric, Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Rovella, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Pedro. A disp.: Sepe, Mandas, Hysaj, Gila, Pellegrini, Kamada, Cataldi, Vecino, Isaksen, Castellanos, Zaccagni. All.: Sarri.



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Designazione Arbitrale Bologna vs Lazio: Federico La Penna al Fischio d’Inizio

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Arbitri 11ª Giornata Serie A: Ayroldi per Lazio-Cagliari, Designazioni Complete

Per la 11ª giornata di Serie A TIM, la designazione arbitrale ha assegnato a Federico La Penna, della sezione di Roma, la direzione della partita tra Bologna e Lazio. La squadra arbitrale includerà gli assistenti Rossi e Moro, con Ghersini nel ruolo di quarto uomo. Serra e Di Vuolo saranno gli arbitri VAR e AVAR. Questa sarà la prima volta che La Penna arbitrerà la Lazio, ma sarà il 13° precedente con il Bologna. In passato, il Bologna ha ottenuto 2 vittorie, 3 pareggi e ha subito 7 sconfitte nei match arbitrate da La Penna.



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Bologna – Lazio | Patric in Conferenza stampa: ” I difetti si possono migliorare col tempo ma la mente…”

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Patric salta Lazio-Atalanta: forfait dell’ultimo minuto per influenza intestinale

Alla vigilia di Bologna – Lazio, Patric è intervenuto in Conferenza Stampa.

Come vanno affrontati tanti impegni così decisivi?

“Il calcio di oggi è così. Dobbiamo pensare partita per partita, con il Bologna è la più importante. Poi c’è una settimana fondamentale, ci giochiamo tanto. Il Bologna sta facendo una grande stagione, ma questi sono tre punti sono uguali agli altri. Dobbiamo pensare solo a questa partita”.

Miglior Patric da quando sei arrivato?

“I difetti si possono migliorare col tempo, ma la mente è la cosa più importante. Da giovane quando hai troppo entusiasmo, troppa energia, ti porta a sbagliare. Ma poi sta alla persona volersi migliorare, anche sotto questi aspetti. La testa per me è stata fondamentale, mi sento più maturo. Sono contento di quello che sono riuscito a fare”.

Le insidie del Bologna…

“Squadra molto organizzata, stanno prendendo pochi gol. Stanno trovando grande solidità. Avanti hanno giocatori forti, da Orsolini a Zirkzee. Questa squadra da quando ha Motta in panchina ha una grande identità e sta facendo delle grandissime cose”.

Inizio di stagione non molto esaltante, poi avete trovato continuità: cosa è successo prima e dopo?

“Ancora ci domandiamo perché abbiamo avuto questo inizio di stagione, soprattutto le prime due partite. È quello di cui parliamo sempre: l’importante è la prestazione, poi il risultato può essere anche sfortunato, ci può stare di perdere. A volte però abbiamo sbagliato anche su questo come con Lecce e Genoa, poi per il resto la partita l’abbiamo sempre fatta. Dobbiamo imparare dalla partita con il Feyenoord, perché venivamo da un buon percorso, ma ci ha fatto capire tanto. Non ci possiamo rilassare mai. Se togliamo le prime due partite, penso che abbiamo preso la strada giusta. Non dobbiamo sottovalutare nessuno perché ogni partita è difficile”.

Quanto è stato importante crescere nel Barcellona per capire il calcio di Sarri?

“Senza dubbio è stato importante. La mia crescita è stata favorita dal modo di vedere il calcio del mister, sono cresciuto in una cantera che costruiva dal basso. Lui è uno dei motivi per cui sono voluto rimanere a Roma anche quando potevo andare via a parametro zero. Mi sono sentito subito bene nel suo gioco e speriamo di vincere ancora”.

Che orgoglio provi per il Pallone d’Oro di Messi visto che ci hai giocato insieme?

“Ho avuto la fortuna di allenarmi con lui, non ci sono parole per descriverlo perché nessuno si è avvicinato al suo livello in questi anni”.

Quando è scattato qualcosa dentro di te e da giocatore normale sei diventato un calciatore importante per la Lazio?

“Sì c’è un momento, anche se mai l’ho raccontato. Venivo da una buona stagione quando siamo entrati in Champions con Inzaghi, e poi ho sofferto tanto con il Covid quando sono rimasto chiuso in casa da solo. Dal nulla ho cercato di fare le stesse cose perché mi sentivo in crescita, mi sentivo bene, ma ho avuto problemi di depressione e di ansia e tutto è diventato buio per me. Lì ho cominciato a lavorare con mental coach, con gente fuori dal calcio, penso che ho trovato me stesso. Ho dovuto fare la mia peggior stagione con la Lazio, quella senza tifosi. Per me che sono un passionale è stato un fattore, visto che già stavo male mentalmente mi sono trovato a giocare tutte le partite per l’infortunio di Luiz Felipe anche se non stavo bene. Mai però ho detto di non voler giocare, perché penso che che non fosse giusto. Non ho mai avuto l’opportunità di dirlo, è stato un anno difficilissimo per me. Era più facile mollare però non l’ho mai fatto.  E forse oggi sono diventato questo tipo di giocatore perché ho affrontato nel modo giusto quel momento di difficoltà”.

Ci racconti il rigore di Immobile, perché non l’hai guardato?

“Io sono uno molto passionale, certe volte faccio cose che di cui sul momento non mi rendo conto, mi viene istintivo. Quando mi rivedo mi vergogno anche di certe reazioni che ho in campo. In quel momento non mi andava di guardarlo e poi al di là tutto è stato bello vedere i tifosi della Tevere esultare mi sono venuti i brividi. Ma è stata una cosa fatta senza pensare”.

Senti meritati gli elogi dei tifosi della Lazio?

“Sono una persona che ama stare nell’ombra, non mi piace quando si parla di me. Né nel bene né nel male. Adesso che ho 30 anni, dopo tutto quello che ho passato e che ho sofferto, penso che sia anche giusto che quando le persone parlano bene di te essere orgogliosi. Sono contento di quello che sto facendo. Sono fiero della persona e del giocatore che sono adesso”.

Perché così tanti blackout a livello europeo?

“Quello che ti dicevo prima. Ci può stare che ci siano dei cali a livello fisico visto che giochiamo tante partite ravvicinate, ci può stare anche che ci sia una partita storta in cui non hai la stessa energia, ma in alcune partite non siamo proprio entrati in campo. Su queste situazioni cerchiamo di lavorare ogni giorno, anche il mister ci dice che è una cosa in cui dobbiamo crescere per stare ogni anno al vertice”.

Sei a 13 presenze dalle 200 in biancoceleste. Avresti mai immaginato di arrivare così lontano nella Lazio?

“Mi sento fiero di questo, sono arrivato che ero un bambino e sono diventato un uomo. Provo tante emozioni per questa maglia e per questa città. Sono fiero di quello che abbiamo fatto insieme, al di là di eventi positivi e negativo. Mi sento un laziale in più e sono felice di raggiungere questi numeri”.

Come vedi i nuovi arrivati?

“Li vedo molto bene. Sono arrivati giocatori con tante presenze negli altri campionati, giocatori maturi. Ci sta che qualcuno ci metta qualche mese a prendere il ritmo del calcio italiano. Sono ragazzi che soprattutto sono sempre concentrati durante gli allenamenti. Piano piano stanno prendendo la mano, chiedono sempre per poter imparare, ma stanno sulla strada giusta”.

Sul ruolo e sulla Nazionale…

“La mia carriera è molto strana. Io ho sempre giocato nelle giovanili del Barcellona da mediano, vertice basso, mi piaceva tanto giocare là. Poi all’improvviso, nel Barcellona B ci stavano tanti giocatori (Luis Alberto, Rafinha, Sergi Roberto) e quindi mi hanno spostato come terzino destro, perché secondo loro potevo giocare in quel ruolo. L’ho fatto per due anni e ho esordito anche in prima squadra, poi sono venuto alla Lazio. Dal nulla ci siamo trovati a giocare con il 3-5-2 e io mi sentivo in un ruolo che non era mio, io non sono per niente un esterno destro. Ho dovuto giocare là perché gli allenatori avevano questo sistema di gioco. Poi è vero che piano piano Inzaghi mi ha voluto mettere nella difesa a tre e là mi sentivo meglio. È vero che potevo giocare in questa posizione e forse fare di più nella mia carriera. Ma nel calcio le cose vanno così”.

Sulla solidità?

“Per noi la solidità è fondamentale, è stata la cosa più importante dello scorso anno per rimanere in alto in classifica. Dobbiamo partire da lì, dobbiamo essere solidi e organizzati come ci chiede il mister: siamo sicuro che prendendo pochi gol riusciremo a stare lì sopra”.

La costruzione dal basso ti distingue rispetto agli altri centrali?

“Quello che dicevo prima. Io sono un giocatore a cui piace giocare il pallone. In certe partite posso essere d’aiuto nella costruzione dal basso e spero di continuare così”.

Perché Luis Alberto non viene mai convocato in Nazionale?

“Non ne parlo con lui, ma io me lo chiedo. Si dice sempre che il calcio italiano è molto diverso da quello spagnolo, ma tante volte non è vero. Si pratica comunque un calcio moderno, in cui si costruisce da dietro e questo anche la Lazio lo fa. Sembra che guardino più i giocatori che giocano in Spagna di quelli che giocano in Italia e non capisco il perché sinceramente”.



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Lazio-Fiorentina,Sarri in conferenza stampa: “Abbiamo vinto una partita difficile”

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maurizio sarri verona lazio

La Lazio batte in pieno recupero la Fiorentina e si lancia nella zona alta della classifica. Al termine della gara mister Sarri è intervenuto in sala stampa. Queste le sue parole:

Inizia un nuovo campionato per la Lazio?

“La Lazio nelle ultime partite ha fatto punti, fatto buone prestazioni e vinto partite difficili come quella di oggi. La Fiorentina è una squadra di grande palleggio e che ti mette in difficoltà, come si è visto nel primo tempo. La squadra è cresciuta, non ha rischiato niente e ha prodotto palle gol. Questo certifica che la vittoria è meritata, ora bisogna continuare”.

Che partita è stata?

Non siamo il Bayer Monaco. Nell’arco delle partite i momenti di sofferenza vengono fuori sicuramente. Qualche reazione strana c’è, perché il gol segnato dalla Fiorentina ci doveva dare benzina, invece ci ha portato in sofferenza. Non è una novità, ma rispetto ai due anni precedenti siamo migliorati. Nelle scorse partite abbiamo concesso molto, oggi no. Su queste basi abbiamo vinto”.

I gol arrivati derivano dalla panchina, a che punto siamo sul processo dei nuovi?

Eh si ma se poi metto uno e si fa autogol è un deficente. Il processo di crescita dei nuovi non è neanche lentissimo. I ragazzi vengono da altri campionati. Il nostro problema all’inizio sono stati i vecchi che non hanno reso come la scorsa stagione”. 

Com’è entrato Kamada?

Kamada è un giocatore che a me piace moltissimo. Gioca semplice e muove la palla con consapevolezza. Non ha giocate lunghe ma buoni  inserimenti. Purtroppo quando gioca con Luis Alberto si va in sofferenza e questa, come quella di Feyenoord, già lo era di suo. Mi dispiace non utilizzarlo di più”.



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Nicolò Rovella: La Vittoria Importante e il Cammino Nella Lazio

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Dopo la vittoria della Lazio contro la Fiorentina, Nicolò Rovella ha commentato il match e il suo percorso nella squadra biancoceleste. Ha dichiarato: “È stata una vittoria estremamente importante, ottenuta all’ultimo respiro contro un diretto concorrente. Ne avevamo davvero bisogno. Il gol di Ciro Immobile è stato fondamentale e sicuramente ci darà una grossa mano per il futuro.”

Rovella ha riconosciuto la necessità di migliorare il suo comportamento in campo riguardo agli ammonimenti: “Devo fare attenzione alle ammonizioni. In passato, mi è capitato di prendere un cartellino giallo nel primo tempo, il che rende difficile giocare con cautela in seguito. Cercherò sicuramente di migliorare in questo aspetto, perché nel calcio odierno è difficile competere in inferiorità numerica.”

Il giovane centrocampista ha anche parlato delle sue prospettive nella Lazio e dell’esperienza in Champions League: “Mi sono integrato bene nel gruppo e sento la fiducia del mister e dei compagni. Sto cercando di contribuire in ogni partita. Devo lavorare per trovare più spazio in campo. Nelle partite, ci sono anche gli avversari, che in questa occasione sono stati molto abili. Per quanto riguarda la Champions League, è stato fantastico fare il mio esordio, ma prevale il rimpianto per la prestazione scadente. Spero di riscattarmi presto.”



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Danilo Cataldi: ” La Lazio ha cambiato marcia, in Olanda una lezione che ci è servita…”

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Dopo la partita tra la Lazio e la Fiorentina, Danilo Cataldi ha condiviso le sue impressioni sul match. Ha dichiarato: “La Fiorentina è una delle squadre più europee, con molti giocatori di qualità. Nel primo tempo, non siamo riusciti a concretizzare. Poi è arrivata l’occasione con Ciro e abbiamo portato a casa tre punti fondamentali.”

Cataldi ha sottolineato l’approccio aggressivo della Fiorentina e il rischio di perdere palla contro una squadra avversaria che pressa costantemente. Ha ammesso di non essere stato al meglio in questa partita, ma ha evidenziato l’importanza della vittoria.

Il centrocampista ha riflettuto sull’andamento della Lazio in Europa, dichiarando: Penso che la Lazio abbia cambiato marcia. La battuta d’arresto in Olanda è stata dolorosa, ma ci ha insegnato a reagire e a trovare nuove soluzioni per tornare alla vittoria. Sappiamo che non siamo gli stessi visti a Rotterdam. Quando si perdono partite in Europa, naturalmente si vuole reagire. Volevamo fare meglio rispetto allo scorso anno, quando abbiamo perso in Europa League. Non ci siamo riusciti a causa dell’energia intensa degli avversari. Tuttavia, siamo ancora in lizza e a metà del girone siamo ben posizionati per la qualificazione.

Infine, Cataldi ha parlato della prossima partita contro il Bologna e dell’atteggiamento che la squadra adotterà: “Ci stiamo preparando con l’obiettivo di attaccare e condurre il gioco, mantenendo il possesso della palla e rimanendo aggressivi. Andremo a Bologna con la convinzione di poter vincere.”

 Danilo Cataldi ai microfoni di Dazn. Ecco le sue parole riguardo la vittoria all’Olimpico:

 “Io non riesco a vivere la partita da seduto in panchina, sto sempre in piedi. Mi alzo e cerco di aiutare per quanto è possibile. Il rigore l’ho vissuto bene perché Ciro mi da tanta fiducia, è un rigore che gli lascio sempre tranquillamente. Ero lì perché ultimamente fanno lo scavino al dischetto e io vado fuori di testa, avevo paura che qualcuno potesse andare lì vicino a fare la buchetta“.



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Maurizio Sarri a Sky: ” Immobile non è in discussione, penso si sia poco allenato…”

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Lazio’s head coach Maurizio Sarri during the Italian Serie A soccer match between SS Lazio vs Torino FC at the Olimpico stadium in Rome, Italy, 22 April 2023. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Al termine di Lazio – Fiorentina, Maurizio Sarri è intervenuto ai microfoni di Sky Sport:

Risultato giusto? A partita dura, difficile come era facilmente prevedibile, la Fiorentina ha fatto qualcosa di più rispetto a noi nel primo tempo però poi il risultato penso sia stato legittimato da un secondo tempo in cui abbiamo concesso quasi niente e creato tre o quattro palle gol. Una partita sul filo del rasoio, ma era facilmente prevedibile. Immobile? Ciro lo stiamo aspettando, in questo momento abbiamo un ragazzo che sta facendo bene e è giusto che lo utilizziamo. Ma lui non è in discussione. Il gol gli farà bene così come gli farà bene allenarsi, penso si sia allenato poco. Non si dà un minutaggio e poi non si tiene conto di quello che ci propone la partita. È entrato in un periodo limitato perché nei due slot precedenti abbiamo dovuto fare altre sostituzioni. Da domattina si riallena, spero abbia la fortuna di farlo con continuità. Sicuramente lo avremo al cento per cento tra non molto”

Primo tempo

“Nel primo tempo abbiamo sprecato tanto, abbiamo riconquistato una decina di palloni senza trasformarli in occasioni. Oggi li abbiamo facilitati, in questi movimenti senza palla e attacchi agli spazi dobbiamo fare meglio”.

Nuovi Acquisti

“I nuovi si stanno inserendo abbastanza bene, il problema è stato che quando si sono inseriti ci sono stati problemi dei giocatori dello scorso anno. Mi sembra che la squadra si stia ritrovando e speriamo di continuare in questa rincorsa”.

Rosa più forte

Cambi? Io penso che il calcio stia andando in questa direzione, il calendario è questo e gli impegni sono tanti. La mia sensazione è che a livello di rosa siamo più forti dello scorso anno, ora dobbiamo dimostrare di essere forti negli undici”



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Ciro Immobile dopo Lazio – Fiorentina: ” Non sto vivendo un momento brillante ma…”

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L'eultanza di Ciro Immobile 1-0 Campionato Serie A TIM incontro SS Lazio v Benevento Calcio allo stadio Olimpico di Roma. Roma, 18 Aprile 2021 © Marco Rosi / Fotonotizia

Al termine di Lazio – Fiorentina, Ciro Immobile è intervenuto ai microfoni di Dazn

 “Pure io avevo il batticuore, c’era tanta pressione perché la partita stava finendo e ci serviva il risultato. La squadra aveva lottato molto, sono felice per i miei compagni, è un grande passo avanti. Io la sto vivendo bene questa situazione. Quest’anno ho iniziato con il piede sbagliato, e io essendo il perno offensivo e ovvio che si parli dei miei aspetti negativi. Poi ci sono momenti come questi che ti fanno rivivere emozioni con la nostra gente. Ora bisogna recuperare”.

In questa situazione raccolgo i pezzi. Vedo la gente che mi ama, partendo dalla mia famiglia, poi la società, i tifosi e la squadra. Sento la stima di tutti. Non sto vivendo un momento brillante ma sto facendo di tutto per tornare al massimo“.



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Italiano Della Fiorentina Dopo la Sconfitta con la Lazio: “Non è Giusto Perdere in Questo Modo”

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FROSINONE, ITALY - AUGUST 16: Vincenzo Italiano head coach of Spezia Calcio looks on during the Serie B Playoff Final first leg match between Frosinone Calcio and Spezia Calcio on August 16, 2020 in Frosinone, Italy. (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images for Lega Serie B )

Al termine della partita tra la Lazio e la Fiorentina, l’allenatore Vincenzo Italiano ha condiviso le sue impressioni con Sky Sport. La sconfitta ha lasciato l’allenatore visibilmente deluso. Ha dichiarato: La sconfitta fa arrabbiare. La Fiorentina ha fatto una grande partita e abbiamo concesso pochissimo alla Lazio. Era la partita che volevamo fare e perderla in questo modo non va bene.

Italiano ha poi commentato l’azione che ha portato al rigore concesso alla Lazio: “Lavoriamo su quella situazione nei minuti finali per controllare l’avversario senza farlo colpire. È un peccato enorme non aver raccolto punti oggi. Quando le partite in Serie A sono sullo 0-0, si può perdere anche oltre il tempo di recupero.”

L’allenatore ha sottolineato l’importanza di non subire gol in situazioni simili e ha espresso la sua delusione per non essere riuscito a ottenere un risultato positivo. Ha anche menzionato il rigore contestato per la Lazio, affermando: “Milenkovic si accorge che quel movimento doveva farlo prima e la palla gli sbatte sul braccio.”

Infine, Italiano ha riflettuto sull’opportunità sprecata dalla Fiorentina durante la partita: “È impensabile arrivare a Roma e fare così tante palle gol senza segnare. Questa ingenuità ci costa caro. Un’altra sconfitta dopo l’Empoli, potevamo ottenere di più. La Lazio è molto brava a ripartire, ma non glielo abbiamo permesso tanto. Questo è merito dei ragazzi.”

 Vincenzo Italiano ha parlato così ai microfoni di Dazn della sconfitta all’ultimo minuto della squadra viola:

 “Rammarico? Non aver fatto quello che sappiamo fare in quell’ultima situazione. Gli ultimi secondi sono i più difficili, lì una squadra di livello dimostra di esserlo, l’attenzione deve regnare. Perdere così non mi piace, mi dà fastidio. La Fiorentina,

“Rammarico? Non aver fatto quello che sappiamo fare in quell’ultima situazione. Gli ultimi secondi sono i più difficili, lì una squadra di livello dimostra di esserlo, l’attenzione deve regnare. Perdere così non mi piace, mi da fastidio. La Fiorentina, ha fatto prestazione ottima contro una grande squadra e perderla così non è bello.

Noi siamo cresciuti sotto tanti aspetti in maniera esponenziale con l’arrivo di giocatori che hanno dinamismo e alzato la qualità. Quelle sono situazioni in cui purtroppo fa perdere e vincere le partite. Stiamo tante ore a ricordare che in quelle situazioni ci dobbiamo comportare in maniera diversa, per questo sono arrabbiato. Dobbiamo continuare a crescere.

Tra Empoli e Lazio meritavamo di fare qualche punto. Mi auguro che anche i miei ragazzi siano amareggiati”.



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Immobile regala la vittoria al fotofinish e la Lazio agguanta la zona champions: le pagelle di Lazio Fiorentina.

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Ciro Immobile con un rigore al 94′ regala la vittoria alla Lazio, che con questa vittoria permette alla squadra di Sarri di agguantare la zona champions.

Una partita strana quella di stasera, con una Fiorentina che ha giocato meglio nel primo tempo,e con una Lazio che nel secondo tempo ha sprecato troppe palle gol.

Non e’ stata una partita dagli alti contenuti tecnici, dove i giocatori simbolo di entrambe le squadre hanno steccato l’appuntamento.

Dalla nostra parte sottotono Luis Alberto, che ha steccato la sua prima partita stagionale. Senza contare i “soliti” assenti ingiustificati Marusic,Anderson,Lazzari.

Alla fine anche stasera i subentrati hanno deciso la partita, con Pedro che crossa in area di rigore per Vecino che si procura il rigore della vittoria.

Tre punti importantissimi anche in chiave classifica con la Lazio che agguanta la zona champions, distante solo 3 punti.

Adesso poco tempo per recuperare perche’ gia venerdi la Lazio tornera’ in campo, affrontando al dall’Ara di Bologna la squadra di Thiago motta

Vediamo insieme i voti della Lazio:

PROVEDEL 6: poco impensierito dai pochi tiri in porta della Fiorentina.

MARUSIC 5: io ancora mi chiedo perche’ sia sempre titolare in questa squadra. Inguardabile.

PATRIC 6: la pagnotta la porta sempre a casa, anzi possiamo dire che adesso e’ il difensore piu’ in forma della rosa biancoceleste.

ROMAGNOLI 5,5: si fa scappare Beltran che segna ma il var annulla per un tocco di braccio del centravanti viola. Con i piedi male. Un lontano ricordo il giocatore visto lo scorso anno.

LAZZARI 5: almeno correva prima, adesso neanche fa piu quello. Quini,contando che la sua unica qualita’ stasera non si e’ vista, potete benissimo capire il voto.

ROVELLA 5,5: gia’ a Rotterdam avevamo visto un giocatore un po appannato. Stasera ha confermato questa sensazione con una prestazione sciapa.

GUENDOZI 6: e’ l’unico nel primo tempo a creare qualcosa per la Lazio. Ovvio pero’ che non si puo’ chiedere a lui di risolvere le partite.

LUIS ALBERTO 5,5: oggi la peggiore prestazione da inizio campionato, ma ci sta’.

ZACCAGNI 5,5: anche lui molto sottotono e nervoso.

ANDERSON 5: ha giocato bene due partite,le altre le ha steccate tutte,oggi compreso. Sempre addormentato,anche oggi si mangia un gol dormendo con il pallone tra i piedi.

CASTELLANOS 6: oggi poco preciso in zona gol, ma ci mette sempre l’anima e per questo si prende la sufficienza.

CATALDI 5: doveva fare meglio di Rovella,ed invece riesce a fare peggio.

KAMADA 6: entra e dopo 1 minuto regala un cioccolatino ad Anderson che spreca tutto.

VECINO 6,5: si guadagna il rigore,ancora una volta decisivo.

PEDRO 6,5: crossa il pallone che poi vale il rigore che permette alla Lazio di vincere.

IMMOBILE 7: il pallone era pesantissimo,ma Ciro con sangue freddissimo insacca e regala la vittoria alla Lazio.



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Ciro Immobile: “Momento della squadra, la sconfitta a Rotterdam e il mio stato d’animo

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lazio celtic

Dopo la vittoria contro la Fiorentina, Ciro Immobile ha condiviso le sue impressioni in un’intervista con Sky Sport. L’attaccante biancoceleste ha messo in primo piano la squadra e ha commentato il momento attuale.

Se devo mettere in ordine il momento della squadra, della sconfitta a Rotterdam, il mio momento. Metto la squadra al primo posto, si poteva vincere o perdere e alla fine abbiamo vinto noi. Stanno mancando gol di noi attaccanti, poi è ovvio che devi prima verticalizzare e avere la brillantezza di saltare l’uomo. Ci sta mancando un po’ di lucidità davanti alla porta per concretizzare. Non abbiamo subito gol e per noi è un punto di partenza importante. Ci servono partite come queste dopo le cavolate fatte all’inizio, ci siamo buttati giù. Ora siamo nel vivo nel campionato e nell’Europa. Io sono molto sereno, ho la mia famiglia vicino. Il gol lo dedico a mio padre, sono felice. I miei figli mi fanno sorridere anche nei momenti un po’ così”.



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Lazio – Fiorentina 1-0: Immobile torna al gol e regala i 3 punti!

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Matteo Guendouzi commenta il ritiro della Lazio ad Auronzo, sottolineando il buon lavoro svolto e le aspettative per la stagione. Leggi le sue dichiarazioni complete.

Ciro Immobile regala 3 punti pesanti in ottica campionato in un match dove solamente qualche episodio poteva cambiare la rotta della gara. Lazio – Fiorentina termina 1-0 con un rigore allo scadere rimediato da Vecino su fallo di mano di un difensore viola. Rigore siglato dal Capitano biancoceleste con l’arbitro che fischia la fine subito dopo che la palla termina alle spalle di Terracciano.

SERIE A TIM | LAZIO-FIORENTINA 1-0, IL TABELLINO

LAZIO-FIORENTINA 1-0

Marcatore: 90’+3′ rig. Immobile

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Patric, Romagnoli, Marusic; Guendouzi (67` Kamada), Rovella (63` Cataldi), Luis Alberto (67` Vecino); Felipe Anderson, Castellanos (77` Immobile), Zaccagni (77` Pedro).

A disp.: Sepe, Mandas, Gila, Pellegrini, Hysaj, Basic, Isaksen.

All.: Maurizio Sarri

FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Parisi, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi (79` Ranieri); Arthur (71` Maxime Lopez), Duncan (46` Mandragora); Ikonè, Bonaventura (62` Barak), Gonzalez, Beltran (62` Nzola).

A disp.: Christensen, Martinelli, Sottil, Infantino, Mina, Comuzzo, Pierozzi, Amatucci, Brekalo, Kouamè.

All.: Vincenzo Italiano

Arbitro: Matteo Marcenaro (sez. di Genova)

Assistenti: Berti – Cipressa

IV ufficiale: Marchetti

V.A.R.: Mazzoleni

A.V.A.R.: Meraviglia

NOTE. Ammoniti: 31` Lazzari (L), 40` Duncan (F), 45`+1` Rovella (L), 45`+1` Ikonè (F), 55` Bonaventura (F), 67` Zaccagni (L)

Recupero: 1` pt, 4` st.

Serie A TIM | 10ª giornata

Lunedì 30 ottobre 2023, ore 20:45

Stadio Olimpico, Roma

Cronaca Lazio – Fiorentina

La tanto attesa partita tra Lazio e Fiorentina si è recentemente conclusa, con la Lazio che ha ottenuto una vittoria per 1-0. È stata una partita intensa e combattuta, ricca di momenti emozionanti. Ecco una sintesi degli eventi chiave avvenuti durante la partita.

Primo Tempo:

La partita è iniziata con entrambe le squadre che hanno annunciato le loro formazioni e i giocatori si sono riscaldati, preparando il terreno per un incontro avvincente. Il primo tempo è iniziato e l’azione ha preso il via.

  • 6′: Mattia Zaccagni della Lazio ha ottenuto un calcio di punizione sulla fascia sinistra dopo un fallo commesso da Giacomo Bonaventura della Fiorentina.
  • 9′: Jonathan Ikoné della Fiorentina ha guadagnato un calcio di punizione nella propria metà campo a seguito di un fallo di Nicolò Rovella della Lazio.
  • 10′: La Fiorentina ha ottenuto un calcio d’angolo grazie a un contrasto di Patric della Lazio.
  • 11′: Giacomo Bonaventura della Fiorentina ha tentato un tiro di sinistro da fuori area, che è stato parato in modo impeccabile dal portiere della Lazio.
  • 13′: Un momento controverso è avvenuto quando Lucas Beltrán della Fiorentina ha segnato inizialmente, ma il gol è stato annullato dopo una revisione del VAR.
  • 17′: La Fiorentina ha guadagnato un altro calcio d’angolo dopo che il colpo di testa di Lucas Beltrán ha colpito il palo destro.
  • 31′: Manuel Lazzari della Lazio ha ricevuto un cartellino giallo per un fallo.
  • 40′: Anche Alfred Duncan della Fiorentina è stato ammonito con un cartellino giallo.
  • 45’+1′: Il primo tempo si è concluso senza gol nel punteggio.

Secondo Tempo:

Il secondo tempo è iniziato con entrambe le squadre che cercavano una svolta nella partita.

  • 45’+2′: Nicolò Rovella della Lazio e Jonathan Ikoné della Fiorentina hanno entrambi ricevuto un cartellino giallo.
  • 62′: La Lazio ha effettuato una sostituzione, con Danilo Cataldi che ha preso il posto di Nicolò Rovella.
  • 66′: Mattia Zaccagni della Lazio ha ricevuto un cartellino giallo per un fallo.
  • 70′: Il potente tiro di sinistro di Felipe Anderson è stato parato dal portiere della Fiorentina.
  • 77′: La Fiorentina ha effettuato una sostituzione, con Rolando Mandragora che è subentrato ad Alfred Duncan.
  • 90’+4′: La Lazio ha ottenuto un calcio di rigore, che è stato trasformato con successo da Ciro Immobile, assicurando il gol della vittoria.

Il secondo tempo si è concluso con la Lazio che ha ottenuto una vittoria per 1-0.



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Feyenoord deluso dalla Sconfitta con il Twente: Impatto sulla Partita contro la Lazio?

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Dopo la recente vittoria contro la Lazio in Champions League, il Feyenoord ha subito un duro colpo incassando una sconfitta contro il Twente nel campionato olandese. Questo risultato negativo ha lasciato il tecnico olandese Arne Slot con sensazioni tutt’altro che positive, aumentando la pressione in vista della prossima gara di ritorno contro i biancocelesti all’Olimpico.

Slot ha espresso la sua frustrazione ai microfoni di ESPN, sottolineando come la sconfitta abbia influito negativamente sul morale della squadra. “Ovviamente sono incazzato. Non solo perdiamo qui, ma non possiamo guardare indietro a una partita molto buona,” ha dichiarato Slot.

Il tecnico ha proseguito, sottolineando la lezione appresa dalla partita contro il Twente: “Nell’intervallo e dopo la partita, ho anche detto ai giocatori che faremo sempre fatica, anche se si gioca bene. Se inizi così e subisci anche un gol, sai che qui non ci sarà pace per novanta minuti.”

Slot ha evidenziato che, nonostante abbiano cercato di mettere pressione, il Feyenoord è stato meno efficace rispetto alla partita contro la Lazio. Ha spiegato: “Abbiamo cercato di mettere pressione, ma contro la Lazio siamo stati molto più bravi con la palla. Questo avrebbe potuto aiutare quando si gioca in uno stadio che entusiasma così tanto la squadra di casa. Se fai pressione in avanti senza palla, ma ci metti molto tempo a tornare e a conquistare la seconda palla nel momento in cui la giocano a lungo… Quindi sei così mediocre in due aree che l’avversario ne trae molta energia.”



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Lazio – Fiorentina: le formazioni Ufficiali

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Maurizio Sarri ha diramato le formazioni ufficiali per Lazio – Fiorentina:

Lazio (433): Provedel, Marusic, Romagnoli, Patric, Lazzari, Rovella, Luis Alberto, Guendouzi, Zaccagni, Felipe Anderson, Castellanos. A Disp.: Mandas, Sepe, Gila, Hysaj, Pellegrini, Basic, Cataldi, Kamada, Vecino, Immobile, Isaksen, Pedro. All: Maurizio Sarri.

FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Parisi, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi; Duncan, Arthur; Ikoné, Bonaventura, Gonzalez; Beltran. All. Italiano



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Formazione Lazio e Ballottaggi in Vista del Prossimo Match: Sarri Valuta le Opzion

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Lazio’s head coach Maurizio Sarri during the Italian Serie A soccer match between SS Lazio vs Torino FC at the Olimpico stadium in Rome, Italy, 22 April 2023. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Il calciatore Casale sarà l’unico assente, dovendo affrontare un recupero di circa un mese a causa di una lesione all’adduttore subita in Champions League. Il suo posto verrà preso da Patric, che farà coppia con Romagnoli in difesa, una scelta senza dubbi.

Nel resto della formazione, il mister Sarri è alle prese con vari ballottaggi che dovrà risolvere nelle prossime 24 ore. Partendo dall’attacco, Castellanos sembra avere un vantaggio su Immobile, e quindi dovrebbe essere l’argentino a comporre il tridente insieme a Felipe Anderson e Zaccagni, con quest’ultimo in pole rispetto a Pedro. È probabile che ci sia una staffetta tra Taty e il capitano, con quest’ultimo probabilmente destinato a partire dalla panchina in cerca della migliore forma fisica.

A centrocampo, Luis Alberto occupa il centrosinistra, mentre per le altre due maglie ci sono aperti ballottaggi. Rovella e Cataldi si contendono il ruolo in regia, anche se il giovane cresciuto nel vivaio di casa potrebbe avere una chance. La situazione è simile per la posizione di mezzala destra, con Guendouzi e Kamada che si sfidano, ma sembra che il primo sia leggermente in vantaggio rispetto al secondo.

In difesa, Patric e Romagnoli occuperanno il centro, mentre sulle fasce, Lazzari sta cercando di ottenere un posto, come già accaduto nell’ultima partita contro il Sassuolo. Sarri potrebbe decidere di mantenere la difesa invariata rispetto a quella vista a Reggio Emilia, con Marusic sulla fascia sinistra. Altri giocatori come Pellegrini e Hysaj sperano comunque di ottenere una possibilità.

Probabile formazione (4-3-3): Provedel; Lazzari, Patric, Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Rovella, Luis Alberto; Felipe Anderson, Castellanos, Zaccagni. A disposizione: Sepe, Mandas, Hysaj, Gila, Pellegrini, Kamada, Cataldi, Vecino, Pedro, Isaksen, Immobile. Allenatore: Sarri.



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La Lazio Primavera inciampa con l’Empoli

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lazio primavera empoli

La Lazio Primavera si ferma in Primavera 1 rimediando solamente un punto in Lazio – Empoli giocata allo Stadio Mirko Fersini. Dopo soli 12 minuti di gioco Sanà Fernandes sigla il primo gol del match con Gonzalez che raddoppia in pieno recupero del primo tempo. Nel secondo tempo, nel giro di 10 minuti, Bucancil e Corona raggiungono i biancocelesti facendo terminare il match 2-2.

Da evidenziare l’espulsione di Bordon per doppio giallo al minuto 36.

La Lazio resta al terzo posto a quota 15 punti a – 5 dalle capoliste Inter e Milan.

LAZIO-EMPOLI 2-2

Marcatore 12` Sanà Fernandes (L), 45`+3` Gonzalez (L), 48` Bucancil (E), 58` Corona (E)

LAZIO (4-3-3): Magro; Bedini, Dutu, Ruggeri, Milani; Di Tommaso, Bordon, Napolitano (76` Cappelli); Gonzalez (54` Sulejmani), D`Agostini (39` Nazzaro), Sanà Fernandes (76` Yordanov).

A disp.: Renzetti, Petta, Serra, Tredicine, Bigotti, Marini, Zazza.

All.: Stefano Sanderra

EMPOLI (4-2-3-1): Stubljar; Barsi, Indragoli, Mannelli, Stassin (46` Falcusan); Bacci, Vallarelli; Kaczmarski (46` Ansah), Bucancil, Barsotti (87` Benyahia); Corona (72` Bocci).

A disp.: Seghetti, Gaj, Majdandzic, De Ferdinando, Bacciardi, Fini, Dragoner. 

All.: Alessandro Birindelli

Arbitro: Carlo Rinaldi (sez. di Bassano del Grappa)

Assistenti: Pierpaolo Vitale-Giuseppe Romaniello

NOTE. Ammoniti: 20` Di Tommaso (L), 34` Bordon (L), 39` Sanderra (L), 40` Stassin (E), 45`+3` Barsi (E), 90`+1` Magro (L)

Espulsi: 36` Bordon (L) per doppia ammonizione

Primavera1 TIM – 8ª giornata

Domenica 29 ottobre 2023, ore 14:30

Stadio Mirko Fersini, Formello (RM)

Le dichiarazioni di Mister Sanderra

“C’è da calcolare il livello della partita. È un Empoli molto forte, con giocatori di grande qualità, sia fisica che tecnica. Lo sapevamo. Tre partire in una settimana di altissimo livello: Fiorentina, in Olanda e oggi. Fare sempre risultato è stata sicuramente una grande cosa. L’espulsione ha ovviamente condizionato un po’ la partita, giocare in 10 per più di un’ora diventa difficile contro squadre di questo livello. Potevamo fare qualcosa di meglio nel prendere due gol nel secondo tempo, ma aver tenuto sul 2-2 per tutta la partita è sicuramente un motivo di vanto e sta a testimoniare che questa squadra, oltre a un buon impianto di gioco, ha sicuramente un grande cuore e una grande anima”.

“Sensazione di vincere? Sì, c’era. Sul 2-0, magari fossimo rimasti in 11, però poi il calcio… se uno fa degli errori, come quello grave che ha fatto Felipe… Entrambe le ammonizioni non erano da prendere. È un margine di miglioramento, ancora c’è qualche giocatore troppo istintivo, però devo dire grazie a questi ragazzi per l’ennesima grande prestazione. Parlavo con un amico che mi ha detto ‘mi sto appassionando a questa squadra’. Ecco, questo significa che la squadra trasmette qualcosa anche dal punto di vista emotivo, come anima, e questo è motivo di vanto per noi. Dobbiamo continuare così”. 

“La coppa è molto difficile, se vinci poi devi andare a Torino con la Juve. Noi per la Coppa Italia abbiamo fatto una scelta di far giocare quelli che hanno giocato di meno, che hanno risposto sempre presente. Chi sta giocando sempre ha bisogno di riposare. Gli errori derivano anche dalla stanchezza. Quindi, dentro tutti gli altri e ce la giochiamo alla grande contro il Frosinone”. 

“Espulsione? Non mi piace parlare dell’arbitro, l’espulsione era netta perché ha fatto due errori ingenui, quindi… andiamo oltre”.



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Danilo Cataldi: ” Partita difficile, Feyenoord giornata no….”

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Alla vigilia di Lazio – Fiorentina, Danilo Cataldi è intervenuto nel match program della Lazio

Quanta voglia di riscatto c’è dopo la sconfitta contro il Feyenoord?

«Tanta. Sappiamo tutti che abbiamo fatto una partita sottotono e questo in Europa non te lo puoi mai permettere. È stata una serata no che però ci può dare una grande lezione per il futuro di questa stagione, perché ci sono ancora tante partite da giocare».

Arriva la Fiorentina, una squadra che va meglio fuori piuttosto che in casa: che partita ti aspetti?

«Ci aspetta una gara difficile. La Fiorentina è una squadra di valore, forte del lavoro fatto lo scorso anno da un ottimo allenatore come Italiano. Hanno una mentalità offensiva, dovremo uscire bene dal loro pressing per trovare zone di campo a noi favorevoli. Al di là della tattica però, servirà qualcosa di importante a livello di voglia e di impegno per portare a casa tre punti fondamentali per la nostra classifica. Conosciamo il valore della Fiorentina ma anche il nostro».

Le vittorie consecutive contro Atalanta e Sassuolo lasciano la sensazione di una Lazio che in campionato ha cambiato marcia dopo un inizio non facile?

«L’inizio di stagione non è stato facile, abbiamo pagato a caro prezzo le due sconfitte contro Lecce e Genoa. La strada che abbiamo intrapreso ora è quella giusta, lo stop contro il Feyenoord ci ha dato la consapevolezza che tutte le partite vanno giocate al massimo. Il calcio di oggi è cosi, a prescindere dalla categoria: se non affronti gli avversari al 100% fai fatica con tutti, deve essere questo il nostro credo».

209 presenze in Serie A e un miglioramento continuo negli anni: il ruolo del play in Nazionale sta vivendo alcuni cambiamenti, credi ancora un po’ a una futura convocazione?

«Non si smette mai di crescere, ho iniziato a giocare in questo ruolo stabilmente con Sarri e ho ancora un po’ di tempo per migliorare. Spero di farlo insieme alla squadra. La Nazionale a centrocampo ha calciatori importanti, in questo momento la mia priorità è rimettere in piedi la Lazio nelle posizioni di classifica che meritiamo in campionato, e far vedere che in Champions League non siamo quelli visti contro il Feyenoord».



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Nicolò Casale infortunato: il Comunicato Ufficiale

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Calciomercato Lazio: Trattativa in corso con Bologna per Nicolò Casale, si avvicina Samuel Gigot
Fonte: Profilo Instagram Casale

Dopo la pessima prestazione in Champions League con Nicolò Casale che non ha superato neanche il 5 in pagella, arriva il comunicato ufficiale della Lazio.

La Lazio ha ricevuto brutte notizie dalla Paideia: Nicolò Casale ha accusato una lesione adduttoria di basso/medio grado nella coscia destra. Questo infortunio costringerà il tecnico Maurizio Sarri a fare a meno del difensore per la partita in programma lunedì contro la Fiorentina.

Il Comunicato ufficiale

Lo staff medico della S.S. Lazio comunica che il calciatore Nicolò Casale è stato sottoposto, presso la Paideia International Hospital in data odierna, ad esami clinici e strumentali che hanno evidenziato una lesione di basso/medio grado a carico della regione adduttoria della coscia destra. Il giocatore ha già iniziato le cure specifiche del caso e verrà sottoposto a monitoraggio clinico quotidiano. Ulteriori esami strumentali verranno ripetuti nei prossimi giorni per quantificare i tempi di recupero“.



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Rinnovi in Stand-By per Felipe e Zaccagni alla Lazio: Lotito Vicino all’Accordo con uno, Trattativa Ferma con l’Altro

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Mattia Zaccagni su Lazio Style Radio: bilancio, derby e auguri per il 2025

In casa Lazio, due rinnovi contrattuali rimangono in stand-by. Mentre il presidente Lotito si sta avvicinando a chiudere un accordo con Felipe, la trattativa per il prolungamento di Zaccagni sembra essere bloccata.

I contatti con la sorella-agente di Felipe sembrano progredire, anche se potrebbero richiedere uno sforzo economico aggiuntivo. D’altra parte, la situazione con l’agente Giuffredi, rappresentante di Zaccagni, è diventata più complessa dopo un’intervista rilasciata a metà settembre e successivamente “ritrattata”. In quell’intervista, Giuffredi aveva parlato del futuro di Zaccagni e aveva dichiarato: “È molto legato alla Lazio, ha ancora un anno e mezzo di contratto, non abbiamo fretta di rinnovare. E’ stato chiamato in Nazionale, fa bene da diversi anni, ma quando ci sarà la possibilità di rinnovare ne parleremo. Siamo estremamente sereni e tranquilli, per noi non è un argomento prioritario.”

Tuttavia, queste parole non sembrano aver spinto il presidente Lotito a reagire. L’obiettivo della Lazio è quello di chiudere entrambe le operazioni prima dell’apertura del mercato, specialmente quella che coinvolge Felipe, dato che il suo contratto scade a giugno. Invece, il contratto di Zaccagni scade nel 2025, quindi c’è più tempo per trattare.

Entrambi i giocatori stanno cercando un adeguamento salariale, chiedendo 3,5 milioni di euro all’anno. Attualmente, Felipe guadagna 2,2 milioni, mentre Zaccagni riceve circa la metà della nuova richiesta. La Lazio è interessata a evitare un nuovo caso simile a quello di Milinkovic-Savic, e quindi la trattativa è seguita con attenzione.



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Bologna – Lazio: il dato dei biglietti venduti

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biglietti venduti bologna lazio

I tifosi della Lazio si preparano a seguire la loro squadra nella trasferta contro il Bologna al Dall’Ara. Con 1300 biglietti venduti per il settore ospiti su 2400 disponibili, il sostegno sarà massiccio nonostante il momento complicato della squadra.

Anche prima della gara di campionato tra la Lazio e la Fiorentina, i tifosi laziali dimostrano il loro impegno nel sostenere la squadra nella prossima trasferta contro il Bologna, in programma venerdì 3 novembre al Dall’Ara.

I dati sui biglietti sono promettenti, con 1300 biglietti venduti per il settore ospiti su un totale di 2400 disponibili. Questo indica chiaramente che il popolo biancoceleste sarà al fianco dei giocatori anche in un momento complicato per la squadra.



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La morte di Vincenzo Paparelli

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vincenzo paparelli

Il 28 ottobre 1979, nel corso del derby tra Roma e Lazio, si è verificato un tragico incidente che ha avuto conseguenze devastanti. Vincenzo Paparelli, un devoto tifoso della Lazio, si trovava in Curva Nord in attesa dell’inizio della partita. Mentre si godeva un panino e scrutava il cielo minaccioso, ha assistito a uno spettacolo terribile. Due razzi di segnalazione sono stati sparati dalla Curva Sud, ma invece di rimanere all’interno dello stadio, hanno deviato dalla loro traiettoria prevista.

Poi, da parte della Curva Sud, è stato lanciato un terzo razzo che ha compiuto una traiettoria retta di quasi 150 metri, colpendo Vincenzo Paparelli direttamente in un occhio. Gli spettatori hanno raccontato di una lunga scia nera nel cielo e di schizzi di sangue ovunque. Paparelli è crollato, e la sua moglie, che si trovava accanto a lui, ha iniziato a urlare e chiedere aiuto. Tuttavia, molti tifosi, presi dal terrore, sono scappati dalla zona.

Un giovane ha cercato disperatamente di aiutare Paparelli, cercando di rimuovere il petardo dal suo occhio. Tuttavia, è riuscito solo a toglierlo in parte, e dal foro nel viso di Paparelli e dall’area dietro la sua testa è uscito del fumo. I medici sono arrivati rapidamente, portando una barella per trasportare Paparelli nell’antistadio della Curva Nord. Da lì, è stata chiamata un’ambulanza che ha cercato di raggiungere l’Ospedale Santo Spirito a sirene spiegate, ma purtroppo, Paparelli è giunto al tragico destino di essere dichiarato morto.

Vincenzo Paparelli aveva 33 anni al momento dell’incidente e lasciava la moglie e due figli. La Curva Nord, che era già ridotta a poche migliaia di spettatori, è stata scossa da disordini e tentativi di invasione. Molti tifosi non volevano che la partita si giocasse, ma alla fine, per evitare ulteriori disordini, è stata disputata in un’atmosfera surreale con la Nord e la Tevere “laziale” vuote mentre il resto dello stadio era pieno.

Le forze dell’ordine hanno immediatamente iniziato a cercare i responsabili dell’atto, e in seguito a un’indagine, è emerso che Giovanni Fiorillo, un giovane pittore edile disoccupato di 18 anni, era l’autore materiale dell’atto criminale. Fiorillo è fuggito subito dopo l’omicidio, cercando rifugio in giro per l’Italia e persino in Svizzera. Dopo quattordici mesi, ha deciso di costituirsi. Nel 1987, la Cassazione lo ha condannato a sei anni e dieci mesi di reclusione per omicidio preterintenzionale. Fiorillo è poi deceduto il 24 marzo 1993 a causa di una malattia incurabile.

Durante il periodo di latitanza, aveva cercato di contattare quasi ogni giorno Angelo Paparelli, il fratello di Vincenzo, per chiedere scusa e giurare che non aveva intenzione di uccidere nessuno il 28 ottobre.

Il 29 ottobre 2001, a ventidue anni dall’incidente, è stata posta una targa in memoria di Vincenzo Paparelli presso lo stadio Olimpico, sul lato della Curva Nord. Nel 2011, Vanda del Pinto, vedova di Vincenzo, è purtroppo scomparsa all’età di 61 anni.

Gli Articoli del giorno dopo de L’Unità

“La violenza negli stadi ha provocato una vittima. Ammazzato all’Olimpico. Spettatore colpito in pieno viso dal razzo sparato da un teppista. Vincenzo Paparelli, un meccanico di 32 anni, è crollato sotto gli occhi della moglie. La tragedia un’ora prima dell’inizio delderby. Si è discussa l’eventualità di non effettuare l’incontro. Numerose persone fermate”.

Doveva essere una giornata di sport. Il derby Roma-Lazio è appuntamento di gran richiamo per gli sportivi della capitale. Invece s’è trasformata in una assurda tragedia, che non trova spiegazione alcuna e che è costata la vita a Vincenzo Paparelli, un meccanico di 33 anni. Erano circa le 13,20 e già migliaia di spettatori avevano preso posto sulle gradinate dell’Olimpico.

Nella curva sud si erano sistemati come sempre i tifosi della Roma, nella nord quelli della Lazio. Nonostante mancasse ancora più di un’ora all’inizio della partita il clima era teso come da tempo non accadeva. I tifosi di opposta fazione avevano preparato cartelli, striscioni, come negli altri derby insomma. Proprio uno striscione innalzato improvvisamente dalla curva dei tifosi laziali ha provocato la scintilla; c’era scritto: “Rocca bavoso, i cadaveri non risuscitano“. Il giocatore Rocca è un terzino che più volte ha dovuto interrompere l’attività per un infortunio e sottoporsi a interventi chirurgici. La prima reazione dei tifosi romanisti è stata quella di tentare un’invasione di campo per portarsi nell’altra curva. Le forze dell’ordine sono subito intervenute, riuscendo a bloccare gli invasori. Sembrava che tutto dovesse ritornare alla normalità.

Invece qualche minuto dopo il drammatico episodio. Dalla curva dei romanisti, dalla parte della tribuna Tevere all’altezza dello striscione Roma club Somalia, è stato sparato un razzo autoesplodente anti-grandine. Poi si saprà che non era un razzo qualsiasi, ma un vero e proprio proiettile. Si tratta di un cilindro lungo 20 centimetri e con un diametro di 4, che può percorrere traiettorie anche di 200-250 metri.

Nello stadio si è sentito un sibilo, sinistro, il proiettile ha disegnato una lunga scia fumosa e ha colpito Vincenzo Paparelli in pieno viso, nell’occhio sinistro. L’uomo era seduto nell’ultima fila di panchine nel versante della tribuna M. Mario, dietro una delle uscite del settore. Era in compagnia della moglie Wanda Del Pinto e stava aspettando l’inizio della partita, mangiando il panino che si era portato da casa. Era il suo pranzo. La moglie ha visto arrivare il razzo, ha cercato di avvertire il marito, ma non ha fatto in tempo. Vincenzo Paparelli, colpito in pieno viso, nella parte della regione temporale sinistra, s’è subito portato le mani sul viso diventato una maschera di sangue.

I primi soccorsi gli sono stati portati dalla moglie, che gli ha subito estratto il razzo. Poi, non ha resistito, è svenuta. Sono intervenute le forze dell’ordine, Paparelli è stato subito trasportato al pronto soccorso e di lì in ambulanza all’ospedale Santo Spirito, dove però è giunto cadavere.

Intanto nello stadio si vivevano attimi di grande tensione, di paura. Dopo cinque minuti altri due razzi, di identico tipo sparati sempre dallo stesso settore per fortuna sono esplosi fuori dello stadio.

Nella curva nord, anche fra le poche centinaia di spettatori rimasti, si diffondeva il panico, con la gente alla ricerca disperata di una via di uscita. Ma non tutti lasciano le gradinate. Un gruppo di tifosi si scatenava contro i cristalli divisori, per crearsi un varco. “Gridavano come ossessi – racconta un brigadiere di pubblica sicurezza – erano fuori di sé. “Toglietevi” ci strillavano. “Dobbiamo andare ad ammazzare gli assassini romanisti”. La fermezza degli agenti ha bloccato sul nascere ogni ulteriore reazione sconsiderata. Nel frattempo negli spogliatoi si stava decidendo se giocare o no la partita.

Il presidente del centro di coordinamento dei club biancazzurri chiedeva il rinvio della partita per timore di nuovi gravi incidenti. L’arbitro decideva alla fine che si dovesse giocare. Nella curva nord l’atmosfera non si placava. Gruppi di tifosi laziali continuavano a lanciare oggetti di ogni genere in campo. Urlavano verso i giocatori della loro squadra “Fuori, fuori”. Un invito a abbandonare il campo in segno di protesta. Si avvicinavano allora i giocatori Wilson Giordano per calmare gli animi, mentre numerosi agenti si schieravano ai bordi del campo.

La partita ha avuto così inizio in un clima che non prometteva nulla di buono. Ma fortunatamente non accadeva più nulla di grave. Soltanto proteste verbali dei laziali verso i romanisti e più di un pallone sequestrato dai tifosi biancazzurri, quando arrivava dalle loro parti. La partita è sembrata interminabile.

Si sono temuti incidenti, scontri fra i tifosi, durante lo sfollamento dallo stadio, ma sono giunti rinforzi di polizia e carabinieri. Un enorme dispiegamento di forze dell’ordine ha presidiato i punti nevralgici dei viali dello stadio. “Non ho mai visto un derby più terribile di questo – ha commentato il vice-questore Marinelli, che sovraintende il servizio d’ordine all’Olimpico – Una cosa incredibile. Stamane quando abbiamo fatto l’abituale giro di perlustrazione abbiamo trovato di tutto, nascosto nei posti più impensati. Abbiamo riempito un camioncino di mazze, spranghe di ferro, pistole giocattolo, sassi, mattoni, e anche 50 razzi dello stesso tipo che hanno ucciso il Paparelli. Abbiamo fermato quattro persone”.

Due dei fermati sono sospettati di fare parte del gruppo di teppisti che stava sulla curva sud, nel punto da dove è stato esploso il micidiale razzo. Altri fermi sono stati effettuati poi in città: giovani provenienti dallo stadio sono stati trovati armati di spranghe, coltelli e altre armi.


Da La Stampa del 29 ottobre 1979:

Il derby Roma-Lazio passerà tragicamente alla storia. Uno spettatore di 33 anni, Vincenzo Paparelli, sposato, padre di due figli, è stato ucciso sulle gradinate della curva Nord quasi al limite con la tribuna Monte Mario, da un razzo esploso dalla curva Sud che si trova al lato opposto dello stadio. Era un tifoso della Lazio. Ieri è andato alla partita con la tessera del fratello, tifoso della Roma, con il quale manda avanti una piccola officina nel quartiere di Primavalle. E’ la prima volta in Italia, che un incontro di football viene funestato da un delitto. L’episodio è accaduto verso le ore 13 quando già gli spalti dell’Olimpico erano gremiti di folla. Sulla curva Sud si trovavano, secondo un’antica consuetudine, i tifosi romanisti, mentre il lato Nord era riservato ai sostenitori laziali.

Le due fazioni stavano scambiandosi i soliti slogan sfottenti. La scintilla è scattata quando nel settore laziale e apparso un grosso striscione sul quale era scritto a lettere cubitali: “Rocca bavoso, i morti non resuscitano”. I romanisti replicavano con bordate di fischi. Improvvisamente dal punto dove giganteggiava un grosso drappo con scritto “commando ultra curva Sud”, è partito un grosso razzo, che dopo aver attraversato sibilando tutto il campo, andava a colpire in pieno volto il Paparelli che si accasciava sanguinante al suolo. In un baleno dilagava il panico. La folla si precipitava verso le uscite mentre un altro proiettile, scagliato dallo stesso punto, oltrepassava addirittura il settore Sud, andando a finire su un albero fuori dello stadio. Intanto accanto al Paparelli era rimasta soltanto la moglie Wanda del Pinto, che gridava disperatamente.

E’ trascorso qualche minuto prima che ci si rendesse conto della gravità dell’episodio. Poi sono arrivati i barellieri. L’ambulanza si faceva largo con la sirena spiegata, diretta verso l’ospedale di S. Spirito. Purtroppo il poveretto ha cessato di vivere lungo il tragitto. Uno spettatore ha raccolto il piccolo razzo insanguinato, che aveva ucciso il giovane e lo ha consegnato alla polizia. Solo dopo un quarto d’ora si spargeva fra il pubblico la notizia della morte del Paparelli. I sostenitori biancoazzurri si abbandonavano ad una reazione rabbiosa. Saltavano fuori bastoni, spranghe di ferro, biglie.

Venivano infranti i vetri che dividono i settori delle tribune Tevere e Monte Mario. Alcuni esponenti dei circoli biancoazzurri si portavano davanti agli spogliatoi chiedendo la sospensione della partita. Il presidente della Roma, ing. Viola, pallido in volto, replicava con aria affranta che non si sentiva di assumersi la responsabilità di una decisione che avrebbe rischiato di creare incidenti ancora più gravi.

Anche le autorità hanno ritenuto opportuno evitare di prendere iniziative con il pericolo di far precipitare la già precaria situazione. Quando le squadre sono entrate sul terreno di gioco, dalla curva Sud si è levato il coro di “assassini, assassini”. La curva Nord presentava larghi vuoti. Molti avevano lasciato lo stadio per paura e altri in segno di protesta aderendo all’invito lanciato dai capo-tifosi. Alcuni scalmanati si sono avvicinati al fossato e hanno cominciato a lanciare oggetti in campo mentre le forze dell’ordine si schieravano con i fucili lanciarazzi puntati.

Il capitano della Lazio Wilson e Giordano, si avvicinavano agli spalti cercandodi placare l’ira dela folla. L’arbitro D’Elia si guardava intorno disorientato. Partiva un razzo di color rosso che lo sfiorava ad una spalla. Nel trambusto generale, il direttore di gara decideva di fischiare l’inizio della partita. Continuava il lancio di proiettili di ogni genere. Il comandante dei carabinieri decideva di far entrare nel recinto della curva Nord drappelli di militi. Si accendeva qualche scontro. Ma fortunatamente non accadevano altri episodi gravi. Più tardi il capo del secondo distretto di polizia, dott. Marinelli, ha dichiarato che era stato effettuato il fermo di quattro giovani. Si sospetta che due dì essi abbiano a che fare con l’episodio delittuoso“Non sappiamo con esattezza quale tipo di arma abbia usato il teppista che ha sparato — ha aggiunto il funzionario — riteniamo che debba trattarsi di un lanciarazzi dotato di una carica di notevole potenza”.
Gli aspetti tecnici del derby hanno trovato scarsa eco negli spogliatoi dell’Olimpico. Su allenatori, giocatori, dirigenti, giornalisti, gravava l’atmosfera pesante della tragedia avvenuta prima della partita in curva Nord. Il primo a raggiungere la sala stampa è stato Liedholm che aveva un’aria mesta e sconcertata. Ha cercato all’inizio di sviare il discorso dal luttuoso episodio affermando che secondo lui la partita aveva avuto uno svolgimento regolare.

 “Sulla triste vicenda accaduta sugli spalti — ha dichiarato lo svedese — non avevamo notizie sicure. Si parlava di un ferito grave. Rocca era molto agitato per quel cartello pieno di insulti. Ha giocato male, come del resto tutta la mia squadra. Non avevamo la mente serena per sviluppare un gioco normale. Ognuno cercava l’iniziativa personale”. Pensa che possa aver influito la notizia della morte di uno spettatore? Abbiamo iniziato la gara quasi inconsciamente — ha replicato Liedholm — ma con il trascorrere dei minuti i giocatori sono riusciti a concentrarsi sulla partita. L’episodio è inconcepibile. E’ la prima volta, nella mia lunga carriera prima di calciatore e poi di allenatore, che mi capita di assistere ad un fatto cosi grave”.

Poi il trainer, anche per sdrammatizzare un po’ il clima, ha ripreso a commentare l’incontro con parole piuttosto dure nei confronti dei suoi giocatori: “Tancredi è stato il migliore in campo, non ha potuto far nulla sulla palla del gol deviata da Rocca. Ma nello stesso tempo non esito ad affermare che siamo stati fortunati. La Lazio ha giocato meglio, specialmente nel primo tempo”.

Il capitano Santarini, mentre si recava nello spogliatoio dei laziali, ha dichiarato: “Quando abbiamo appreso la notizia del gravissimo incidente, noi e i nostri avversari, siamo rimasti frastornati. In questo momento non mi vengono le parole. Siamo vicini ai familiari dello scomparso. Ma so che non basta. Purtroppo si alimenta la violenza da una parte e dall’altra con certe scritte offensive come quella su Rocca. Con questo non voglio giustificare l’accaduto. Ma vorrei dire che purtroppo da scherzi pesanti a volte scaturiscono le tragedie”.

Il presidente ing. Dino Viola, pallidissimo in volto, ha detto: “Ho parlato con i ragazzi prima e durante l’intervallo della partita. Li ho esortati a rimanere calmi, anche se era difficile per tutti in quei momenti. In settimana avrò dei contatti con i capo-tifosi. Cercheremo insieme di individuare i responsabili. Ciò che è accaduto è inaudito quando si pensa che si dovrebbe andare in uno stadio solo per divertimento”.

Negli spogliatoi biancazzurri si respirava un clima di doloroso risentimento espresso con parole assai dure. “Quando sono andato verso la curva dei nostri tifosi — ha raccontato il capitano Wilson — ho detto loro di lasciarci giocare. Era il modo migliore per onorare la memoria dello scomparso. In caso contrario penso che si sarebbe rischiata una tragedia ancora più grave anche se il nostro primo istinto è stato quello di non cominciare la gara. E’ brutto quello che dico ma quello che ha ammazzato merita di morire nella stessa maniera. Finire l’esistenza in uno stadio è davvero sconvolgente”.

Preso da una crisi di pianto, Wilson si è interrotto bruscamente. Giordano: Abbiamo saputo della disgrazia poco prima dell’inizio della partita. Ho pregato i tifosi di stare calmi assicurando loro che avremmo fatto di tutto per vincere dedicando il successo alla memoria dello scomparso. Mi sono sentito rispondere: romanisti assassini”. Montesi ha duramente rimproverato le autorità che “sarebbero dovute intervenire per sospendere la partita”. Lovati è apparso distrutto: “E’ stato un pomeriggio che non dimenticheremo presto — ha dichiarato il trainer — tuttavia non credo che abbia influito sui miei giocatori la notizia dell’accaduto. Per quanto riguarda la gara dico solo che la Lazio è stata nettamente superiore, meritavamo ampiamente dì vincere”.
“Ho visto il razzo arrivare dall’altra parte dello stadio. Era luminoso ed aveva una scia di fumo. Ho fatto appena in tempo a girarmi per dire a Vincenzo di stare attento, ma era già stato colpito”. Annientata dal dolore Wanda Del Pinto ricostruisce fra le lacrime gli attimi che hanno preceduto la morte di Vincenzo Paparelli. Sono le 16 e la donna si trova negli uffici della squadra mobile per fornire la sua deposizione. E’ lì da pochi minuti ed il funzionario di turno fa mettere a verbale il suo racconto. 

“Eravamo usciti di casa dopo le 12.30. Vincenzo era un patito della Lazio e non voleva mancare al derby. Per vedere la partita si era fatto prestare la tessera dal fratello”. Il calcio era l’unico hobby di Vincenzo Paparelli. Romano, 33 anni, terzo di cinque fratelli, lavorava come meccanico in un’officina di Primavalle. “Stasera sarebbe dovuto venire a cena a casa mia — spiega il cognato Otello Del Pinto —. Dovevamo festeggiare il compleanno di mio figlio che ha compiuto tre anni. L’ho visto l’ultima volta sabato sera. Sono stanchissimo, mi ha detto, ma domani Roma-Lazio non voglio proprio perderla”.

Tutta Primavalle si stringe intorno al dolore di una famiglia provata da una tragedia assurda. La gente della borgata sfila silenziosa sotto la casa del meccanico, in via Dronero, in un pellegrinaggio spontaneo e composto. Nel tardo pomeriggio arriva l’aggiunto del sindaco Petroselli. E’ accompagnato da due vigili urbani e alla sorella di Vincenzo Paparelli porta il cordoglio del primo cittadino e della giunta capitolina.

Il dott. Efisio s’informa sulle condizioni economiche della famiglia. “Domani mattina — dice — verrà una assistente sociale. E’ a vostra disposizione per quanto potrà esservi utile. Oggi all’Olimpico è morto un cittadino romano e vorremmo partecipare al vostro dolore”. L’aggiunto e i familiari di Vincenzo Paparelli si appartano in un angolo. Otello Del Pinto ringrazia il funzionario comunale. Non sappiamo ancora quando potremo fare il funerale — informa —. In questura ci hanno detto che per avere il nulla osta occorre l’autorizzazione del magistrato e che questa verrà concessa dopo l’autopsia”.

Gli adempimenti di legge e il loro lento rituale si scontrano con il dolore di una famiglia. “Vincenzo è morto e nessuno ce lo restituirà — dice singhiozzando la sorella Carla —. Lascia due bambini, di sette e tredici anni, una moglie e quattro fratelli che lo adoravano. Lo ha ucciso quella violenza che lui detestava, la stessa che da troppo tempo segna la nostra vita di tutti i giorni. Che senso ha sapere esattamente come è morto quando i responsabili di ciò non verranno mai scoperti?”

“Stiamo facendo il possibile per arrivare all’identificazione dello spettatore che ha esploso dalla curva Sud il razzo che ha ucciso Vincenzo Paparelli— affermano in questura —. Abbiamo fermato e denunciato una ventina di persone perché trovate in possesso di armi improprie. Due sono tuttora in stato di fermo al secondo distretto di polizia, mentre i carabinieri ne hanno fermati altrettanti. E’ difficile dire se fra questi vi sia lo sparatore. Li stiamo interrogando a fondo, nella speranza che dalle loro deposizioni emergano elementi utili”.

Di più, i funzionari della squadra mobile non vogliono dire. Secondo indiscrezioni trapelate nella tarda serata, tra i quattro fermati non figurerebbero gli autori materiali del fatto. Si tratterebbe comunque di testimoni forse preziosi: tifosi che hanno assistito al derby nei pressi del luogo della curva Sud da dove è partito il proiettile. Intanto, i fedelissimi di numerosi club giallorossi e biancazzurri si sono impegnati a fornire tutta la loro collaborazione agli inquirenti per scoprire i responsabili della morte di Vincenzo Paparelli, il primo spettatore ucciso in Italia all’interno di uno stadio di calcio.
Da La Stampa del 30 ottobre 1979:

Un senso di profondo sbigottimento si è diffuso fra le tifoserie organizzate di Roma e Lazio in seguito al tragico episodio accaduto domenica allo stadio Olimpico. Abbiamo ascoltato Aldo Sbaffo, presidente del centro coordinamento dei club giallorossi e Gino Camiglieri, presidente dei club biancoazzurri, per tentare di mettere maggiormente a fuoco la triste vicenda, con persone che vivono a stretto contatto con i tifosi. I due hanno concordato su un aspetto inquietante del tifo all’Olimpico, affermano con sicurezza, attraverso dati in loro possesso, che da tempo, fra gli appassionati del calcio capitolino, si è insinuato un tipo di violenza di colorazione politica.

Le due organizzazioni contano migliaia di iscritti (la Roma 130 club con 30 mila associati, la Lazio 75 club con 7500 associati). Ma come mai l’autore del delitto, nonostante la stretta opera di sorveglianza degli incaricati dei club, ha potuto agire senza che nessuno si accorgesse del suo gesto criminoso? “Noi controlliamo gran parte della curva Sud, che è la più calda — ha dichiarato Sbaffo —, ma non possiamo arrivare in ogni angolo del settore. Stiamo tuttavia collaborando con le autorità e penso che si sia già ottenuto qualche risultato concreto”.

Infatti, pare che si sia giunti all’identificazione del presunto responsabile, Giovanni Fiorillo, e dell’amico che lo avrebbe spalleggiato, Enrico Marcioni, attraverso testimonianze di associati alla organizzazione romanista. “Posso assicurare — ha aggiunto Sbaffo — che i due non sono iscritti in alcuno dei nostri club”. Sbaffo ha tenuto anche a chiarire che certe scritte sugli striscioni, spesso offensive o macabre, non appartengono all’associazione di tifosi giallorossi.

Abbiamo tuttavia istituito un dialogo — ha aggiunto — con le frange estremiste, che invitiamo a comportarsi in maniera civile. Li conosciamo. Lo sparatore non è uno di loro”. Non avete pensato di farvi promotori per una sospensione della partita? A caldo eravamo propensi a suggerire di non far disputare l’incontro, ma ragionando con più calma pensiamo che sia stato meglio cosi. Si sarebbe corso il pericolo di far entrare in contatto, prima che gli animi si stemperassero, le due fazioni, con tutti i gravissimi rischi che ne sarebbero scaturiti. Siamo tutti vicini alla famiglia dello scomparso”.

Sull’argomento degli striscioni provocatori (domenica uno di questi, che conteneva una scritta offensiva contro Rocca, ha fatto esplodere l’assurda violenza), è intervenuto pure il presidente dei club biancoazzurri, Camiglieri, declinando ogni responsabilità dell’organizzazione. “Noi esponiamo 75 striscioni — ha detto Camiglieri — di cui assumiamo piena responsabilità. Tutti gli altri non hanno niente in comune con i tifosi organizzati”. Secondo lei quale potrebbe essere stata la molla che ha spinto il criminale a sparare? “Innanzi tutto dico che non si tratta di uno sportivo, ma di un individuo uscito da casa con uno strumento da usare per provocare qualcosa di grave”. Camiglieri ha avuto espressioni durissime nei confronti delle persone che avevano l’autorità per non far disputare la gara.

Hanno prevalso gli interessi del Totocalcio, delle società, di fronte ai quali la vita umana non vale nulla. Davanti al morto è continuato lo spettacolo come se nulla fosse accaduto. In qualsiasi manifestazione di altre discipline sportive, ci si sarebbe comportati diversamente”. Sull’esistenza dei club dei tifosi, è intervenuto ieri Santarini, il capitano della Roma, il quale ha affermato che questi sono utili per togliere, ad esempio, un ragazzo dalla strada, per offrirgli la possibilità di stare insieme con la gente. “Ma se in queste organizzazioni — ha concluso il giocatore — riescono ad introdursi individui che mettono in pericolo la vita del calcio, io penso che sia opportuno procedere al loro scioglimento”
Agli stadi come in aeroporto.

Uomini politici, organi d’opinione, personaggi rappresentativi dello sport sono intervenuti sul luttuoso episodio di Roma, esprimendo una corale esecrazione ed un deciso “no” alla violenza. Valerio Volpini, direttore de “L’Osservatore Romano”, definisce la tragedia non accidentale perché deriva dal diffondersi di quel sonno della ragione che produce mostruosità tanto più gravi quanto più sono futili le cause che le rendono possibili”.

Nelle reazioni degli uomini politici l’aspetto più significativo sta nelle dichiarazioni del ministro del Turismo e Spettacolo D’Arezzo, che si possono sintetizzare in due punti: 1) la partita Roma-Lazio andava sospesa; 2) se la violenza è un fatto strumentale e politico, sarebbero necessarie per entrare negli stadi le stesse misure di sicurezza che sono in vigore negli aeroporti.

L’on. Mammì, capogruppo repubblicano e presidente della Commissione Interni della Camera, sottolinea il dovere della denuncia del responsabile senza inammissibili omertà e chiede che, attraverso severe squalifiche dei campi, gli stessi tifosi siano indotti ad isolare i teppisti. Sono intervenuti sull’argomento, con dichiarazioni più o meno analoghe, anche il presidente della Provincia di Roma Lamberto Mancini, il sindaco della Capitale Petroselli ed il deputato democristiano Pennacchini. “Il gioco del calcio è una bella cosa — dice il presidente della Lega professionisti, Renzo Righetti — e quindi cerchiamo di mantenerla tale”. Righetti suggerisce che siano gli stessi spettatori a denunciare gli autori di gesta criminose negli stadi. Su questa linea sono anche il presidente del Coni Franco Carraro (“L’Italia ha nel campionato di calcio un patrimonio che va salvaguardato”) e quasi tutti i presidenti delle società.


Da La Stampa del 31 ottobre 1979:

Conclusa la prima fase delle indagini riguardanti l’omicidio dell’Olimpico che ha portato all’incriminazione dei presunti responsabili, il sostituto procuratore della Repubblica dottor Paoloni, il quale prima di emettere i tre ordini di cattura aveva ricevuto un secondo e più dettagliato rapporto d’indagine dalla Squadra Mobile, si sta occupando degli aspetti collaterali della tragica vicenda. Il magistrato deve stabilire tra l’altro se si debba procedere d’ufficio contro i componenti di gruppi di tifosi violenti, i quali nel pomeriggio di domenica scorsa allo Stadio Olimpico avevano innalzato cartelli e striscioni con i quali si provocava e si incitava alla violenza.

Il magistrato, inoltre, svolgerà accertamenti per stabilire se da parte dei servizi d’ordine e di vigilanza agli ingressi dello stadio sia stata commessa qualche omissione che abbia facilitato il passaggio di strumenti o ordigni atti a offendere.

Il procuratore capo della Repubblica di Roma, prima che il sostituto procuratore dottor Paoloni firmasse i tre ordini di cattura nei confronti di Fiorillo, Angelini e Marcioni per omicidio volontario in concorso tra loro, aveva affermato a proposito del reato da contestare ai tre ragazzi tutte le ipotesi di reato sono possibili, ma quella che per il momento viene tenuta presente è quella di omicidio volontario, considerando che il presunto responsabile dell’omicidio era al corrente del potere lesivo dell’ordigno e considerando che volontariamente tale ordigno è stato adoperato. C’è stata la coscienza — ha concluso De Matteo — di adoperare un meccanismo micidiale”.

Oggi intanto, si svolgerà al ministero degli Interni, convocato dal ministro Rognoni, un vertice per esaminare la situazione e l’entità del fenomeno violenza negli stadi e studiare eventuali misure da adottare. Vi parteciperanno i presidenti del Coni e delle Federazioni sportive, rappresentanti dei ministeri interessati, il comandante dei carabinieri e il capo della polizia. Ieri, infine, è stata eseguita l’autopsia di Vincenzo Paparelli.

Nella cavità cerebrale della vittima è stata trovata dal perito settore della carica espulsa dal razzo sparato da Giovanni Fiorillo, nonché lembi di un paracadute delle dimensioni di centimetri 25×25. E’ stato altresì recuperato materiale bruciacchiato e sono stati trovati residui di plastica. Tutti questi elementi — hanno osservato gli investigatori della Squadra mobile — confermano che l’ordigno che ha colpito Paparelli era un razzo a paracadute per segnalazioni nautiche simile a quelli sequestrati all’armiere Romolo Piccionetti, arrestato l’altra sera e accusato soltanto della vendita abusiva dei razzi.

La Questura di Pescara, impegnata da domenica sera nelle indagini sul delitto Paparelli, continua a cercare il diciottenne Giovanni Fiorillo, che secondo voci si sarebbe diretto nella città abruzzese per visitare una ragazza. Alla polizia non è stata fornita, tuttavia, alcuna indicazione circa l’identità della ragazza, che in passato sarebbe stata fidanzata del ricercato. Le indagini si sono orientate in due direzioni: gli ambienti extraparlamentari di sinistra e l’ambiente del romanisti, che sono un centinaio in città. Si è appreso che una comitiva di accesi tifosi dellaRoma si è recata all’Olimpico domenica, per assistere a Roma-Lazio, e che alcuni portavano degli striscioni con scritte. I tifosi sono stati visti alla stazione ferroviaria di Pescara. Le ricerche, comunque, non hanno dato finora alcun esito positivo.


Da La Stampa del 26 gennaio 1981:

Si è costituito ieri mattina il giovane tifoso della Roma che nell’ottobre del ’79 provocò, con un razzo, la morte di un altro spettatore poco prima dell’inizio del derby Roma-Lazio. Giovanni Fiorillo, 19 anni, si è consegnato nelle mani degli agenti della squadra mobile accompagnato dai genitori, Giacomo e Candida Capriotti, e da tre legali, gli avvocati Arcangeli, Vitale e Traldi.

Davanti ai funzionari, che lo hanno interrogato per diverse ore, il giovane ha ricostruito la storia della sua latitanza. Per quattordici mesi, ha raccontato, è stato costretto a vivere di espedienti accettando vari ed umili mestieri, costretto continuamente a nascondere la propria identità. Per questo motivo, conversando successivamente con alcuni cronisti, Fiorillo ha anche inviato le sue scuse ai datori di lavoro che inconsapevolmente lo aiutarono durante i mesi della lunga latitanza.

All’identificazione di quello che le cronache dell’epoca definirono il “killer dell’Olimpico”, si giunse in brevissimo tempo grazie alla testimonianza di alcuni spettatori. Tutto accadde pochi minuti prima dell’inizio della partita. Con l’aiuto di due compagni, Fiorillo sparò uno dei quattro razzi antigrandine che aveva portato con sé allo stadio. Ma quello che voleva essere un pur discutibile atto di tifoseria verso la propria squadra si risolse in un’irreparabile tragedia. Il razzo, micidiale e di dimensioni notevoli, si diresse verso la curva opposta, tradizionalmente occupata dai tifosi laziali, e colpi in pieno un giovane meccanico, Vincenzo Paparelli, di 38 anni, che quel giorno era andato allo stadio con la moglie.

Fu la stessa donna a soccorrere per prima il marito ma ormai non c’era più nulla da fare: il razzo lo aveva colpito in un occhio e nello scoppio gli aveva devastato il volto. L’arbitro D’Elia fu subito avvertito e — secondo quanto dichiarò in seguito — decise di far iniziare lo stesso l’incontro per evitare ulteriori incidenti.

Ignari e all’oscuro di tutto vennero invece tenuti i calciatori: solo alla fine dell’incontro qualcuno disse loro che un tifoso della Lazio era rimasto ucciso. La gara era terminata pari. Nei giorni seguenti l’incidente dell’Olimpico scatenò molte polemiche e ripropose in termini tragici il problema della violenza negli stadi. Sull’argomento vi fu anche una severa presa di posizione da parte delle autorità politiche: dal ministro dell’Interno, Rognoni, a quello del turismo, D’Arezzo: dell’episodio parlarono anche Evangelisti, Valitutti ed il sindaco di Roma, Petroselli. Le indagini portarono ai primi accertamenti. Pochi giorni dopo venne arrestato uno studente di 18 anni, Enrico Marcioni, con l’accusa di “concorso in omicidio”.

Con lui finì in carcere anche l’armiere che fornì i micidiali razzi. Dalle loro testimonianze la polizia risalì all’identificazione di Fiorillo, ma quando gli agenti si recarono nella sua abitazione di piazza Vittorio per arrestarlo, si accorsero che aveva fatto perdere le proprie tracce. Su di lui, in Questura, c’era però un fascicolo abbastanza consistente: nel settembre ’75 fu arrestato per furto aggravato, nell’ottobre ’76 fini in galera per scippo, nel maggio del ’79 fu fermato nei pressi di Milano mentre si trovava in compagnia di alcuni extraparlamentari di sinistra. Ora Giovanni Fiorillo dovrà rispondere dinanzi ai giudici di omicidio preterintenzionale.


Da La Repubblica del 29 ottobre 2001:

Il derby più bello. Quello che tutti hanno sempre sognato. Ebbene, ieri mattina, esattamente alle 10,30 allo stadio Olimpico, tutto questo è diventato realtà. Laziali e romanisti insieme per unico scopo: onorare la memoria e portare dentro con sé il ricordo di Vincenzo Paparelli.

Ventidue anni dopo la sua scomparsa è stata affissa una targa in curva Nord, lo stesso settore dove avvenne la tragedia del 28 ottobre 1979: “A Vincenzo Paparelli, al tuo fianco nel passato, nel presente per non dimenticare. La città di Roma alla famiglia e al popolo biancoceleste”, questo il messaggio dedicato al povero tifoso ucciso da un razzo sparato dalla Sud. Erano quasi tremila le persone presenti. Molti che all’epoca erano ragazzi e oggi sono diventati papà. E accanto a molti di loro proprio i bambini, a chiedere insistentemente cosa sia successo in quel pomeriggio di ventidue anni fa. Sono tutti in religioso silenzio prima di scoprire la targa, per poi applaudire e commuoversi quando il delegato allo sport del Comune di Roma Gianni Rivera insieme alla famiglia Paparelli solleva il velo bianco.

Qualcuno dice di non dimenticare mai, qualcun altro legge una lettera dedicata a Vincenzo Paparelli. Sopra la targa c’è uno striscione che dice: “Nel momento in cui prevalgono rispetto e coscienza”. Ma è stata anche l’occasione per manifestare il dissenso da parte dei tifosi per quello che è avvenuto la sera prima allo stadio. C’è un altro striscione ed è dedicato alle forze dell’ordine: “La vostra unica arma è la violenza”. Rivera prova a dire qualcosa in merito, ma viene fischiato. Il delegato allo sport del Comune, comunque, si è detto favorevole a ricevere gli ultrà per sentire le loro ragioni. Per questo, inoltre, verrà chiesta un interrogazione parlamentare. In più i tifosi biancocelesti in un comunicato chiedono alla società di “schierarsi fortemente al fianco della verità e del suo popolo, aiutandoci nella denuncia per efferatezze mai viste prima, se non al G8 di Genova”.



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